venerdì 27 marzo 2020

Diario Virale: IV settimana


Caro diario, 
in questo periodo di quarantena, mi alzo sempre alla solita ora, chiedendomi "come sarà la mia giornata di oggi, chiuso in casa come un carcerato?"
All'inizio stare a casa da scuola era bello, però adesso è passato tanto tempo, sarebbe  ora di ritornare ma... non si può.
Questo Coronavirus sta mettendo in ginocchio tutto il mondo.
Oggi è una bella giornata, quindi stamattina ho approfittato per fare colazione in giardino: c'è un sole bellissimo e una pace indescrivibile.
Adesso sono le 10, ed è meglio che mi metta a fare i compiti, poi uscirò di nuovo in giardino a giocare un po' a calcio e dopo farò le solite cose.
Spero che tutto torni, presto, alla normalità: rivoglio la vita di prima!
Davide

Queste giornate io le passo abbastanza bene: gioco con la mia famiglia, faccio i compiti, guardo la tv e sto al telefono... Quando voglio prendere un po' di aria, vado fuori in giardino a giocare.
A dire la verità mi manca la scuola, i miei compagni e anche i professori.
Il Coronavirus ci ha destabilizzati e ci ha messo nella condizione di pensare, di pensare molto!
La cosa che mi fa stare bene è che le persone a me vicine sono in salute.
Appena sarà tutto finito (speriamo il prima possibile!) la prima cosa che farò sarà uscire con i miei amici. Mi auguro che un  bel mattino ci sveglieremo e potremo riabbracciarci.
Aurora S.

Caro diario, 
in questo periodo le mie giornate trascorrono lentamente. 
La mattina, mi alzo dal letto abbastanza presto, anche se non ne ho tanta voglia,  perché ho molte cose da fare, pur non andando a scuola.
La prima cosa che faccio, dopo essermi alzata, è  coccolare il mio gatto Bubi che è più "coccoloso" di Kiki, sua sorella. In realtà loro non sembrano neanche fratelli, perché lei è molto più grassa e pigra di lui.
Dopo aver coccolato Bubi, faccio colazione e annaffio le primule, che si trovano sul poggiolo. 
Poi faccio i compiti di scuola, che i professori ci hanno assegnato attraverso il registro elettronico.
Il pomeriggio porto fuori, in poggiolo, Bubi e Kiki e gli scatto delle foto, con la macchina o con il telefonino.
Nel tempo libero guardo la televisione, gioco con la Wii, gioco a carte e la sera prima di andare a letto, leggo almeno quattro pagine di "Wonder".
Le prime cose che farò, quando sarà tutto finito, saranno passeggiare in un bosco e uscire con le mie amiche... non vedo l'ora!
Emma D.M.

Questi giorni senza scuola li passo così...
Mi alzo tardi la mattina e vado subito a chiamare i miei amici: mi piace sentirli visto che non possiamo uscire insieme.
Dopo, disegno o leggo un libro:  il disegno e la lettura sono diventati i miei passatempi del mattino più frequenti. 
Alle dieci e mezza, se non mi sveglio troppo tardi, inizio a fare i compiti: in questi giorni ho dovuto recuperare tantissimi compiti, perché ho avuto problemi di connessione nei giorni precedenti.
Dopo pranzo, passo moltissimo tempo con mio papà, che solitamente non vedo così tanto, per via del suo lavoro: giochiamo a carte o con i videogiochi. 
Verso le tre del pomeriggio inizio nuovamente a fare i compiti. 
Appena li ho finiti io e papà ci mettiamo a giocare con dei giochi da tavolo o ci guardiamo un bel film. 
Dopo aver cenato guardiamo qualche film comico o ci divertiamo lanciandoci sfide o, come le chiamiamo noi, "penitenze", che ci fanno  ridere tantissimo e ci aiutano a dimenticare la brutta situazione che stiamo vivendo. 
Vado spesso a letto tardi.
Io e mamma, durante la giornata, facciamo anche un po' di allenamento, visto che non si può uscire a fare sport e io non posso andare in piscina a nuotare (cosa che adoro).
Lorenzo P.

Caro diario, 
durante questa emergenza sanitaria, passo le giornate facendo i compiti, disegnando, leggendo libri e manga, guardando anime e serie tv, scrivendo alle mie amiche, ascoltando musica...
Io e la mia amica Giorgia, di Bergamo, cerchiamo di sdrammatizzare facendoci battute. Noi ci scriviamo ogni giorno e per una buona parte del tempo ci lamentiamo per la noia e i compiti.
A volte faccio delle videochiamate alle mie amiche per chiacchierare un po'.
Quando finirà questa quarantena la prima cosa che farò sarà uscire con le mie amiche per andare in bicicletta a prenderci un gelato.
Nora

mercoledì 25 marzo 2020

I nostri amici animali


Pongo è un Bichon Havanais. 
La caratteristica tipica di questi cani è il folto e morbido manto bianco, e gli occhi che sprigionano dolcezza e simpatia al tempo stesso.
Pongo è un giocherellone ed è un ottimo cane da compagnia. E' vivace, energico ma anche un po' fifone.
C'è da dire però, che inizialmente non era così...
Nel momento in cui siamo andati a prenderlo a Treviso, quando io avevo sei anni, il cucciolino ha tanto sofferto  il distacco dai suoi genitori e dai suoi fratelli.
Appena portato a casa lo ritrovavo spesso sotto il letto, nascosto da tutti, spaventato dal posto per lui "estraneo". 
Noi lo abbiamo accudito e coccolato come fosse un membro della nostra famiglia, facendolo sentire sempre più a suo agio: la nostra casa è diventata così, in poco tempo, anche la sua casa!
Gianmaria




Prima di “incontrare” il mio cane avevo altri due cani, però vivevano da mia nonna e poi sono morti.
Mia mamma ed io volevamo un cane e siamo andati a cercarlo sugli annunci in facebook. Quello che ci colpì, di quello che poi è diventato il nostro cane , è stato lo sguardo, che era molto bello.
Mia mamma pensava fosse un meticcio ed era anche un po’ riluttante perché era un maschio, però alla fine lo prendemmo. Non mi piace parlare così del mio cane perché non e’ un oggetto. Non mi piace dire che “l’abbiamo preso”, preferisco dire che l’abbiamo adottato.
Il mio cane in realtà è di razza.
E’ uno xoloiztlecuintle, un cane nudo messicano. Aslan, così si chiama il nostro cane, dovrebbe essere senza pelo, ma per una questione genetica è nato col pelo ( circa un terzo della cucciolata nasce col pelo) e ne perde più di un cane normale.
Siccome Aslan aveva il pelo non era commerciabile se non per la riproduzione e quindi ci hanno fatto pagare solo le spese veterinarie... quelli senza pelo costavano molto di più!.
Il mio cane e’ un cane “primitivo” perché conserva i tratti più antichi della sua razza ed è il cane più antico al mondo. La sua razza discende dagli antichi cani aztechi, che venivano usati per scaldarsi e venivano anche mangiati.
Fin da quando mia mamma l’ha portato a casa, io e lui siamo stati buoni amici.
All'inizio non si faceva fare le coccole ma dopo e’ diventato un coccolone e ora ogni momento è buono per farsi fare le coccole.
Nonostante il suo abbaiare sia molto forte non si è mai dimostrato un cane aggressivo, anche se alcune volte mi ha ringhiato, ma solo perché aveva paura. Ha paura quando si cerca di toccarlo in uno spazio ristretto.
Mia mamma gli prepara il cibo. Non gli diamo le crocchette, primo perché non gli piacciono e secondo perché noi pensiamo che non siano salutari.
Ieri Aslan ha compiuto tre anni!
Gli voglio molto bene!
Michele


Un giorno, quando ero in seconda elementare, sono tornata a casa da scuola e mia mamma mi aveva fatto un regalo:  una cucciola di cocker nero, che io ho chiamato Holly, prendendo il nome da un cartone animato.
Holly ama stare all'aria aperta e quando arriva l'estate si distende al sole come una lucertola. D'inverno, invece, viene sotto le coperte con noi.
Lei  è giocherellona e dolcissima, ama fare passeggiate al mare e bagnarsi... è una cagnolina che si sa tenere molto pulita.
Holly è anche tanto golosa, infatti se hai del cibo in mano ti si piazza davanti e fa gli occhi dolci... è impossibile resisterle!
Anche se a volte Holly mi fa i dispetti,  io penso che lei sia magnifica, non la scambierei con nessun altro cane a mondo!
Ginevra

Mancava poco a Natale, io e la mia famiglia stavamo aspettando una cagnolina.
Il 23 dicembre del 2012 è successo: è arrivata una shih tzu bianca e nera, di neanche un mese, la nostra Lula.
Quando è arrivata, per me è stata una gioia immensa. 
Mio papà l'ha messa sul divano e lei, poverina, era molto impaurita. 
La nostra gatta Minù ha voluto subito chiarire che quello era il suo territorio. Infatti i primi giorno, tra cane e gatto è stata una lite continua, ma adesso convivono in armonia, ovviamente ogni tanto bisticciano, ma tra cane e gatto è perfettamente normale.
Lo scorso 9 novembre Lula ha compiuto sette anni, che purtroppo, per i cani, è metà vita.
Lei ultimamente è molto contenta, visto che, a causa della quarantena, passiamo più tempo a casa e quindi con lei. Le piace tantissimo giocare a "riporta la palla"
Lula è molto curata. La laviamo periodicamente e la portiamo a tagliare il pelo, visto che ne ha tanto. E' una cagnolina mansueta: morde raramente, solo se è impaurita.
Non potrei desiderare nessun altro cane: io l'adoro!
Thomas




Io desideravo tanto avere un cagnolino, pur avendo già un gatto e due pesci.
I miei genitori, però, non volevano adottarne uno... fino alla sera del 31 ottobre 2016.
Dopo la festa di Halloween, mio papà è tornato dal lavoro e mi ha detto che aveva una sorpresa per me.
Siamo partiti (io non sapevo cosa stesse per succedere) e siamo arrivati in un posto che non conoscevo. Scesa dalla macchina, ancora non capivo perché mi trovassi lì.
Ci accolse una signora che mi chiese se il cagnolino fosse per me.
Guardai mio padre con gli occhi sbalorditi, e proprio in quel momento mi resi conto che il mio sogno, di avere un cane, si sarebbe avverato.
Siamo entrati in uno stanzino, dove c'era una cagnolina con i suoi cuccioli.
La signora me ne fece scegliere uno.
Tra tutti scelsi quello che mi colpì subito: era il più cicciotello, con il pelo bianco e nero ricciolino. A guardarlo sembrava proprio simpatico.
Dopo averlo portato a casa ero così felice che ho pianto dalla gioia.
Sono trascorsi tre anni e mezzo, ora il mio cagnolino, che ho chiamato Pino, è cresciuto molto. E' giocherellone e con lui mi diverto un sacco.
Ricorderò per sempre quella sera in cui lo presi in braccio per la prima volta: il cuore mi batteva all'impazzata ed ero molto emozionata.
Maya

Circa un anno fa, il mio cane Charli se ne è andato. Da settimane stava molto male, non mangiava, non beveva, ormai non faceva più niente: era un vegetale. Dopo una lunga e sofferta decisione, lo abbiamo portato dal veterinario "a fare la puntura". Lo abbiamo fatto per il suo bene, non volevamo che soffrisse ulteriormente.
Io ero distrutta, piansi tantissimo: lui era perfetto e io gli volevo un sacco di bene.
Un giorno i miei genitori trovarono in facebook un annuncio nel quale si offrivano dei cuccioli di cane.  Loro si sono messi subito in contatto con la proprietaria della cucciolata e poi siamo andati a Motta di Livenza per prendere la nostra nuova cagnolina. Me ne sono innamorata subito. Non mi dimenticherò mai il giorno in cui l'ho vista per la prima volta.
Lei è nera con le zampe e il musetto bianco.
L'abbiamo chiamata Kaila.
Quando l'abbiamo portata a casa era piccolissima.
Con lei mi diverto sempre: la porto a spasso, la faccio giocare... Siamo stati fortunati a trovarla: ci ha cambiato la vita, rendendola migliore, le vogliamo bene e lei ci vuole bene.
Il mio Charli, anche se non c'è più, rimane comunque dentro il mio cuore: non dimenticherò mai i bei momenti trascorsi con lui e non mi dimenticherò mai di lui.
Aurora


Sono passati ormai sette anni dal giorno in cui ho portato a casa il mio gatto.
Lui ha il pelo grigio con delle sfumature nere e si chiama Felix.
La sua storia è molto triste: era stato gettato, insieme ai suoi quattro fratelli, in un cassonetto dell'immondizia...
Quando lo abbiamo portato a casa si è subito adattato, e man mano che cresceva diventava sempre più coccolone e dispettoso.
Quando siamo in giardino ci segue sempre: vuole sempre stare con noi.
Di notte dorme in casa, ha la sua cuccia, ma ogni tanto viene a dormire con me o mio fratello.
Lui è il primo animale che "possiedo", gli voglio molto bene e spero che viva a lungo... tanto che siccome si dice che i gatti hanno sette vite, io spero che non gli succeda mai niente, in modo tale che non inizi il conto alla rovescia!
Davide

Il 27 gennaio del 2019, io e la mia famiglia siamo andati a prendere la nostra cagnolina Daisy.
Ci abbiamo impiegato un'ora e mezza in macchina, per arrivare dove viveva. La sua prima famiglia ci ha accolti e fatto "conoscere" la cucciolata.
All'inizio Daisy era molto diffidente e un po' spaventata, ma dopo aver preso un po' di confidenza, ha iniziato a scodinzolare e a farsi accarezzare. Daisy era tenerissima, piccola e vivace.
Dopo un'oretta siamo tornati a casa con la nostra nuova cagnolina.
E' ormai da più di un anno che Daisy sta con noi. E' cresciuta molto in fretta e abbiamo instaurato un bellissimo rapporto: giochiamo a calcio insieme e ci facciamo i dispetti a vicenda.
Sono davvero contenta che questa furbacchiona faccia parte della mia famiglia!
Marco


Era da tempo che io e mia sorella "stavamo studiando" come  rendere felice un porcellino d'India: come nutrirlo, come inserirlo in un nuovo ambiente, come non farlo sentire solo...
Un giorno dopo tanto "studio" i nostri genitori hanno deciso di comprarcene uno. Era il 29 giugno 2018.
Nel negozio di animali c'è stato il nostro incontro speciale, anzi specialissimo: amore a prima vista.
Era da tempo che pensavo a un nome adatto a lui e finalmente avevo trovato quello giusto: Pringle.
Quando lo abbiamo portato a casa, lui era un cucciolo di un mese circa: un batuffolo nero con qualche macchia marrone, un musetto meraviglioso e dolce.
Da quel giorno io e mia sorella gli abbiamo insegnato tutto quello che si può insegnare a un cucciolo di porcellino d'India. Inizialmente passavamo circa cinque ore a fargli compagnia, affinché si abituasse a noi (come c'era scritto in internet).
Insomma abbiamo passato un sacco di tempo ad accudirlo, come fosse un bambino, e lo abbiamo visto diventare sempre più grande e sempre più bello.
Ora Pringle ha due anni, è un po' pigro ma meraviglioso e desideroso di attenzioni come sempre.
Irene

Ho sempre avuto il sogno di avere un cane. Mia mamma,da piccola, ha avuto molti cani, ed io sono amante degli animali proprio come lei.
Per molto tempo ho sperato che mio papà mi facesse questo regalo. Gli dicevo spesso come me lo sarei immaginato questo animale: cicciotello, con il muso schiacciato...Con mio fratello cercavamo in internet foto di cani che ci piacevano e dopo tante ricerche mi sono innamorato di un bulldog francese.
Ho insistito tanto per averlo. Papà mi promise che se l'anno scolastico fosse andato bene, me l'avrebbe preso.
Così è stato e nell'estate del 2016 è arrivato Oscar. Era piccolo, indifeso e dolcissimo... è stato amore a prima vista.
Per me è una gioia averlo a casa!
Samuele

Rubrica: viaggi all'estero


Il viaggio più bello che io abbia mai fatto è stato a Disneyland Paris.
Ci siamo andati in aereo: è stato bellissimo guardare tutte quelle nuvole.
Appena arrivata al parco di divertimenti mi sono commossa nel vedere quell'immenso castello rosa e oro; alla sera era ancor più bello perché veniva illuminato, in modo spettacolare.
Mi sembrava di essere dentro a una fiaba: tutto era magico.
E' stata una vacanza meravigliosa, non la dimenticherò mai!
Ginevra

Io, mia mamma e mio papà siamo andati a Londra dal 19 al 24 febbraio a trovare mia sorella, che sta in Inghilterra già da un po' di tempo.
Lì abbiamo visitato il Tower Bridge, il Big Ben, il British Museum, la National Gallery, la National Portrait Gallery, il Museo di Storia Naturale, il Palazzo e l' Abbazia di Westminster.
Abbiamo ammirato il panorama della città dal London Eye e dallo Sky Garden.
Abbiamo passeggiato per Portobello RoadCamden TownCovent Garden, Piccadily Circus, Greenwich Park,  Regent's Park e siamo saliti a Primrose Hill.
Insomma: abbiamo fatto un sacco di cose!
Questi giorni a Londra sono stati molto belli e interessanti, ma anche sfiancanti. Per raggiungere i diversi luoghi ci siamo spostati, spesso, a piedi: abbiamo fatto, in media, una quindicina di chilometri al giorno... ma alla fine ne è valsa la pena!
Tommaso



Il 7 marzo scorso sono partito, con i miei genitori, i miei zii e cugini, per un viaggio speciale: la mia prima crociera.
Siamo partiti da Savona.
La nave era grandissima e nuova di zecca. Appena arrivati al porto, il personale di bordo ci ha portato i bagagli in cabina: una stanza bellissima affacciata sul mare.
Abbiamo pranzato in uno dei tanti ristorante della nave, dopo ci hanno subito fatto fare la prova di salvataggio e poi tutti sù sul ponte per gustarci la partenza.
Si viaggiava di notte e ogni mattina, dopo una colazione veloce, visitavamo le città che avevamo raggiunto: Marsiglia, Barcellona e Palma de Maiorca. (Saremmo dovuti scendere anche a Civitavecchia e La Spezia ma in realtà non l'abbiamo potuto fare per l'emergenza sanitaria in atto.)
Ritornati dalle escursioni del mattino, andavamo al self service a mangiare e poi facevamo un giretto della nave o andavamo in piscina.  Dopo ci preparavamo, andavamo al ristorante per cena e poi a degli spettacoli.
Quando è finita la vacanza ero triste, ma soprattutto ero preoccupato per l'emergenza Corona virus.

Lorenzo



L'ultima vacanza che ho fatto, con la mia famiglia e la nonna, è stata in Germania  a Salzgitter, in Germania del nord.
Siamo andati lì per far visita a mia zia che ci ha ospitati. 
Siamo rimati a Salzgitter per qualche giorno e abbiamo avuto modo così di fare visita ad altri amici dei miei genitori e di visitare la città, anche se il tempo non è sempre stato dei migliori. 
A causa del cattivo tempo siamo rimasti un giorno in più in Germania, per aspettare le condizioni migliori per rimetterci in strada. 
In realtà non siamo rientrati subito in Italia: siamo andati prima in Romania, a portare a casa la nonna, e ci siamo fermati lì per due giorni, per goderci i nonni!
E' stata una vacanza molto bella!
Manuel


Io e la mia famiglia ad aprile 2019 abbiamo prenotato una vacanza a Fuerteventura per ottobre (dal 14 al 21). Io ero molto felice, soprattutto perché avrei trascorso il mio compleanno, il 19 ottobre, lì.
Finalmente quel giorno tanto atteso era arrivato. Ci siamo svegliati molto presto e siamo andati all'aeroporto di Verona... io amo viaggiare soprattutto in aereo!
Dopo quattro ore e mezza di volo, siamo arrivati a Fuerteventura. 
Appena scesi, abbiamo preso un autobus che ci ha portato al nostro hotel .
Quando l'autobus è uscito dalla zona dell'aeroporto, intorno avevamo solo roccia di color arancio, dopo un po' abbiamo visto le stupende dune di sabbia bianca del Sahara, portata lì dal vento.
La gente attraversa queste dune sui cammelli.
Arrivati all'hotel, dotato anche di una splendida piscina, abbiamo messo in camera i bagagli e siamo andati a mangiare.
I giorni seguenti siamo andati sulle dune e in spiagge da sogno: sabbia bianca senza conchiglie e mare limpidissimo pieno di pesci.
Abbiamo fatto anche un'escursione a Lanzarote e all' Isla de los Lobos, le isole di fronte a Fuerteventura.
Il giorno del mio compleanno, gli animatori dell'hotel mi hanno fatto una sorpresa: mi hanno portato una torta al cioccolato.
Ho trascorso una vacanza bellissima!
Valentina


Quattro anni fa sono andata in Venezuela.
Lì ho visitato Choroni che è una località costiera nell'estremo nord del comune di Girardot, nello stato di Aragua.
Sono andata spesso in spiaggia, a fare giri in barca, per andare a visitare le isole vicine e fare snorkeling.
Ho visto montagne e spiagge bellissime e anche cascate dall'acqua cristallina.
Inoltre sono andata a visitare la coltivazione di cacao di Chuao.

E' stata una vacanza bellissima!
Karen

Buon Dantedì!

Oggi, 25 marzo, data che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia, si celebra per la prima volta il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri recentemente istituita dal Governo.
‪Il sommo Poeta è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo insieme sarà un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento difficile, condividendo versi dal fascino senza tempo.
Noi faremo, in videoconferenza, un flash mob per "dichiarare il nostro amore per l'Italia con Dante".


In molti hanno deciso di aprire le finestre e i balconi delle proprie case per leggere parte del canto V dell'Inferno, in cui Paolo e Francesca "raccontano" il  loro amore .


Francesca da Rimini, figlia di Guido Minore da Polenta, signore di Ravenna, va in sposa intorno al 1275 a Giovanni Malatesta, signore di Rimini, chiamato Gianciotto perché "ciotto", sciancato; da lui ha una figlia di nome Concordia.
Paolo, cavaliere nobile, bello e cortese, fratello minore di Giovanni, s'innamora della cognata e Giovanni, messo in allarme da un servitore, li coglie in flagrante e li uccide.
L'episodio di Paolo e Francesca, tratto dalla Divina Commedia (Inferno, Canto V), ha avuto nel corso dei secoli grande risalto nella storia dell'arte.

Ecco la storia del loro amore in  quattro grandi opere d'arte, di pittori provenienti da diversi paesi e di diverse epoche.
Anselm Feuerbach, Paolo e Francesca, 1864

Jean-Auguste-Dominique Ingres, Paolo e Francesca, 1819


Gaetano Previati, Paolo e Francesca, 1901

Gustave Doré, Paolo e Francesca, 1861

Buon Dantedì!
IIAL

martedì 24 marzo 2020

Invito alla lettura


William Wenton e il ladro di Luridium di Bobbie Peers, racconta le avventure di un ragazzino davvero speciale, con doti fuori dal comune.
William Wenton cerca di ritrovare suo nonno, ormai scomparso da anni; "scavando scavando" viene a conoscenza di molti segreti di famiglia, tra mille ostacoli e aiuti inaspettati.
Per certi versi ricorda Harry Potter, anche in questo romanzo c'è una specie di Hogwards dove non si studia magia, ma si impara a risolvere enigmi.
Ci sono inoltre un cattivo di tutto rispetto e un mistero da svelare a suon di colpi di scena...
Roberto




The kissing booth. La casa sulla spiaggia di Beth Reekles, è un romanzo ambientato in California.

La protagonista, Rochelle, ha sedici anni e passa tutte le estati nella casa sulla spiaggia con il suo miglior amico Lee e la sua famiglia.
Quest'estate però sarà diversa dalle altre, perché Rochelle si è fidanzata con Noah, fratello maggiore di Lee, mentre quest'ultimo si è fidanzato con Rachel, una ragazza che nessuno conosce ancora.
Quell'estate è anche l'ultima che trascorreranno insieme perché Noah partirà per l'università... quindi questo tempo magico non va sprecato!
Tutto sembra uguale alle altri estati, ma quando arriva Rachel, a Rochelle pare strano passare tutto quel tempo con Noah, senza Lee. Inoltre comincia a porsi delle domande sul suo futuro con Noah: quell'amore durerà per sempre?
L'unica cosa di cui è veramente certa è l'amicizia che la lega a Lee...
Greta

Ellie vive con la mamma, ha undici anni e ha cominciato da poco le medie. Lei ha molta nostalgia della scuola elementare, della sua amica Brianna e le manca anche il suo pesce rosso, molto longevo, addirittura quanto tredici pesci rossi...
Una sera la mamma rincasa un po' in ritardo e con lei c'è Melvin, un ragazzino con i capelli lunghi e il viso familiare.
Ellie lo osserva con curiosità ed attenzione, si accorge che il ragazzino porta al dito un anello con una pietra rossa: capisce subito che quello è suo nonno! Quest'ultimo infatti è uno scienziato che ha scoperto e sperimentato su di sé un modo per ringiovanire.
Mentre il nonno racconta alla nipote storie e scoperte di grandi scienziati, la coinvolge in un'avventura: riuscire ad entrare in quello che era stato il suo laboratorio, nel quale ora non può più accedere perché è un ragazzino...
Davide




La gente dice che il tempo è pazzo, perché è inverno e dovrebbe esserci freddo invece fa un caldo bestiale.
Dato che Greg aveva sentito che i ghiacciai si stavano sciogliendo  e si stava innalzando il livello del mare, chiese ai suoi genitori di prendere una casa "più in alto", in collina e loro accettarono la sua richiesta.
Il tragitto da casa a scuola era molto faticoso, perché faceva molto caldo.
Dopo un po' di tempo la temperatura si abbassò e cadde anche un sacco di neve... e il tragitto rimase comunque faticoso, stavolta per il freddo.
Per fortuna, alla fine, era scesa così tanta neve che le scuole vennero chiuse!
Greg e il suo amico Rowley si misero a costruire un igloo, ma dei ragazzacci distrussero il loro lavoro.
Quando Greg chiese aiuto ai suoi genitori, la mamma gli rispose che dovevano cavarsela tra ragazzi, mentre il papà gli diede dei consigli su come costruire un muro bello robusto.
Vedendo il muro di Greg, anche gli altri ragazzi del quartiere costruirono dei muri e iniziò una vera e propria guerra a palle di neve...
Alice



T-rex all'attacco racconta l'avventura di due ragazzini, James e Tom, che diventano amici perché condividono la passione per i dinosauri.
Girovagando, trovano una grotta che li riporta a sessantacinque milioni di anni fa. Vivendo in quel tempo fanno amicizia con Wanni, un Whannosauro che va matto per il ginco, dei frutti puzzolenti.
I tre ne fanno di cotte e di crude, riescono anche a salvarsi da ben due T-rex che li volevano per cena...
Thomas



Questo libro parla di un bambino di nome August, che ha una rara malattia, che gli deforma il viso. Lui non ha mai frequentato la scuola pubblica fino a undici anni: studiava a casa con sua mamma (anche se non era una maestra!).
L'inizio della frequenza della scuola scuola pubblica è stato piuttosto difficile per August, a causa del suo aspetto.
August conosce comunque, da subito, alcuni ragazzi che gli mostrano la scuola Jack, Charlotte, Julian e Summer che si siede con lui durante la pausa pranzo.
Queste amicizie si rafforzano, ma un giorno August si allontana da Jack... ci vorrà l'intervento di Summer per risolvere tutto.
Questo libro spinge ad andare oltre alle apparenze e a non spaventarsi davanti alla diversità!
Emma


Qualcosa è un romanzo scritto da Chiara Gamberale.
La storia è ambientata in un regno immaginario e la protagonista è la principessa Qualcosa di Troppo: una ragazzina che esagera in tutto quello che fa.
Purtroppo lei patirà un dolore inaspettato che trasformerà il suo cuore in un buco.
Qualcosa di Troppo proverà a riempire quel vuoto, ma non ci riuscirà fino a quando non incontrerà "qualcuno"che riuscirà a riparare il suo cuore.
Nora


L'ultimo libro che ho letto s'intitola Nemmeno un giorno, ed è stato scritto da Antonio Ferrara e Guido Sgardoli.
Il romanzo parla di Leon, che è stato separato dalla sua famiglia, perché quest'ultima non era affidabile. Il ragazzo, pur essendo ancora minorenne sa guidare, decide così di "prendere" la macchina del suo nuovo papà per cercare di raggiungere la sorella, con cui è in contatto.
Nemmeno un giorno è molto emozionante e pieno di suspense.
Ogni capitolo si apre con un orario e con il titolo di una canzone ogni volta diversa.
Sono le tracce della playlist che Leon trova in auto e che ascolterà per tutto il tempo del suo viaggio...
Filippo


Ho dodici  anni e non sono un gran amante della lettura, pero’ mi piace tutto quello che ha a che fare con la fantascienza. 
Se tu sei come me, ti consiglio un piccolo libro, che è  ambientato nella bella laguna di Venezia.
Tutto iniziò  un giorno d’inverno, di buon ora, quando il sole stava iniziando a crescere. Il professor Pomponio, naturalista e viaggiatore, vestito di tutto punto, con mantello sciarpa stretta al collo e un colbacco nero sulla testa, con la sua ‘mascareta’(antica barca veneziana) si inoltrò nella laguna, immerso in una leggera nebbiolina. 
In lontananza gli apparve una nuvola nera, sembrava un gruppo di persone, ma purtroppo non era così...
Sirene, draghi, basilischi... 
Se volete sapere come continua, leggete il libro!
Jonathan

L'ultima mia lettura è stata Dragonball super n.10 .
Goku e Vegeta ricevono una chiamata da Mister Satan. Quest'ultimo dice loro che sono arrivate delle persone a rapire MajinBu.
Loro scoprono che era la pattuglia galattica.Goku e Vegeta cercano di capire cosa stesse succedendo.
Il criminale Molo era scappato dalla prigione (grazie a un soldato dell’esercito di Frezer), per distruggere i pianeti come aveva fatto dieci milioni di anni prima. Ma fu sconfitto dal grande Kaioschin che si trovava intrappolato dentro al corpo di Majinbu. 
Goku rintracciò Molo che era diretto verso il pianeta Namek.
Lui e Vegeta si teletrasportano da Molo che voleva prendere le sfere del drago e risucchiare l’energia di Namek e dei suoi abitanti, ma Goku e Vegeta arrivano in tempo e si mettono a lottare.
Molo li batte e risucchia la loro energia.
In seguito, lui e il soldato dell’esercito di Frezer iniziano a girare per i villaggi di Namek, alla ricerca delle sette sfere del drago. 
Nel frattempo tre namecciani si prendono cura di Goku e Vegeta che, molto feriti, si risvegliano solo dopo tre giorni e si mettono subito a proteggere una delle sfere del drago portata in salvo dai tre namecciani...
Daniel


Questo libro per me è stato molto emozionante, anche se dal titolo non sembra una storia di quelle che ti tengono con il fiato sospeso..                   
Il fatto che parli di lumache la rende ancora più interessante... 
Come tutti sanno, di solito le lumache sono protagoniste dei libri per bambini e questa è la storia più bella (non solo per i più piccoli) che parli di lumache che io abbia mai letto.                 
C'è un gruppo di lumache che vive in un piccolo boschetto sotto una pianta di calicanto, con vicino un fiore di dente di leone: questo magnifico posto è chiamato, appunto, "il paese del dente di leone". Una lumaca che vive in questo paese però vuole capire perché le lumache sono così lente e allora un giorno parte per un viaggio straordinario per scoprire questo mistero.        
Nel suo viaggio incontra molti animali, tra cui la tartaruga Memoria, che la chiama Ribelle e le mostra un incombente pericolo che grava sul boschetto: un enorme striscia nera di morte (una strada) sta per distruggere quel bellissimo luogo.
Ribelle torna indietro ad avvisare tutte le creature di mettersi in salvo...                                     
Non voglio continuare per non rovinare la sorpresa a un potenziale lettore, come ultima cosa, però, dirò che lo consiglio perché questa storia è in realtà una lezione di vita.
Lorenzo P.

sabato 21 marzo 2020

Diario Virale - III settimana


Quando ho saputo che il Coronavirus era arrivato in Italia, sono rimasto sconvolto dal comportamento di alcune persone, come ad esempio, alcuni italiani che hanno picchiato degli asiatici perché pensavano che avessero il virus e li accusavano di averlo portato in Italia.
Un’altra cosa che mi ha meravigliato e stupito è stata la reazione della gente per quel che riguarda le scorte di cibo: molte persone sono corse al supermercato, una attaccata all'altra, per fare provviste, quando uno dei pochi motivi per cui è concesso uscire di casa durante l'emergenza, è proprio per fare la spesa. 
Quindi che senso aveva fare tutte queste scorte, tutti assieme, con il rischio di essere contagiati perché non si sono rispettate le regole di base per evitare il contagio?
Speriamo che la gente rinsavisca e rimanga a casa!
Samuel


Caro diario, 
da quando c'è il Coronavirus posso fare ben poco.
La mattina mi alzo, faccio colazione, mi lavo i denti, faccio i compiti, pranzo, faccio ancora i compiti, poi nel tardo pomeriggio gioco un pochino a videogiochi, mi lavo, ceno, guardo un film con mia sorella e vado a letto. Il giorno dopo mi alzo e faccio, più o meno, le stesse cose.
Per mia fortuna, abito in campagna e, se voglio, ho la possibilità di prendere la bicicletta e fare una corsa in mezzo ai campi, senza correre il rischio di incontrare qualcuno. Come alternativa, per passare il tempo, aiuto mio nonno, insieme a mia sorella, a dar da mangiare ai suoi animali da cortile: galline, anatre, oche, conigli...
Non vedo l'ora che passi questo periodo per andare a scuola, incontrare i miei amici, insomma ritornare alla normalità.
Thomas C.


Questa è la mia routine da quando c'è il Coronavirus:
ogni mattina mi sveglio alle 8 per fare i compiti;
dalle 11 alle 12.30 riposo, mangio e poi ancora compiti. 
Per passare il tempo "libero"  gioco con il cellulare (da solo o in chiamata con qualcuno), disegno, leggo un libro, a volte vado in giardino a giocare un po'. Anche la Play dà il suo contributo contro la noia, ma ormai, conosco così bene i giochi, che non c'è più gusto! In compenso passo tanto tempo con mia sorella... Mi turba tanto non poter andare in giro, ma non c'è alternativa! Per fortuna stiamo tutti bene!
Roberto


Caro Diario, 
in queste giornate d’emergenza sanitaria, per passare il tempo uso il telefono (ci gioco o guardo video su Youtube), guardo  film, serie tv e gioco con la mia famiglia.
Al mattino faccio i compiti e poi mi guardo il mio anime preferito; per me è un bel intrattenimento. Anche mio fratello ne è appassionato così a volte ci inventiamo giochi sulle anime.
Ogni tanto ci sfidiamo a Dragon Ball sulla PS4 o andiamo in giardino con gli altri nostri fratelli a giocare a palla.
Prima dell'emergenza andavo fuori a giocare a calcio e a Pokemon Go, con i miei amici. Ora non posso più farlo,  ma sarà una delle prime cose che farò quando tutto sarà finito.
Un’altra delle prime cose che farò sarà andare a trovare mia nonna e i miei zii . 
Mi piacerebbe andare in barca  a pescare con loro, poi tornare a casa e fare una festa tutti insieme.
Daniel

giovedì 19 marzo 2020

Diario Virale - II settimana



Circa un mese fa o più, il Coronavirus “ha invaso” la Cina: tantissime persone erano costrette a uscire di casa il meno possibile, con la mascherina chirurgica e purtroppo c'erano anche vittime.
Quando ne ho sentito parlare al telegiornale per la prima volta, mi sono preoccupata, ma non più di tanto, perché comunque questo virus era in Cina e quindi io non dovevo pensarci: io ero in Italia, al sicuro.
Ma ecco che, nel giro di pochi giorni sono stati trovati casi di persone contagiate da Coronavirus in Piemonte, in Lombardia e anche qui, in Veneto, a Venezia e a Padova, dove io credevo che il virus non sarebbe mai arrivato.
Il virus è arrivato nel Nord Italia nel giro di pochi giorni
L’Italia è diventata così come la Cina: scuole e luoghi pubblici chiusi, assalto ai supermercati, paesi e cittadine in quarantena, persone con la mascherina e vittime...
Con il dilagarsi del contagio sono apparse alla tv anche pubblicità che cercano di istruire le persone su come comportarsi in questa emergenza sanitaria: c'è l'obbligo di tenersi ad almeno un metro di distanza dalle altre persone, si devono evitare gli abbracci, i baci e le strette di mano, ci si deve lavare spesso le mani e quando si starnutisce o tossisce lo si deve fare all'interno del gomito.
Ora il Coronavirus si sta espandendo anche negli altri Stati: un problema di un unico Stato, nel giro di poche settimane è diventato un problema globale.
Irene

Caro diario, 
questo periodo è strano e triste. Chi se lo sarebbe mai aspettato?
Queste "vacanze forzate" non assomigliano alle vacanze di Natale o a quelle estive, ma assomigliano a quei giorni di pioggia in cui bisogna starsene dentro casa.
Non è poi tutto così nero, ci sono anche dei lati positivi, come passare del tempo con la propria famiglia, fare torte, pizze, provare cose nuove, avere del tempo per rilassarsi...
Ogni mattina mi sveglio, faccio colazione con calma (molta calma), mi lavo i denti, mi vesto e poi faccio i compiti. A mezzogiorno aiuto mia mamma a preparare la tavola, pranziamo e ci rilassiamo un po'. Al pomeriggio usciamo in giardino per prendere un po' d'aria. Verso ora di cena, io e i miei genitori facciamo due-tre partite a scala quaranta e poi mangiamo.
Prima di andare a letto chiamo i miei amici: questa è una delle cose che mi fa stare bene.
Non vedo l'ora che finisca questa quarantena, così poi potremo di nuovo incontrarci, darci la mano, abbracciarci. 
Quando usciremo da tutto questo saremo più saggi: non daremo più per scontati gli abbracci e le strette di mano.
Greta

Caro diario,
In questo periodo di emergenza sanitaria, le mie giornate sono abbastanza noiose, ma non troppo. 
La mattina faccio colazione, mi lavo i denti, il viso, poi guardo quanti e quali compiti devo fare in quella giornata. 
A mezzogiorno pranzo insieme ai miei genitori. 
Dopo pranzo mi siedo sul divano con mamma e papà, e insieme guardiamo un po' di televisione, per circa un’oretta. 
Poi vado a fare una camminata in mezzo ai campi (sempre restando all'interno dell’azienda, lontano dalle persone), e faccio un po' di ginnastica.
La sera leggo un libro e resto sveglia fino a tardi a guardare serie tv e/o film. 
Le cose che mi piacciono di più in questo periodo di quarantena sono:
- passare più tempo con i miei genitori, perché di solito sono al lavoro;
- dormire fino a tardi la mattina;
- restare sveglia fino a tardi la notte. 
Spero che riprendano presto le lezioni a scuola: non vedo l’ora di rivedere tutti quanti i miei compagni di classe.
Non appena finirà la quarantena, la prima cosa che farò sarà uscire con i miei amici.
ANDRÀ TUTTO BENE!
Sabrina

Il FuTurisMo e Filippo Tommaso Marinetti (1876 Alessandria d'Egitto -1944 Bellagio)

Nel 1909 il poeta italiano Filippo Tommaso Marinetti pubblica sul giornale francese Le Figaro il primo Manifesto futurista: una dichiarazione scritta in cui vengono sintetizzati i principi della nuova corrente alla quale aderiscono scrittori e artisti.
Secondo i futuristi, che amano un linguaggio provocatorio e bizzarro, per rinnovare l'arte è necessario:
-"uccidere il chiaro di luna": cioè opporsi alla letteratura e alla poesia tradizionale e in particolare quella romantica;
- comporre "parole in libertà", che nascono dal libero accostamento di immagini per analogie e similitudini, secondo il principio dell'"immaginazione senza fili";
- liberare il linguaggio dalle regole, sintattiche e grammaticali, anche grazie all'inserimento di elementi visivi e grafici all'interno del testo poetico;
- celebrare la velocità, il progresso, le macchine e tutto quello che è espressione della modernità;
- esaltare la guerra, come "sola igiene del mondo", cioè come possibilità di rinnovamento per la società.



Negli anni che precedono la Prima guerra mondiale, Marinetti è tra i maggiori animatori della campagna interventista.
Arruolatosi volontario partecipa egli stesso alla guerra con entusiasmo e coraggio.
Con l'ascesa di Mussolini al potere, aderisce al fascismo.
Viene nominato "Accademico d'Italia" da Mussolini.

Diario Virale - I settimana


Thomas


Quest’inverno, ho avuto la febbre molto alta per due volte consecutive a distanza di pochissimo tempo. La prima volta che l’ho avuta mi sono meravigliata di quanto fosse alta e di quanto durasse.
Sono dovuta rimanere a casa da scuola per due settimane che sembravano non finire mai.
Le giornate le passavo a dormire, a guardare la tv, ma non molto perché poi mi veniva mal di testa, e a volte provavo a fare i compiti. 
Finita la febbre mi sembrava che fosse tornato tutto alla normalità.
La settimana dopo  però ha avuto la febbre mia sorella e la settimana dopo ancora l’ho ripresa io, ma questa volta, per fortuna, mi è durata poco!
Non ho fatto nessuna assenza scolastica perché c'erano le vacanze di Carnevale però il giovedì che finalmente saremmo dovuti rientrare a scuola, le scuole sono state chiuse a causa del diffondersi del contagio del Coronavirus.
Io sapevo che c’era questo virus ma non pensavo si arrivasse a tutto quello che sta accadendo ora…
Gioia

Quando mi è stato detto che le scuole sarebbero state chiuse per ridurre il contagio da Coronavirus pensavo che fosse solo uno scherzo, perché pensavo che il virus fosse solo un raffreddore un po’ più forte.
I miei nonni, invece diversamente da me, si sono preoccupati molto da subito e hanno fatto una scorta di cibo e acqua, perché hanno paura di andare in giro.
Le scuole e gli altri luoghi pubblici sono stati chiusi perché la malattia è nuova,  non se ne conosce la cura, si cerca dunque di evitarne la diffusione.
Gianmaria P.

Caro diario, 
in questi giorni non sto facendo niente di speciale.
Da quando il Presidente del Consiglio ha detto di rimare in casa, io non mi sono mossa... fortunatamente a casa mia ho un giardino grande, dove posso prendere un po' di aria, nel pomeriggio, dopo aver fatto i compiti.
Questa situazione ci ha portato a fare grosse rinunce, che però sono necessarie per la nostra salute.
Tutto questo ci insegna a fare, sempre, subito tutte le cose "di doman non c'è certezza".
Una cosa che ci aiuta tanto in questo momento è la tecnologia: possiamo rimanere in contatto con email e videochiamate.
Non appena sarà tutto finito uscirò immediatamente con le mie amiche e farò un pigiama party qui a casa mia.
Alice

mercoledì 18 marzo 2020

Altri consigli di lettura...


Il libro parla principalmente di Gregory  e del suo amico Rowley, delle loro avventure, ma soprattutto delle loro disavventure...Come quella volta che, d'estate, decisero di andare in una "piscina da ricchi" e solo dopo una settimana di cibo e acqua "gratis", si accorsero che in realtà avrebbero dovuto pagare il salatissimo conto del bar della piscina. A quel punto Gregory e Rowley dovettero trovarsi dei lavoretti (come ad esempio tagliare l'erba dei vicini), per racimolare i soldi e saldare così il loro debito .Leggendo questo libro si conoscerà pian piano tutta la famiglia di Greg, i suoi amici e i suoi amori...Il libro è molto divertente perché Greg si trova spesso in situazioni assurde a causa del suo essere "una schiappa"!
Gianmaria


Il libro che sto leggendo si intitola "Diario di una schiappa - la legge dei più grandi" di Jeff Kinney, e fa parte di una serie.
Il protagonista è un ragazzino di nome Gregory Heffley, che tutti chiamano Greg. Quest'ultimo vive con mamma, papà e un fratello Rodrick.
Greg ne combina di tutti i colori!
La cosa che mi piace tanto di questo libro è la resa dei diversi personaggi, in particolare quello di Rowley, il miglior amico di Greg, ma anche dei professori e dei compagni di scuola.
Nel libro ci sono anche delle buffe illustrazioni che rappresentano le parti più divertenti.
Ad esempio c'è una vignetta nella quale Greg si lamenta, dicendo che ogni volta che andava nel retro del furgone di Rodrick e la sua band, i piatti della batteria rischiavano i tagliargli la testa.
Dunque se vi piace ridere questo è il libro per voi!
Leonidas




L'ultimo libro che ho letto è stato "un episodio" del Diario di una schiappa di Jeff Kinney, che si intitola Una vacanza da panico.
Questo libro fa parte di una serie, che a me piace tanto perché è divertente.
Il protagonista è sempre Greg che parte per una vacanza su un'isola tropicale con la sua famiglia.
Questo dovrebbe essere fantastico: chi non vorrebbe fare una vacanza da sogno?
Ma non sarà così per Greg e la sua "particolare" famiglia... non può filare tutto liscio: basterà finire nella parte sbagliata dell'isola e la vacanza da panico sarà servita!
Mattia





Caro futuro lettore, il libro che ho scelto di consigliarti è Ossidea, la città del cielo di Tim Bruno. Ossidea è un fantasy avventuroso in cui il protagonista si ritrova in un mondo sconosciuto, dopo aver suonato un corno, preso tra le cose di un elfo, teletrasportatosi in casa sua. 
Grazie a una chiave che gli è stata lasciata da suo papà (che se n'è andato), David, il protagonista, apre una pendola dove trova una vecchia lettera del padre.
Appena la pendola viene rimessa in funzione, si apre un portale tra due dimensioni, quella degli uomini e il mondo dei nu’k nu’k, raccogli nettare, dei lupantichi, dei giganti, dei gur blu’, degli elfi e di Khao’s e i suoi soldati. 
Un elfo attraverso il portale, suonando un corno (che è la chiave del portale) arriva in camera di David, mormorando delle parole incomprensibili e dopo muore, dissanguato, per colpa dei lupantichi. David, non sapendo cosa fare, parte alla volta di Ossidea, però non sa che un oscuro segreto lo attende. 
Caro lettore devi proprio leggere tutta la saga di Ossidea  per scoprire questo segreto! 
Michele



L'ultimo libro che ho letto s'intitola Tom  Gates. Quale mostro?, è stato scritto da Liz Pichon e racconta le avventure  di un bambino di nome Tom Gates per l'appunto.
Quasi tutto succede a scuola...
Un giorno all'ora di pranzo, l'hot dog di Markus, il migliore amico di Tom, scompare. Tutti credono che sia stato rubato e decidono di indagare.
Non solo non si riesce a trovare il ladro, ma nei giorni a venire tutti gli hot dog degli studenti continuano a sparire, nonostante siano state messe delle trappole per smascherare il colpevole e nonostante si faccia la guardia al portapranzo.
Intanto a scuola è arrivata una nuova e severa insegnante, che ha un bassotto carinissimo di nome Brigante...
Simone


L'ultimo libro che ho letto s'intitola Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà ed è stato scritto da Luis Sepúlveda.
E' di geneer fantastico e racconta la storia di un pastore tedesco, di nome Aufman, e di un bambino, di nome Aukaman, cresciuti come fratelli nella comunità Mapuche, il popolo della Terra.
I Mapuche hanno chiamato il cane Aufman perché nella loro lingua significa "leale, fedele".
L'animale, ad un certo punto, finisce tra uomini cattivi, che lo tengono legato con una catena e che lo affamano, perché ritengono che un cane affamato cacci meglio i fuggiaschi della piantagione di legname. Un giorno Aufman deve inseguire un fuggiasco in particolare...
Per scoprire chi è quest'ultimo, leggete il libro.
Gaia


George è un ragazzino che in casa non ha niente di tecnologico, perché i suoi genitori sono "ecoguerrieri" contrari alla tecnologia.Un giorno George conosce Eric e Annie, che sono padre e figlia. Eric è uno scienziato e spiega, all'interessatissimo ragazzino, le basi della sua disciplina.Lo scienziato mostra a George il suo computer super potente, Cosmo, che li porta nello spazio a vedere la nascita e la morte delle stelle.Il ragazzino racconta del suo viaggio all'insegnante di scienze che, con un tranello, cercherà di impadronirsi di Cosmo...
Alex




Questo libro parla di una bambina di nome Liliana, che rimane orfana di mamma all'età di tre anni. Lei vive, a Milano, con il papà e i nonni. Nel momento in cui vendono emanate le leggi razziali, Liliana essendo ebrea,  viene dapprima iscritta in una scuola privata, poi fugge con il padre per raggiungere la salvezza in Svizzera, con dei documenti falsi. Arrivati in Svizzera vengono respinti, separati, incarcerati e deportati ad Auschwitz.
Lì Liliana, ogni notte guarda una stella, e ripensa al padre.
La frase che mi è piaciuta di più è quella che Liliana si ripeteva spesso, in mezzo, a quell'inferno "io non mi arrendo, devo vivere, devo farcela!".
Ginevra


L'ultimo libro che ho letto è stato scritto da Luis Sepúlveda e si intitola Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.
E' una storia che inizia in modo triste. Una gabbiana dopo esser caduta in una pozza di petrolio, riesce a volare sul balcone di una casa dove abita un gatto di nome Zorba, al quale, prima di morire, strapperà delle promesse: lui non dovrà mangiarsi l'uovo che lei stava per deporre, dovrà prendersi cura dell'uccellino che nascerà, al quale dovrà insegnare a volare, anche se per far questo dovrà chiedere aiuto a tutti, addirittura all'uomo.
Tale libro, dunque, insegna prima di tutto a mantenere le promesse.
La storia mostra inoltre come unendosi, in solidarietà, si possa arrivare a fare cose che non si riuscirebbe a fare da soli.
Questo romanzo mi ha riempito il cuore, perché adoro gli animali, ma anche perché parla della capacità di amare senza la necessità di avere un tornaconto!
Maya

lunedì 16 marzo 2020

Luigi Pirandello e le maschere

Luigi Pirandello (Agrigento, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936) è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Per la sua produzione, le tematiche affrontate e l'innovazione del racconto teatrale è considerato tra i più importanti drammaturghi del XX secolo. Tra i suoi lavori spiccano diverse novelle e racconti brevi (in lingua italiana e siciliana), circa quaranta drammi e romanzi.



Pirandello aderisce inizialmente al Verismo, per poi distaccarsene successivamente. Egli infatti scopre che è impossibile riuscire a descrivere n maniera realistica un personaggio e una situazione, semplicemente perché per ogni individuo non esiste una sola verità, ma tante verità quanti sono gli occhi di chi la interpreta. Ognuno di noi è, al tempo stesso:

-uno, perché crede di essere un individuo unico con caratteristiche particolari;

-centomila, perché ha tante maschere quante sono le persone che lo circondano;

-nessuno, perché la sua identità, frantumata in centomila immagini diverse, finisce con l'annullarsi.

La società, secondo Pirandello, impone all'uomo di indossare continuamente delle maschere, per poter essere quello che gli altri si aspettano da lui. Quando questo non avviene e un individuo esce dal ruolo che la società gli impone, allora viene visto come un "pazzo". Secondo Pirandello, la follia consiste semplicemente nel togliersi la maschera per dire la verità. Ma questa scelta condanna all'emarginazione e alla solitudine. E' questo il dramma dell'uomo pirandelliano: la società opprime l'individuo, ma fuori di essa è impossibile vivere.