martedì 16 ottobre 2018

Mary Wollstonecraft Shelley (1797-1851): "Attenti: Siccome non ho paura, posso fare qualsiasi cosa!"



C'era una volta una ragazzina che si chiamava Mary e che aveva perso la mamma pochi giorni dopo la sua nascita. La matrigna non era gentile con lei, e Mary sentiva tantissimo la mancanza di una madre. La sua unica consolazione era l'enorme biblioteca di casa, da cui prendeva ogni giorno un libro diverso che poi andava a leggere sulla tomba di sua madre.
I libri la affascinavano e la trasportavano lontano da quella casa in cui si sentiva sola e infelice. Ben presto cominciò a scrivere lei stessa racconti e poesie.
Un giorno conobbe un giovane poeta di nome Percy. I due si diedero appuntamento per la prima volta sulla tomba della madre di Mary, e lì capirono di essere profondamente innamorati. Il padre di Mary, però, era contrario al loro amore, così furono costretti a fuggire a Parigi per stare insieme.
Viaggiarono attraverso l'Europa, facendo amicizia con molti altri artisti e scrittori.
In una notte di tempesta, Mary, Percy e alcuni amici cominciarono a raccontarsi storie del terrore. Dopo un po', uno di loro propose che tutti tornassero nelle proprie stanze a scrivere storie di fantasmi, per poi vedere chi sarebbe stato l'autore della più spaventosa.
Quella notte, a Mary venne l'idea di un folle scienziato che creava un mostro composto da pezzi di cadaveri e lo riportava in vita tramite l'elettricità. Furono tutti d'accordo: la storia del dottor Victor Frankenstein era quella che faceva più paura.
Il romanzo di Mary, Frankenstein o il moderno Promoteo, ebbe un successo strepitoso. Ancor oggi, a duecento anni di distanza, la gente ama leggere del dottor Frankenstein e della sua orrenda creatura, invenzioni della straordinaria fantasia di Mary Wollstonecraft Shelley.

biografia tratta da "Storie della buonanotte per bambine ribelli 2" di Elena Favilli e Francesca Cavallo

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