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domenica 22 maggio 2022

Miriam Makeba: la voce del Sudafrica

 

(Johannesburg, 4 marzo 1932 – Castel Volturno, 9 novembre 2008)

Un tempo gli abitanti del Sudafrica venivano trattati in modi molto diversi a seconda del colore della pelle.
I bianchi e i neri non potevano trascorrere del tempo insieme e non potevano nemmeno innamorarsi e avere figli tra loro: era illegale.
Questo sistema crudele si chiamava "apartheid".
Fu in questo mondo che nacque Miriam, una bambina che amava cantare. Ogni domenica, Miriam andava in chiesa con sua madre. Desiderava così ardentemente cantare nel coro che si intrufolava nel retro della chiesa ogni volta che c'erano le prove.
Quando Miriam crebbe, registrò più di cento canzoni con il suo gruppo femminile, le Skylarks.
Cantava della vita in Sudafrica: cosa le dava gioia, cosa la rendeva triste, cosa la faceva arrabbiare. Cantava della gioia di ballare e cantava dell'apartheid.
La gente amava le sue canzoni, soprattutto una, intitolata Pata Pata, che era il suo più grande successo. Ma al governo non piaceva il messaggio anti-apartheid della musica di Miriam. Voleva mettere a tacere la sua voce di protesta. E quando Miriam lasciò il Paese per andare in tour, le tolsero il passaporto e non le permisero di tornare.
Miriam cantò in tutto il mondo e divenne un simbolo della fiera battaglia africana per la libertà e la giustizia. La gente cominciò a chiamarla "Mama Africa".
Passarono trentun anni e alla fine le permisero di tornare a casa. Poco tempo dopo, l'apartheid fu finalmente sconfitto.

da Storie della buonanotte per bambine ribelli di Elena Favilli e Francesca Cavallo

venerdì 1 febbraio 2019

Mahatma Gandhi (1869-1948): "Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo."


BIOGRAFIA
1869: Mohandas Karamchard Gandhi nasce a Portbandar in India. 
La sua è una famiglia nobile: il padre è Primo ministro di Rajkot e Gandhi riesce così ad avere un'istruzione di ottimo livello. 
Si trasferisce a Londra dove si laurea in giurisprudenza. 
1894: si trasferisce in Sudafrica per svolgere la professione di avvocato e qui rimane per 21 anni fino al 1915. 
Qui si scontra con una realtà fatta di discriminazione razziale e inizia la sua lotta politica. Riesce a ottenere importanti riforme. 
1915: torna in India, dove trova uno grande scontento. 
1919: dà inizio alla prima rivolta non violenta contro gli inglesi e per questo viene processato e arrestato. Liberato, continua la sua protesta.  
1930: “marcia del sale”, protesta di cui parlerà tutto il mondo. 
1947: viene proclamata l’indipendenza dell’India, ma il Pakistan diventa uno Stato autonomo. 
30 gennaio 1948: viene assassinato da un fanatico indù.  

LA NON VIOLENZA
Gandhi realizza la sua opposizione al potere britannico attraverso la disobbedienza civile. Come egli stesso era solito dichiarare, si deve attuare “una disobbedienza civile, assai dolce, umile, saggia, astuta, ma affettuosa”, mai criminale né brutale.
Riesce ad ottenere l’indipendenza dell’India attraverso questa originale forma di lotta politica, la non violenza: ogni realtà vivente merita rispetto e opporsi alle ingiustizie in modo pacifico è l’arma migliore per affermare la “forza della verità” e smuovere le coscienze. 
Tra il 1919 e il 1942 egli organizza diverse campagne di disobbedienza civile, basate sul rifiuto di rispettare leggi considerate ingiuste e di collaborare con i dominatori inglesi in qualunque campo. 


Ricerca a cura della IIIAL 

lunedì 22 febbraio 2016

Nelson Mandela

Più potente della paura per l’inumana vita della prigione è la rabbia per le terribili condizioni nelle quali il mio popolo è soggetto fuori dalle prigioni.



Nelson Mandela nasce il 18 luglio 1918. E' figlio del capo della tribù Thembu. Studia nella scuola per studenti neri, riesce a laurearsi in Giurisprudenza e si trasferisce a Johannesburg. 
Nel 1944 Mandela si rende conto dei trattamenti disumani in cui vive la popolazione di colore e con altri amici fonda la lega dalla ANC (African national Congress). Quando nel 1948 nasce il regime dell' apartheid Mandela decide di protestare, per le leggi ingiuste. Nel 1956 Mandela viene arrestato con l'accusa di alto tradimento, per lo stesso motivo sono state arrestate altre 156 persone. Dopo un lungo processo nel 1961 viene dichiarato non colpevole. Mandela è costretto a nascondersi per evitare attentati alla sua persona. Continua però la sua lotta per i diritti delle persone di colore. Viene arrestato di nuovo, condannato all'ergastolo è mandato a Roben una delle prigioni più dure del Sudafrica. Continua la sua lotta anche in carcere  e viene liberato nel 1990. Nel 1993 riceve il premio Nobel per la pace e un anno dopo diventa presidente del Sudafrica, il primo di colore. 
Muore nel dicembre del 2013.

L'APARTHEID
Il termine apartheid significa “separazione” e indica tutti quei provvedimenti attuati in Sudafrica a partire dal 1948, che portarono alla segregazione della popolazione di colore nei ghetti. L'apartheid negava i diritti fondamentali alla popolazione di colore e ne impediva la partecipazione alla vita pubblica.
Dagli anni '70 del Novecento diversi movimenti cercano di liberare il Sudafrica da questo regime. Tuttavia solo l'esempio di Nelson Mandela riuscì a scardinarlo. La sua storia fece il giro del mondo e molte persone chiesero la sua liberazione.

L'ESEMPIO DI MANDELA
Mandela è considerato una figura fondamentale per la storia del 1900. egli accettò il carcere per non tradire i suoi ideali e , una volta libero e al potere, non cercò vendetta. Il suo esempio è riuscito a scardinare ciò che un esercito non avrebbe potuto.

Elisa Brollo IIIA