Superato Ponte Vecchio si raggiunge un grande spazio
all'aria aperta abbellito dai Medici con statue romaniche, giardini, fontane,
terrazze, viali e vialetti. Boboli è uno dei primi esempi di giardino
all'italiana, cioè costruito lungo linee geometriche servendosi di filari
alberati, specchi d’acqua e siepi sempreverdi, potate a volte a forma di
animale. Ci sono voluti quattrocento anni per renderlo com'è oggi, dal
Rinascimento fino all'Ottocento. L’anfiteatro è sicuramente lo spazio più
suggestivo, con l’obelisco proveniente da Luxor, in Egitto, eretto nel 1790
giusto al centro. L’enorme quantità di fiori e piante (alcune molto rare)
richiede un lavoro costante e sapiente da parte dei giardinieri e dei tecnici botanici.
Nel giugno 2013, per il suo valore storico e culturale, il Giardino di Boboli è
stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
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