lunedì 8 gennaio 2018

Margherita Hack (1922 - 2013): "le stelle non sono molto diverse da noi, nascono, crescono..."



Una volta, in una via di Firenze chiamata Via delle Cento Stelle, nacque una bambina. Si chiamava Margherita e da grande sarebbe diventata una straordinaria astrofisica, una scienziata che studia le proprietà delle stelle e dei pianeti.
Mentre studiava fisica, Margherita si interessò sempre di più alle stelle.
"Siamo parte dell'evoluzione dell'universo" diceva. "Dal calcio delle nostre ossa al ferro del nostro sangue, siamo fatti interamente di elementi creati nel cuore delle stelle. Siamo davvero figli delle stelle."
Il posto preferito di Margherita era l'Osservatorio di Arcetri. Su una collina di Firenze, scrutava i cieli attraverso un enorme telescopio, con la testa piena di domande: come si evolvono le galassie? Quanto distano le stelle l'una dall'altra? Cosa possiamo imparare dalla loro luce?
Margherita viaggiò in tutto il mondo, tenendo conferenze e ispirando altri a studiare le stelle. Tornata a Firenze, divenne la prima donna italiana a dirigere un osservatorio astronomico.
Diceva che alcune delle sue migliori amiche erano stelle. Si chiamavano Eta Boo, Zeta Her, Omega Tau e 55 Cygni. C'è perfino un asteroide che porta il suo nome!
Per Margherita, essere una scienziata significava basare la propria conoscenza del mondo naturale sui fatti, sulle osservazioni e sugli esperimenti, e avere un'instancabile curiosità per il mistero della vita.

biografia tratta da "Storie della buonanotte per bambine ribelli" di Elena Favilli e Francesca Cavallo
scelta dalla IIBL

Per approfondire Qualcosa di inaspettato di Margherita Hack

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