Superato Ponte Vecchio si raggiunge un grande spazio
all'aria aperta abbellito dai Medici con statue romaniche, giardini, fontane,
terrazze, viali e vialetti. Boboli è uno dei primi esempi di giardino
all'italiana, cioè costruito lungo linee geometriche servendosi di filari
alberati, specchi d’acqua e siepi sempreverdi, potate a volte a forma di
animale. Ci sono voluti quattrocento anni per renderlo com'è oggi, dal
Rinascimento fino all'Ottocento. L’anfiteatro è sicuramente lo spazio più
suggestivo, con l’obelisco proveniente da Luxor, in Egitto, eretto nel 1790
giusto al centro. L’enorme quantità di fiori e piante (alcune molto rare)
richiede un lavoro costante e sapiente da parte dei giardinieri e dei tecnici botanici.
Nel giugno 2013, per il suo valore storico e culturale, il Giardino di Boboli è
stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
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martedì 19 febbraio 2019
-2 giorni a Firenze: Giardino di Boboli
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domenica 17 febbraio 2019
-4 a Firenze: le Gallerie degli Uffizi
Cento anni dopo Lorenzo il Magnifico, i Medici decidono di
costruire grandi edifici destinati a ospitare gli uffici pubblici della città.
Decidono anche, nell'occasione, di destinare un’apposita galleria
all'esposizione delle opere d’arte accumulate dalla famiglia, in modo da
renderle visibili a tutti gli interessati. Nasce così la Galleria degli Uffizi,
ancora oggi la più ricca collezione di quadri del Rinascimento.
Nel 1737 Anna Maria Luisa, ultima dei Medici, pretese di
firmare un patto, il “patto di famiglia”, con i suoi successori per stabilire
che le collezioni di famiglia sarebbero rimaste inalienabili “per ornamento
dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei
Forestieri”. Così Firenze mantiene, ancor oggi, intatto il suo tesoro di capolavori.
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