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domenica 9 marzo 2025

8 marzo: Donne in Piazza

In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, gli alunni della Scuola Secondaria di I grado "Antonio Fogazzaro" hanno lavorato su Franca Rame, Franca Viola e Alda Merini

tre "ragazze senza paura",

tre donne molto diverse tra loro, ma tutte indipendenti, fuori dagli schemi, coraggiose,

tre donne che hanno guardato in faccia le loro paure e hanno detto "no",

tre donne che hanno tracciato la strada per il più grande sogno di ogni ragazza: la libertà.



I ragazzi hanno realizzato tre cartelloni che sono stati appesi sulle porte dell'entrata della Delegazione comunale, in modo tale che chiunque passeggi per il centro possa leggere le biografie di queste grandi donne e si fermi a riflettere sulle battaglie fatte e su quelle future... 


noi lo abbiamo fatto!





venerdì 1 marzo 2024

8 marzo: Sotto mentite spoglie

La rassegna Sotto mentite spoglie, in programma alla Fogazzaro per venerdì prossimo, vedrà come protagoniste donne che si sono finte uomini, solo perchè, nel loro ambito di interesse, gli uomini godevano di maggior prestigio.

Partendo dalle sorelle Brontë, passando per Nina Simone, fino ad arrivare a J. K. Rowilng, ci renderemo conto di quanto ancor oggi sia necessario lottare contro questo pregiudizio duro a morire.

Si è scelto simbolicamente l'8 marzo per parlare di questo fenomeno, in quanto la Giornata internazionale della donna è una buona occasione per sottolineare nuovamente l'importanza della lotta per i diritti delle donne e porre l'attenzione sulla disparità di genere.

martedì 7 gennaio 2020

Franca Viola: "Non fu un gesto coraggioso. Ho fatto solo quello che mi sentivo di fare"

nata ad Alcamo il 9 gennaio 1948

Franca ha sempre descritto il gesto eroico con il quale rifiutò di sposare l'uomo che l'aveva rapita come una vicenda normale, come una cosa che andava semplicemente fatta.
Lei è stata la prima donna italiana a rifiutare il cosiddetto "matrimonio riparatore", in un mondo nel quale era considerato un diritto dell'uomo rapire, violentare una donna e poi "riparare" sposandola.
Solo 50 anni fa in Italia le donne subivano soprusi come questo.

A quindici anni Franca si fidanzò con Filippo Melodia, nipote di un potente boss mafioso. Quando il ragazzo venne arrestato, lei lo lasciò.
Filippo, tornato in libertà, decise di rapirla e le usò violenza.
Franca denunciò lo stupratore e Filippo finì in carcere per violenza carnale.
Dopo quella sentenza le donne italiane cominciarono ad ottenere giustizia per questo tipo di reato.

Gioia Abigail Zia e Lodovico Vio (IIIAL)


Teresa Mattei: "La cosa più importante della nostra vita è scegliere da che parte stare"

Genova, 1 febbraio 1921 – Usigliano, 12 marzo 2013

Aveva poco più di vent'anni quando, durante la Seconda Guerra Mondiale, divenne una combattente partigiana, prima come staffetta poi come comandante di compagnia.
Il suo nome di battaglia era "Chicchi".
Il padre era avvocato e dirigente di un partito di opposizione al fascismo, la madre era una linguista e il fratello un docente di chimica, iscritto al Partito Comunista Italiano.
Teresa era stata educata all'antifascismo e al libero pensiero.
Il suo primo grande dolore fu la morte del fratello, ucciso dai Nazisti.
Dopo la guerra, nel 1946 Teresa fu chiamata a partecipare all'Assemblea Costituente, che doveva dare vita alla nascente Costituzione. Al tempo aveva 25 anni.
Ancora oggi Teresa viene riconosciuta come la madre dell'articolo 3 della Costituzione, che afferma l'uguaglianza tra gli uomini.
Fu lei a suggerire la mimosa come simbolo della festa delle donne.
Nel 1947 rimase incinta di un uomo già sposato, lui voleva farla abortire; lei rifiutò e si proclamò "rappresentante nelle istituzioni delle ragazze madri".
Teresa se ne andò dal PCI, per dissenso con la linea politica del partito, che lei riteneva succube del Partito Comunista Sovietico.

Irene Dal Tin e Manuel Roman (IIIAL)