mercoledì 18 novembre 2015

Giochiamo col Mondo


Dall'India: il Carrom



Il Carrom è un gioco da tavolo originario dell' India. Lo scopo del gioco è imbucare le proprie pedine negli angoli colpendole con una pedina apposita (striker). Per giocare a Carrom servono: un tavolo quadrato con 21 pedine ( 9 nere, 9 bianche, 2 striker e una rossa).
Il tavolo ha 2 buche per ogni angolo. Sono disegnate delle figure utili per il gioco, come il cerchio centrale. Il gioco inizia con le pedine bianche e nere più la regina, disposte nel cerchio centrale. I giocatori si siedono uno difronte all'altro, viene sorteggiato il primo giocatore che inizia a spaccare e imbucare le proprie pedine. Il giocatore che viene sorteggiato per primo ha le pedine bianche e l'altro le nere.
Le pedine si colpiscono con lo striker, che viene disposto sulla riga vicino alla propria posizione.
Non ci si può alzare dal tavolo e si possono usare tutte e due le mani. 
La pedina rossa (la regina) può essere imbucata solo dopo aver infilato nel buco una propria pedina. Se per caso non succedesse la regina va riposizionata al centro del tavolo.
La partita viene vinta da colui che imbuca per primo tutte le proprie pedine. Per ogni propria pedina imbucata viene assegnato un punto, così come per ogni pedina avversaria rimanente sul tavolo.
In una partita si può giocare 2 contro 2. Spaccando una volta per ciascuno e sommando i punti. La partita termina quando si raggiungono i 25 punti.

Luna Comin, Tania Saltarel, Clara Caminotto, Alex Biasia, Claudio Timis, Paolo Mattiuzzo, Elia Brichese (IIIB)


Dalla Cina: il Domino




Il Domino è un gioco da tavolo che ha lontane origini cinesi. Intorno al XIII secolo veniva usato come strumento di divinazione. Successivamente fu usato per giocare. Venne introdotto in Italia verso il XVIII secolo e si è poi diffuso negli stati europei. Il suo nome “domino” assume il significato di “padrone”.
REGOLE
Il numero di giocatori si estende da un minimo di due giocatori a un massimo di sei. Il numero ideale di giocatori è da due a quattro. Se le persone che partecipano sono quattro si formano due squadre da due. Nel domino l'elemento fondamentale sono le tessere, che sono suddivise in due sezioni: in ciascuna metà possiamo trovare da zero a sei pallini. 
Si incomincia a posizionare una singola tessera. Il giocatore seguente deve posizionare a sua volta una tessera contenente lo stesso numero di pallini presente nell'ultima sezione della precedente. Per esempio, se l'ultima sezione ha come numero di pallini tre, l' avversario deve posizionare una tessera avente l'ultima sezione uguale (tre pallini). Colui che termina le tessere a sua disposizione, per primo, vince la partita.

...e il Tangram



Il Tangram è un gioco cinese. E' un rompicapo costituito da sette tavolette regolari disposte a forma di quadrato. Il nome cinese significa “le sette pietre della saggezza”. Queste sette pietre sono:
due triangoli rettangoli grandi;
un triangolo medio e due piccoli;
un quadrato;
un parallelogramma.
Lo scopo è di formare una figura realistica senza sovrapporre i vari pezzi. Questo gioco non ha vincitori, perché è un gioco solitario.

Fruttaldo Marella, Ridolfo Marco, Vidali Mattia, Stoppa Nicolò, Catto Kledi, Vidotto Carlo, Xausa Sara (IIIB)


Dal Giappone: il Go




Si tratta del gioco più importante della cultura giapponese.
Esso nasce in Cina con il nome di “Wei-qi”, è stato poi importato in Giappone con il nome di “Go”.
La leggenda vuole che questo gioco fosse stato inventato da un imperatore cinese di nome Yao e venne importato in Giappone da un ambasciatore. Il Go acquistò così tanta fama in Giappone che divenne una materia obbligatoria nelle accademie militari.
È un gioco molto complesso malgrado le sue semplici regole.
Il Go è giocato da due avversari che mettono alternativamente pedine nere e bianche sulla scacchiera dotata di una griglia di 19x19 quadrati.
Lo scopo del gioco è di controllare una zona maggiore di quella dell'avversario. È possibile catturare le pedine circondandole completamente con proprie pietre, in modo che non abbiano intersezioni libere adiacenti.
I giocatori devono cercare di soddisfare le esigenze offensive e difensive.
Il gioco termina quando i giocatori dichiarano di non poter incrementare il proprio territorio o diminuire quello dell'avversario.
Il punteggio finale è uguale al numero di pietre catturate.


Padovese Sofia, Marino Alessia, Valente Laura, Di Tota Sara, Valente Enrico, Lessi Giacomo (IIIB)






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