Alcune opere originali di Alberto Martini sono esposte nella pinacoteca di Oderzo, questo perchè il grande artista è nato ad Oderzo il 24 novembre 1876.
E dopo aver vissuto per diverso tempo a Firenze, è morto a Milano nel 1954.
Appena entrati alla Pinacoteca ci accoglie un suo grande autoritratto, a "lume di candela": una particolarità dell'artista era quella di lavorare di notte, in penombra.
Qui lui rappresenta la sua penna come un bisturi e c'è un piccolo diavoletto che rappresenta la musica Paganini.
Per creare il quadro Alberto Martini ha usato una tecnica mista: sia china, sia tempera (senza l'uso di colori vivaci).
Oltre alle bellissime rappresentazione dell'Inferno Dantesco, dei racconti di Edgar Allan Poe e la Toten Tanzen (cartoline di denuncia della Guerra Mondiale), nella Pinacoteca c'è il modellino di un interessantissimo e precisissimo progetto, mai realizzato, di Martini: il Tetiteatro, un teatro sull'acqua dedicato, come dice il nome, alla dea del mare Teti.
Aurora Pavan, Sarah Macchi, Vittoria Dafne Vian (IIA)
E dopo aver vissuto per diverso tempo a Firenze, è morto a Milano nel 1954.
Appena entrati alla Pinacoteca ci accoglie un suo grande autoritratto, a "lume di candela": una particolarità dell'artista era quella di lavorare di notte, in penombra.
Qui lui rappresenta la sua penna come un bisturi e c'è un piccolo diavoletto che rappresenta la musica Paganini.
Per creare il quadro Alberto Martini ha usato una tecnica mista: sia china, sia tempera (senza l'uso di colori vivaci).
Oltre alle bellissime rappresentazione dell'Inferno Dantesco, dei racconti di Edgar Allan Poe e la Toten Tanzen (cartoline di denuncia della Guerra Mondiale), nella Pinacoteca c'è il modellino di un interessantissimo e precisissimo progetto, mai realizzato, di Martini: il Tetiteatro, un teatro sull'acqua dedicato, come dice il nome, alla dea del mare Teti.
Aurora Pavan, Sarah Macchi, Vittoria Dafne Vian (IIA)
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