Tra il settembre del 1943 e la primavera del 1945, nei territori della Venezia Giulia occupati dal Movimento Popolare di liberazione Jugoslavo del maresciallo Tito, migliaia di uomini e donne scomparvero nelle foibe, le cavità naturali che si aprono nel Carso. Gli eccidi colpirono soprattutto la popolazione italiana di quelle zone e, in misura minore, anche sloveni e croati.
Inoltre, ben trecentocinquantamila furono gli esuli che si dovettero allontanare dall'Istria e dalla Dalmazia per sfuggire alle rappresaglie.
In memoria delle vittime delle foibe in Italia il 10 febbraio si celebra il Giorno del ricordo, istituito con una legge del marzo 2004.
"Fu una barbarie [...] che assunse i sinistri connotati di una pulizia etnica"
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