Visualizzazione post con etichetta liberazione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta liberazione. Mostra tutti i post

mercoledì 29 aprile 2020

Una favola per il 25 Aprile: lo specchio magico


In un paese vicino a Milano abitavano due bambini, Isabella e Daniele. Ai due bambini piaceva andare in giro anche se non potevano farlo spesso perché, come dicevano i loro genitori “non è sicuro là fuori, c'è il Nazifascismo”. I bambini odiavano quella parola perché faceva star male i loro genitori. 
Un giorno, gironzolando, videro, in una casa disabitata, uno specchio bellissimo, si avvicinarono e nel riflesso si videro sorridenti, senza preoccupazioni, come probabilmente sarebbero stati se non ci fosse stato il Nazifascismo. 
Quella sera lo scrissero nel loro diario segreto, ma poiché non lo nascosero molto bene, il loro papà lo lesse e decise di fare qualcosa: partì e creò un gruppo di uomini come lui, coraggiosi e che volevano la libertà, erano i Partigiani.
Dopo un periodo di Resistenza dei Partigiani, un giorno i due bambini divennero quelli che erano nello specchio, felici e liberi.
Era il 25 aprile 1945.

Irene

martedì 7 gennaio 2020

Teresa Mattei: "La cosa più importante della nostra vita è scegliere da che parte stare"

Genova, 1 febbraio 1921 – Usigliano, 12 marzo 2013

Aveva poco più di vent'anni quando, durante la Seconda Guerra Mondiale, divenne una combattente partigiana, prima come staffetta poi come comandante di compagnia.
Il suo nome di battaglia era "Chicchi".
Il padre era avvocato e dirigente di un partito di opposizione al fascismo, la madre era una linguista e il fratello un docente di chimica, iscritto al Partito Comunista Italiano.
Teresa era stata educata all'antifascismo e al libero pensiero.
Il suo primo grande dolore fu la morte del fratello, ucciso dai Nazisti.
Dopo la guerra, nel 1946 Teresa fu chiamata a partecipare all'Assemblea Costituente, che doveva dare vita alla nascente Costituzione. Al tempo aveva 25 anni.
Ancora oggi Teresa viene riconosciuta come la madre dell'articolo 3 della Costituzione, che afferma l'uguaglianza tra gli uomini.
Fu lei a suggerire la mimosa come simbolo della festa delle donne.
Nel 1947 rimase incinta di un uomo già sposato, lui voleva farla abortire; lei rifiutò e si proclamò "rappresentante nelle istituzioni delle ragazze madri".
Teresa se ne andò dal PCI, per dissenso con la linea politica del partito, che lei riteneva succube del Partito Comunista Sovietico.

Irene Dal Tin e Manuel Roman (IIIAL)