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lunedì 18 novembre 2024

Poesie di Novembre

Ecco a voi il raccolto del mese di Novembre dell'attività di potenziamento della Prof.ssa Lucia Tracanzan, tenutasi presso la Scuola secondaria di I grado "Giuseppe Toniolo" di San Stino di Livenza.

Pace sincera

sogno di vita vera

di popoli insicuri. E.Z.


Nel mondo bello 

tra le cattive bombe 

c’erano urla. G.D.


Frutto della pace 

gioia del cuore 

dell’amore il fiore. N.Z.


Cade, cade 

sui tetti delle case 

la neve a Natale. A.D.F.


Cade la pioggia 

sotto un tetto 

nasconde la rosa. C.E.


Calda la vita 

freddo nel mondo 

porta solo la morte. F.C. 


Bello il fiore 

che porta amore 

di ogni colore. Z.M.


Solo nel mondo 

sopra l’amore 

il fiore della pace. M.E.


Sono passioni 

solo fiori colori 

nel mondo la pace. B.C.


La pace così

va e viene in un dì, 

ma non è qui. S. D.


Triste mi sento 

nella gabbia dentro 

un leone ruggente. C.G.


Uomo del mondo 

sulle strade cammini 

giusta la pace. B.C.


Bella la pace 

se tutti siamo felici 

nel mondo grande. P.T.


Cade la pioggia 

lieve la pace 

resta ignorata. F.M.


Bello il fiore 

di tanti colori 

pieni d’amore. C.N.S.


Bella la pace 

se non c’è mai la guerra 

sempre nel mondo. M.V.

giovedì 17 ottobre 2024

Poesie d'Ottobre

Ecco a voi il  raccolto del mese di Ottobre dell'attività di potenziamento della Prof.ssa Lucia Tracanzan, tenutasi presso la Scuola secondaria di I grado "Giuseppe Toniolo" di San Stino di Livenza.


Il vento soffia

tra uccelli lenti

con tranquillità. L.S.


La pioggia cade

su tutti i paesi

con le lampade spente. A.S.


La neve cade 

sugli alberi dolci 

felicemente. P.C.


Il vento soffia 

lungo le strade vuote

e ruba tutto. M.D.


La pioggia cade

sul mio viso

bagna la terra. R.M.


La neve scende

mentre il pupazzo 

la prende dai tetti. G.A.


Il vento canta 

la pioggia è molto rilassante 

la notte io dormo. (…)


Pioggia con sole

fredda la neve cade

pioggia con vento. A.P.


Neve candida 

neve leggerissima

scende dal cielo. G.P.


La neve cade

e i bambini ispirati

scrivono poesie. F.M.


Fredda la neve 

gli alberi ricopre 

durante l’inverno. T.V.


I fiori dormono

finché aspettano la pioggia

che li bagna. H.I.


La notte buia 

le stelle luccicanti

un freddo cielo. G.G.


La notte brilla quando 

i bambini dormono

e la luna canta. M.H.


La notte buia 

splende qualcosa laggiù 

sicuro sei tu. A.C.


La notte scura

nel cielo illuminato 

penso a te. N.L.


La notte chiara 

nel cielo brilla la luna 

sono felice. R.E.


La notte è buia 

e scura come un bambino

che ha paura. E.M.


L’erba verde 

sul terreno cresce piano 

in primavera. A.S.


La notte brilla 

quando i bambini dormono 

e la luna canta. M.L.

giovedì 19 settembre 2024

MAESTRI DI PACE: Marco Polo, Gino Strada, Francesco d’Assisi


Il tema della Maratona di lettura 2024, che si terrà venerdì 4 ottobre, è il viaggio. 

Noi abbiamo ritenuto doveroso partire dalla nostra Venezia e da un suo illustre abitante, scomparso 700 anni fa, uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: Marco Polo.

Quest’ultimo fu viaggiatore ma anche ambasciatore e uomo di pace come lo furono Gino Strada e, in epoca più remota, Francesco d’Assisi.

Le nostre letture saranno un modo per conoscere di più e meglio questi grandi maestri di pace.

domenica 19 maggio 2024

"Raccolto" di poesie: maggio... la scuola è quasi finita!

L’obiettivo principale dell'attività di potenziamento della Prof.ssa Lucia Tracanzan è quello di sviluppare l’uso polisemico della lingua italiana applicato ai testi brevi di alcuni modelli di poesia. 

Gli alunni sono invitati a sperimentare la scrittura di poesie riferendosi ai seguenti modelli: haiku, filastrocche, epigrammi e limerick e a lavorare, dopo una breve riflessione, per la creazione di un componimento poetico.  

Le poesie vengono raccolte ogni mese in riferimento ad un tema preciso.

Ecco a voi "il raccolto" di maggio!


La scuola è finita 

Siamo a maggio

manca sempre meno alla fine di quest’anno,

sono solo 19 

i giorni che ci separano

dal giocare tutti i giorni.

Quest’anno ho imparato a 

stare accanto alle persone migliori

e tutti uniti sono i nostri cuori. P.E.


Pensiero finale

E anche la prima media è volata,

e, se devo dire la verità, con un po’ di difficoltà

l’ho fatta.

Ma tutto questo ha avuto una ricompensa finale

e per tutto questo mio impegno sono felice. B.R.


Clima sereno

La scuola è ormai finita

è stata una vera fatica.

Quest’anno poteva andare meglio

senza fare tanta confusione.

Il prossimo anno le gite le faremo

solo se ci sarà un clima sereno. S.A.


La scuola, dove tornare

Sono felice,

l’anno è passato veloce.

Mi piace disegnare

e a scuola voglio tornare. B.M.


Libri come pesi 

Sui banchi ho passato questi mesi

con i libri come pesi,

ma nuovi amici ho conosciuto. A.G.


L’anno è finito 

Di tutto il tempo che è passato

un ricordo dietro ho portato.

La scuola sta per finire 

e sono prontissima a partire.

Quando il libro aprivo

si sapeva che non mi divertivo,

quando il prof in aula entrava

nessuno più parlava. E.M.


Fine dell’anno!

Divertenti attimi ho passato,

nonostante le risate,

il tempo è volato

con le loro battute azzeccate. C.A.


Voti d’oro

L’anno è passato velocemente

e abbiamo riempito la nostra mente.

Le ore sono volate 

e le amicizie sono aumentate.

Studiare è come un lavoro,

ma è servito per ottenere voti d’oro.

Finalmente le vacanze sono giunte 

con dei premi in aggiunta! S.A.


Fine d’anno

Sono felice per quest’anno veloce.

Iniziò con lunedì e terminò con venerdì.

E il tempo è passato sui banchi di scuola;

con gli amici giocavamo e parlavamo,

con loro il tempo vola.

Febbraio, marzo e aprile,

tutti questi mesi 

sono iniziati e finiti.

Le vacanze sono qua 

e le aspetto con volontà. I.H.


L’ultimo mese

L’ultimo mese di scuola è arrivato

e mi sento molto fortunato.

La matematica non è il mio forte,

in italiano mi sento come un camaleonte.

Ho incontrato nuovi amici

sono simpatici e felici.

Devo essere onesto, 

per andare a scuola 

devo sempre alzarmi presto. E.A.


La fine 

L’estate sta arrivando

e io la sto aspettando.

La scuola sta finendo

e contento mi sento.

Ho fatto amicizie nuove

e me le ricordo quando piove. C.P.


Cambiato 

Il tempo è volato, 

io sono cambiato.

Molto tempo è passato

e molti amici ho incontrato. D.F.M.


La paura

Adesso che è finita 

l’avventura

ho dimenticato tutta

la paura. S.L.


L’anno che è trascorso

Dall’inizio fino adesso ho imparato 

a parlare in tedesco e inglese, 

a scrivere i temi meglio, 

sono migliorato nel salto in alto,

ma ora sono stanco, 

ma ora è tutto finito. G.G.


Arriva l’estate 

Tempo che è passato

tutto già mi son scordato.

Una nuova lingua ho imparato.

Da scuola me ne vado.

È quasi finita

questa brutta prigionia.

Spero che mi serva 

per la vita. S.N.


Maggio è arrivato 

La fine della scuola è ormai vicina

e ancora una volta

penso al tempo che è passato

sui numerosi banchi di scuola.

Amici ho trovato

e con loro il tempo è volato.

Le vacanze non le aspetto,

il desiderio di ricominciare mi stringe nel petto.

Settembre ritornerà,

tra tanto o poco, chi lo sa.

Però di certo ricorderò

il bellissimo anno che il giovane Giovanni affrontò. B.G.

venerdì 22 settembre 2023

#ilvenetolegge2023: Filò con Romano, Italo e Tommaso


In occasione della Maratona regionale di lettura  
venerdì 29 settembre
a partire dalle ore 10:00
presso il Parco dei 3000 Sorrisi, in Via Zanon
a La Salute di Livenza
gli studenti della Scuola Secondaria di I grado "A. Fogazzaro" 
leggeranno alcuni testi
agli studenti della Scuola Primaria "E. De Amicis"
al fine di lavorare insieme, attraverso dei laboratori
su alcuni degli importanti temi proposti da #ilvenetolegge2023
nello specifico:

IL FIUME partendo dalle poesie dell'autore sanstinese ROMANO PASCUTTO 

100 ANNI DI CALVINO partendo dal romanzo IL CASTELLO DEI DESTINI INCROCIATI 

60 ANNI DALLA TRAGEDIA DEL VAJONT partendo dal romanzo VAJONT 63 di Tommaso Percivale.

mercoledì 26 aprile 2023

L'omaggio degli alunni della Scuola "G. Toniolo" al poeta Romano Pascutto

Nel pomeriggio di mercoledì 12 aprile 2023, il nostro Prof. di Italiano, Ceolin Mattia, ha tenuto una conferenza al Centro Anziani "Primo Levi", sul poeta originario di San Stino di Livenza, nostro orgoglio, Romano Pascutto

L’evento faceva parte di un ciclo di incontri che ogni anno l’Università della Terza Età destina ai propri aderenti e a tutte le persone che non vogliono smettere di imparare.

La conferenza è cominciata alle 15:00 e con grande sorpresa per le persone presenti, alcuni miei compagni hanno letto i brani più significativi di “La Gigia” e “Storia de Nane”. 

Altri miei compagni hanno approfondito gli elementi più importanti del nostro territorio, sia dal punto di vista geografico, sia dal punto di vista storico. 

A ogni lettura dei versi del poeta era associata una spiegazione su alcuni temi, come il fiume Livenza, i baraccati, la condizione delle donne in campagna...

Gli spettatori si sono dimostrati attenti e interessati alle spiegazioni e alle letture. 

Ho notato che alcuni di loro si sono anche commossi poichè si è parlato del dopoguerra: tempo della loro giovinezza, fatto di  miseria e sacrifici, ma anche di gioie semplici e di affetti.

Io da spettatore posso dire che i miei compagni sono stati molto bravi e tutti dobbiamo ringraziare il nostro professore che ci ha coinvolti in questa nuova e bellissima esperienza. 

Edoardo Bizzarrini IIDS

domenica 15 gennaio 2023

Joyce Salvadori Lussu: la partigiana armata di poesia

Firenze, 8 maggio 1912 – Roma, 4 novembre 1998

Joyce Salvadori Lussu nacque nel 1912 a Firenze e crebbe in una famiglia antifascista.

Alla base della sua educazione ci fu sempre la libertà di pensiero e di parola. Tanto che  a nove anni, in pieno regime fascista, mentre andava a scuola, scrisse su un muro, con un pezzo di carbone, “ABBASSO IL FASCISMO. ABBASSO MUSSOLINI. VIVA LA REPUBBLICA”. Questo gesto le costò alcuni schiaffi da una camicia nera: lei non si pentì mai di quel  suo atto di ribellione al totalitarismo fascista.

Suo padre, Guglielmo Salvadori, che era docente di Filosofia all'Università (prima a Pisa poi a Roma) scrisse dei coraggiosi articoli antifascisti che vennero pubblicati da due giornali inglesi il "New Statesman" e "The Westminster Gazette". Una marchesa inglese, ammiratrice del regime, si affrettò a tradurli e a mandarli ad alcuni suoi amici fascisti in Italia.

Tutta la famiglia dovette così fuggire in Svizzera e viaggiare in ogni dove per scampare al fascismo.

A Ginevra, in una staffetta partigiana, conobbe quello che nel 1944 sarebbe diventato suo marito: Emilio Lussu, famoso scrittore sardo antifascista, scappato dall'Italia e ricercato dalla polizia segreta fascista, l'OVRA.

Nella sua vita Joyce fu dunque partigiana, ma anche insegnante, attivista femminista, scrittrice, poetessa e traduttrice, in quanto questo continuo viaggiare per salvarsi dal fascismo la portò in molti luoghi, di cui imparò le lingue. Tradusse alcuni dei grandi poeti e personaggi storici del Novecento, tra cui Fidel Castro, Nelson Mandela, Nazim Hikmet.

Alla fine della guerra, per il suo coraggio, venne insignita della Medaglia d'argento al valor militare, poiché fu anche capitano delle brigate Giustizia e Libertà.

Joyce ha scritto molte poesie e molti libri, ma il suo componimento  più famoso  è “C’è un paio di scarpette rosse", composto in seguito a una visita al lager di Buchenwald e Auschwitz.

"C'è un paio di scarpette rosse

numero ventiquattro

quasi nuove:

sulla suola interna si vede

ancora la marca di fabbrica

Schulze Monaco

c'è un paio di scarpette rosse

in cima a un mucchio

di scarpette infantili

a Buchenwald

più in là c'è un mucchio di riccioli biondi

di ciocche nere e castane

a Buchenwald

servivano a far coperte per i soldati

non si sprecava nulla

e i bimbi li spogliavano e li radevano

prima di spingerli nelle camere a gas

c'è un paio di scarpette rosse

di scarpette rosse per la domenica

a Buchenwald

erano di un bimbo di tre anni

forse di tre anni e mezzo

chissà di che colore erano gli occhi

bruciati nei forni

ma il suo pianto

lo possiamo immaginare

si sa come piangono i bambini

anche i suoi piedini

li possiamo immaginare

scarpa numero ventiquattro

per l'eternità

perché i piedini dei bambini morti

non crescono

c'è un paio di scarpette rosse

a Buchenwald

quasi nuove

perché i piedini dei bambini morti

non consumano le suole"

Nel film capolavoro Schindler's List, Steven Spielberg ha reso omaggio a questa poesia poesia di Joyce Salvadori Lussu: il film è tutto in bianco e nero, tranne il particolare di una bambina che porta un cappotto e un paio di scarpette rosse.

Melanie Bincoletto IIIBL

lunedì 2 maggio 2022

I nostri frammenti di poesia per la Fiera dei Fiori di San Stino di Livenza

 


Le rose

sono

l'essenziale 

per il mondo

Melanie IBL


Il giardino dei gentili pensieri racconta fantasia

Angelica IBL


Quando ritornerai 

ti regalerò delle 

rose. E' un segreto

Sofia IBL


L'amore è la cosa più bella.

Masha IBL


Le farfalle volarono

via e dissero 

"Addio"

Rachele IAL


Meravigliosa 

rosa bella

vuota, semplice

cuore

Nicole IAL


Ognuno possiede un vocabolario gentile e amorevole

come un fiore.

Giacomo IIAL


In questo tempo ho dimenticato tutto quello che hai ripetuto

Alessia IAL


Fiori stravaganti c'erano.

Sembravano facce.

Greta IAL


Ti regalerò una rosa, se mi

farai del bene al cuore.

Valentina IIAL


Fiori grandi e stravaganti

parlavano

Sofia IBL


Nel giardino di Viperetta c'erano tulipani e

orchidee. I fiori le insegnarono parole belle!

Anna IAL


Un giorno

il villaggio

si addormenterà, con tutti

gli abitanti

in attesa di pace.

Luna IBL


Violetta blu guardati allo specchio e vedi che bel fiore sei!

Caterina IBL


E' invisibile il

tempo che 

hai perduto

Ginevra IAL


C'erano tulipani, fucsie, ranuncoli, orchidee

tutti quei fiori erano bellissimi.

Rachele IAL


Una cosa da non dimenticare mai è l'amicizia.

Caterina IBL


Le bimbe sono dei fiori.

Valentina IIAL

venerdì 8 aprile 2022

La Verità, Le Rose e Il Grano

 


Non morire per tacere,
perché la verità è l'essenziale
per rivedere le rose e il colore
del grano dimenticato da giorni.

Diego IAL

venerdì 21 gennaio 2022

Caviardage d'inverno

 

Il freddo mi congela
i pomeriggi sono bui
le ore passano veloci

Aurora IIIAL



Sulla neve avevo freddo
maglie mi avvolgevano
ma erano troppo sottili

Matteo IIIAL

lunedì 13 dicembre 2021

Poesia: INVICTUS di William Ernest Henley (1875)


cliccando sopra l'immagine potrete conoscere
 l'origine e la storia della poesia


Dal profondo della notte che mi ricopre

Nera come il pozzo da un polo all'altro

Ringrazio gli dei qualunque essi siano

Per la mia indomabile anima.

Nella stretta morsa delle avversità

Non mi sono tirato indietro né ho gridato.

Sotto i colpi d'ascia della sorte

Il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime

Incombe solo l'orrore delle ombre.

Eppure la minaccia degli anni

Mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto stretto sia il passaggio,

Quanto piena di castighi la vita,

Io sono il padrone del mio destino:

Io sono il capitano della mia anima.

lunedì 6 dicembre 2021

#ioleggoperchè 2021: grazie per tutti i bei libri che ci avete donato!


Nei libri troviamo sentimenti, illuminazioni, esperienze, evasione, conoscenza, senso, consolazione, divertimento, compagnia... in sostanza la vita. 


Quando leggiamo, prima si crea un rapporto intimo con la storia che quel libro ci racconta, poi sentiamo la necessità di condividere con altri le nostre scoperte, il nostro incontro con la pagina scritta.


Per noi è una vera gioia avere nuove letture da poter condividere e siamo sicuri che ci saranno utili per orientarci nella vita e nel mondo.

GRAZIE!


mercoledì 1 dicembre 2021

venerdì 29 ottobre 2021

Trova la poesia nascosta!

Il Caviardage è un metodo di scrittura creativa, creato da Tina Festa nel 2014, che consiste nel ricavare una poesia, da una pagina di testo preesistente (pagine strappate da libri al macero, articoli di giornali e riviste...) annerendo o colorando tutte le parole che non vengono utilizzate nella composizione del testo poetico. La tecnica base si contamina con svariate tecniche artistiche espressive (collage, pittura, acquerello) per dar vita a poesie visive.

I termine caviardage deriva dalla parola che in lingua francese indica la censura.

Ma mentre comunemente  la censura pone attenzione sulla eliminazione delle parole, la cancellazione nel metodo caviardage diventa il modo per metter in luce le parole salvate, come dice il manifesto qui sotto, di "illuminare le parole che ti chiamano".




sabato 20 marzo 2021

21 marzo: Giornata mondiale della poesia

Nel celebrare la Giornata mondiale della poesia, il 21 marzo di ogni anno, l'UNESCO riconosce la capacità della  poesia di catturare lo spirito creativo umano. 

La decisione di proclamare il 21 marzo Giornata mondiale della poesia è stata presa dall'UNESCO nel 1999. 

La poesia riafferma la nostra comune umanità rivelandoci che gli individui, ovunque nel mondo, condividono le stesse domande e  gli stessi sentimenti. 

Proprio in questa giornata, siamo orgogliosi di annunciare che una delle nostre studentesse Andrea Letizia Marinca è arrivata seconda al concorso nazionale di poesia I miei sogni e le mie speranze con questo componimento:

Sognare da piccoli

sperare da grandi

segnare col pallone

disperare nel dolore.


Crescere e capire

cadere in basso, ferire,

rialzarsi e non fermarsi,

ricostruire insieme i passi.


Invecchiare e sparire,

iniziare a tremare,

capire che la fine

sta per arrivare.


Quando tutto sarà finito

ti ritroverai nell'infinito:

tutto svanito 

come non fosse mai esistito.


Sognare e sperare

lo possono fare tutti 

anche se a volte

ci fa disperare.

sabato 28 novembre 2020

Sulle orme del grande Cecco

 


Se fossi faro, i marinai guiderei. 

Se fossi conchiglia, l'aria suonerei.

Se fossi gabbiano, ballerei sempre con il mare.

Se fossi sirena, i pescatori potrei ammaliare.


Se fossi sabbia, i piedi accarezzerei.

Se fossi corallo, il fondale colorerei.

Se fossi bussola, i navigatori potrei orientare.

Se fossi àncora, al porto le navi farei fermare.


Se fossi pesce, nuoterei felice sotto le onde.

Se fossi brezza, sarei un profumo azzurro delicato.

Se fossi relitto di una nave, starei in acque profonde.


Se fossi preda, starei al riparo dagli squali in agguato.

Se fossi forziere, starei nell'abisso che tutto nasconde.

Se fossi granchio, su un comodo scoglio starei ancorato.


Emma  Bortolomai

sabato 14 novembre 2020

Lode alla Natura


Lode a te Natura per la Vita che dai

Lode a te per gli Animali, l'Acqua e il Fuoco

Lode a te per i Frutti della Terra che nutrono

Lode a te per le Piante che danno Ossigeno

Lode a te  per la Bellezza che dà Pace

Lode a te che sei preziosa per il Futuro


Maya Gobbo, Marco Adami, Prestigiacomo Umberto

mercoledì 21 ottobre 2020

IL Corvo - Edgar Allan Poe


 Once upon a midnight dreary, while I pondered, weak and weary,
Over many a quaint and curious volume of forgotten lore—
    While I nodded, nearly napping, suddenly there came a tapping,
As of some one gently rapping, rapping at my chamber door.
"Tis some visitor," I muttered, "tapping at my chamber door—
            Only this and nothing more"...

giovedì 7 maggio 2020

Premio Nobel per la letteratura nel 1959: Salvatore Quasimodo (Modica 1901 - Napoli 1968)

Fino al 1942, nella prima fase della sua produzione, Quasimodo può essere considerato un poeta ermetico
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la sua poesia subisce una profonda trasformazione: al centro dei suoi interessi  e delle tematiche trattate non c'è più solo la riflessione intimista, ma compare l'impegno politico e civile
Turbato dalla violenza della dittatura fascista e dagli orrori della guerra, Quasimodo matura la convinzione che il compito della poesia sia quello di giungere al cuore degli uomini e indurli a cambiare il mondo. 
In una delle sue poesie più note, Alle fronde dei salici, scritta nel 1943, nel periodo dell'occupazione nazista, Quasimodo dà voce al grido di dolore dei poeti che sperano di vedere la loro terra libera per avere la forza di tornare a comporre poesie:

E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore?



Tra le raccolte poetiche di Quasimodo ricordiamo:

giovedì 30 aprile 2020

Eugenio Montale (Genova 1896 - Milano 1981)


La poetica di Montale si distingue per un linguaggio ricco e vario, che mescola termini tecnici a parole quotidiane, dialettali, gergali ma anche rare o poetiche. Con la stessa libertà il poeta usa i versi della tradizione. Presta grande attenzione alla musicalità del testo e al valore espressivo del suono.
Le sue liriche sono caratterizzate da alcuni motivi ricorrenti:
- il male di vivere, ovvero l'incapacità dell'uomo contemporaneo (privo di certezze e di valori in cui credere) di vivere in modo sereno, libero dalle sue inquietudini e dalle sue illusioni;
- il paesaggio ligure, terra natale del poeta, che, con la sua asprezza e aridità, è il simbolo di questa condizione dell'esistenza;
- una visione pessimistica della vita, paragonata a un orto circondato da una muraglia sulla cui cima si trovano cocci di bottiglia ( Meriggiare pallido e assorto);
- l'impossibilità, anche da parte della poesia, di trovare il senso della vita umana.
L'attenzione alle piccole cose, ai dettagli del paesaggio e della natura, l'uso di una terminologia precisa e specifica (soprattutto nella descrizione degli elementi della flora e della fauna) ricordano la poesia di Pascoli. La natura descritta da Montale, però, non è bella, poetica e rassicurante: al contrario sembra segnata dalla sofferenza e "dal male di vivere". In una sua famosa lirica dal titolo Non chiederci la parola, Montale dichiara che nemmeno i poeti sono più capaci di dare risposte all'uomo, poiché non hanno valori o certezze da tramandare:

Codesto solo oggi possiamo dirti:
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

Per le sue raccolte poetiche, tra cui Ossi di seppia, Le occasioni, La bufera e altro, Montale riceve il premio Nobel per la letteratura nel 1975.