Anche i gusti si evolvono. Spesso per non essere esclusi, ma anche perché si diventa più grandi. Per esempio se una volta amavo giocare con le bambole adesso preferisco uscire con le amiche; ci sono però alcuni interessi che rimangono sempre uguali, per esempio mi piaceva molto la danza quando ero piccola e tuttora è così.
In questa età "avviene" un fenomeno detto "conformismo": si tende a essere uguali agli altri. Infatti a quasi tutte noi ragazze piacciono le stesse cose (musica, shopping, videogiochi …) e i ragazzi hanno quasi tutti lo stesso taglio di capelli.
Inizia a cambiare anche il carattere, perché, almeno io, preferisco essere autonoma piuttosto che dover dipendere dai miei genitori costantemente. Ognuno comunque conserva la propria personalità: c’è chi è più introverso, chi più spavaldo, chi più permaloso e così via.
Questo periodo è pieno di emozioni (sia negative che positive), di nuove scoperte, nuove amicizie e tantissime cavolate. Sei a metà tra un adulto e un bambino, quindi per certe cose sei “troppo piccolo" mentre per altre “troppo grande”. Gli amici iniziano a diventare il “centro” della vita: si preferisce stare con loro perché, rispetto agli adulti, da loro ti senti più compreso.
In questi dieci anni ti aspettano scelte molto importanti, che determinano il tuo futuro (come la scelta della scuola superiore).
Gli adulti descrivono questo come il periodo migliore della vita, perché si è spensierati e giovani; spero che anche per me siano gli anni migliori.
Anonima1
QUANTI CAMBIAMENTI!
Se penso a come mi vestivo e come mi comportavo 3 anni fa non riesco a riconoscermi. Fino a 2 anni fa il mio modo di vestire era più pensato per sentirmi comoda: indossavo pantaloni della tuta scelti da me e felpe colorate che i miei parenti mi regalavano. Oggi invece cerco sempre pantaloni di colori freddi.
Ricordo che quando ero alle elementari per me era come commettere un reato dire una parolaccia, invece oggi, sentendole sempre pronunciare dalle persone che mi circondano, a volte me ne scappa una, se sono arrabbiata.
Quando devo cominciare un discorso dico spesso parole che nel contesto non servirebbero però sono abituata a dirle.
Quando ero piccola, a volte, prima di andare a scuola (dato che non era probabilmente un mio grande interesse), non mi lavavo il viso e mio padre me lo faceva notare perchè nel contorno della bocca ero sporca del latte bevuto a colazione, ma dato che ero quasi arrivata al cancello della scuola non potevo farci niente. Se succedesse ora una cosa del genere mi vergognerei così tanto che non potrei nemmeno farmi vedere dalle mie amiche più strette.
Non so proprio cosa mi era saltato in mente 2 anni fa quando mi ero tagliata i capelli a caschetto sembravo la copia “uscita male” di Justin Bieber. Come mi era venuta un’idea del genere!!!??? Oggi non mi farei mai i capelli così, preferisco che mi arrivino almeno alle spalle e che mi stiano dritti come a certe ragazze della mia scuola.
Anche i passatempi si evolvono. Come sport pratico pallavolo perchè con il passare del tempo ho capito che volevo fare uno sport dove si fa lavoro di squadra piuttosto che uno sport dove devo pensare solo a me stessa. Una volta non potevo ascoltare la musica che mi piaceva perché mio padre metteva nella cassa solo quella che piaceva a lui cioè quella degli anni ‘70. Ora avendo un mio telefono e delle mie cuffiette posso ascoltare ciò che voglio cioè i rapper come Shiva e Central Cee oppure generi musicali più incentrati sulla musica rock sempre attuale.
Una volta non mi piaceva guardare serie tv o film, mi interessava solo “Striscia la notizia” oppure i cartoni animati come i “Teen Titans” oppure “Lo Straordinario Mondo di Gumball”; invece adesso guardo ogni giorno delle serie horror americane oppure film che documentano le vite di rapper prima del loro successo, come ad esempio Eminem.
Dato che la mia adolescenza durerà ancora quasi 10 anni credo che cambierò ancora. Ma per adesso sono così , felice di aver modo di conoscermi meglio.
Anonima2