Il kamishibai, dal giapponese kami (carta) e shibai (teatro), è un teatro itinerante di immagini e parole che ebbe grande diffusione fra il 1920 e il 1950.
Il narratore si spostava in bicicletta di villaggio in villaggio portando sul portapacchi una cassetta di legno, simile a una cartella scolastica. Una volta aperta si trasformava nel proscenio di un teatrino sul fondo del quale scorrevano le immagini di personaggi e ambienti, disegnati su cartoncini rettangolari.
Il narratore raccontava storie che avevano come protagonisti animali, mostri, personaggi fantastici, bambini e a volte suonava strumenti a percussione o piccoli gong montati sulla bicicletta.
L'usanza del kamishibai è stata quasi del tutto soppiantata dall'arrivo della televisione negli anni Cinquanta, ma è stata recentemente rilanciata nelle biblioteche e nelle scuole giapponesi.
Nessun commento:
Posta un commento