mercoledì 19 ottobre 2016

La letteratura oltre la scuola


Quando mi chiedo perché amo la letteratura, mi viene spontaneo rispondere: perché mi aiuta a vivere. Non le chiedo più, come negli anni dell'adolescenza, di risparmiarmi le ferite che potevo subire durante gli incontri con le persone reali; piuttosto che rimuovere le esperienze vissute, mi fa scoprire mondi che si pongono in continuità con esse e mi permette di comprenderle meglio. Non credo di essere l'unico a pensarla così. Più densa, più eloquente della vita quotidiana ma radicalmente diversa, la letteratura amplia il nostro universo, ci stimola a immaginare altri modi di concepirlo e di organizzarlo. Siamo tutti fatti di ciò che ci donano gli altri: in primo luogo i nostri genitori e poi quelli che ci stanno accanto; la letteratura apre all'infinito questa possibilità d'interazione con gli altri e ci arricchisce, perciò, infinitamente. Ci procura sensazioni insostituibili, tali per cui il mondo reale diventa più ricco di significato e più bello. Al di là dall'essere un semplice piacere, una distrazione riservata alle persone colte, la letteratura permette a ciascuno di rispondere meglio alla propria vocazione di essere umano.


Tzetan Todorov, La letteratura in pericolo

sabato 8 ottobre 2016

La versione di Alice della fiaba "il gallo d'oro" di Aleksandr Sergeevič Puškin



C'era una volta un re, molto vecchio, che non aveva mai tempo di riposarsi, perché i suoi nemici lo attaccavano in continuazione.
Un giorno arrivò al castello un saggio che regalò al re un gallo d'oro. 
Il saggio spiegò al sovrano che se il gallo avesse cantato, da lì a poco sarebbe iniziata una battaglia, e lui avrebbe così saputo anticipare i nemici.
Il re, per ringraziare il saggio, disse che avrebbe realizzato qualsiasi suo desiderio.
Un giorno il gallo cantò e il re mandò il figlio maggiore ad affrontare i nemici.
Dopo poco tempo il gallo ricantò e il re mandò il figlio minore ad affrontare i nemici...ma i due figli non tornarono più indietro.
Allora il re in persona si recò nel punto in cui c'era stata la battaglia e vide che i suoi figli e tutti i suoi soldati erano morti.
Proprio mentre il re era lì, uscì da una tenda una bellissima principessa, che invitò il re a farle compagnia nella sua abitazione. I due rimasero insieme una settimana.
Il re decise di portare la bella principessa al suo palazzo.
Lì incontrarono il saggio che espresse al re il suo desiderio: avere la mano della bella principessa.
Il re non gliela concesse e con un colpo di scettro, sul capo, uccise l'insistente saggio.
Il gallo d'oro si vendicò, beccando a morte il re...e la principessa scomparve nel nulla.

mercoledì 5 ottobre 2016

13.09.2016: il nostro primo giorno alle Medie!



La mia prima giornata alle medie è stata davvero un bel regalo di compleanno!
Marcato Francesco 

Appena sono arrivata davanti a quel cancello verde, mi tremavano le gambe e mi girava un po' la testa.
Sono entrata in cortile e mi sono messa davanti all'ingresso, come gli altri ragazzi, aspettando che suonasse la campanella...mancavano due minuti ed ero molto agitata.
Dopo il primo squillo è arrivata la professoressa Imbesi che ci ha presentato i nostri professori...
Carolina Brichese 

Siamo entrati in classe con il professore di matematica e scienze, Luca Ferrazzo. I banchi in classe erano a gruppi di quattro: io mi sono seduto con Nicolò, Nicolas e Francesco
Nicolò Bonafini 

Durante l'ora di italiano, abbiamo disegnato le nostre mani, scrivendo su ogni dito un pregio, una passione, una cosa in cui siamo bravi...
Florena Dragos


Poi le abbiamo ritagliate e attaccate su un cartellone, dopo aver letto quello che avevamo scritto ai nostri nuovi compagni.
Nicolò Freguia 

Questa giornata mi è piaciuta veramente tanto, speriamo che siano così anche le altre.
Emma Calcinotto 

Oggi ho conosciuto dei nuovi compagni di classe e ho rivisto i miei amici delle elementari.
Le scuole medie mi sono sembrate divertenti.
Matteo Foglia 

Questa giornata è stata una delle più emozionanti della mia vita.
Lucchetta Angela 

Stamani appena arrivati a scuola c'era un professore simpaticissimo, che ci ha fatto conoscere questa scuola. Posso dire che siamo fortunati perché ci sono un sacco di attrezzature utili.
Marco Tullio 

Il primo giorno di scuola mi è piaciuto tantissimo ...spero di divertirmi tantissimo in questi tre anni!
Nicolò Lucchetta 

Oggi è stato il mio primo giorno di scuola media ed ero un po' nervoso, però poi mi sono tranquillizzato. Ho conosciuto due maestre e un maestro: sono tutti molto gentili.
Francesco Speretta 

La scuola è bellissima e molto curata; la palestra è molto grande e spaziosa.
Jona Buoso

lunedì 3 ottobre 2016

Parole: CARDINE e STRADA

Quest'anno il nostro blog si arricchisce di una nuova e importante sezione, dedicata all'ampliamento del lessico e l'acquisizione dei modi di dire: PAROLE.
Abbiamo deciso di iniziare con una parola ricca di significati...


Càrdine  s. m. [lat.  cardo  -dĭnis]
1.  Una delle due parti di cui si compongono le cerniere degli infissi, quella che porta il perno su cui si infila l’occhio della bandella (i cardini sono di norma fissati al telaio dell’infisso e le bandelle alle imposte). Nell'antichità classica (e anche in seguito, talora, per grandi portali), i cardini erano costituiti da due cunei di metallo piantati l’uno su un margine della soglia e l’altro nella faccia inferiore dell’architrave, in linea retta col primo così da costituire insieme l’asse di rotazione dell’anta.  
2.  Base, sostegno, fondamento:  i c.  di una dottrina;  i c.  della morale;  fissare,  piantare i c.  della convivenza civile;  demolire i c.  di un’accusa; in funzione appositiva:  argomento c., principale, basilare.  
3.  ant. Punto cardinale.  
4.  Nell’antica  Roma, la linea in direzione nord-sud tracciata dall’augure nella delimitazione del  templumceleste; da tale rito derivano le norme seguite dai Romani nel definire l’orientamento della città e degli accampamenti militari, secondo le quali il reticolato della città o accampamento era formato dall’incrociarsi di cardini e decumani.  
5.  In zoologia:  a.  L’apparato di articolazione delle due valve della conchiglia, nei molluschi bivalvi e nei branchiopodi.  b.  L’articolo basale delle mascelle degli insetti.



Modi di dire con la parola STRADA


a metà strada: a metà di un lavoro, di un'iniziativa e simili. Anche in posizione intermedia, con caratteri intermedi, detto di due cose apparentemente simili ma sostanzialmente diverse, come un film “a metà strada fra il comico e il tragico”.

andare per la propria strada: mirare al proprio scopo senza preoccuparsi di quello che dicono o fanno gli altri. Usato anche in forma esortativa in locuzioni come “Va' per la tua strada”, nel senso di lasciare in pace qualcuno, di non interferire in questioni che riguardano altri.

aprire la strada: riferito a una persona, facilitarla in un'azione, e in particolare nella carriera.
• Altro sign. fig.: riferito a una cosa, favorirne la realizzazione con un lavoro preliminare, creare le premesse per il suo successo. Usato in particolare con riferimento a una scoperta, un filone artistico, un campo di ricerca e simili.

essere in mezzo a una strada: essere molto poveri, versare in misere condizioni economiche, mancare dei mezzi per sopravvivere, non avere nemmeno un tetto sotto cui ripararsi.


essere sulla buona strada: agire nel modo giusto, avvicinarsi allo scopo voluto, alla verità e così via, come percorrendo la strada giusta per arrivare in un dato luogo.

essere sulla cattiva strada: avere un comportamento discutibile, dimostrare propensione a comportamenti immorali o disonesti.
Var.: prendere una cattiva strada; prendere una brutta strada

fare strada
• Accompagnare qualcuno, guidarlo precedendolo nella direzione o nel luogo in cui desidera andare, per insegnargli così il cammino o per semplice atto di cortesia. In senso figurato, fare in modo che non incontri ostacoli e difficoltà.
• Altro sign.: Progredire, diventare più importante. Vale per la carriera, il successo, la vita in generale.
Var.: fare strada nella vita; farsi strada


farsi strada
• Aprirsi un passaggio, un varco, tanto in mezzo a una folla di persone come fra una serie di ostacoli. In senso figurato, ottenere successo, fare carriera, crearsi una posizione più o meno importante o prestigiosa, in genere partendo da più modeste condizioni.
Var.: fare strada

fermarsi a metà strada: non portare a termine un'azione, un'impresa e simili, anche non concludere una frase, un discorso o altro.

essere fuori strada: essere in errore; essere nella condizione di chi sbaglia e insiste nell'errore senza rendersene conto, come chi continuasse a camminare senza capire di aver sbagliato strada o direzione.
Var.: essere fuori strada; mettere fuori strada; portare fuori strada

incontrarsi a metà strada: arrivare a un compromesso, riferito per lo più a una trattativa d'affari in cui ognuna delle due parti cerca di avvicinarsi alle pretese dell'altra.
Var.: compromesso


lasciare la strada vecchia per la nuova
• Lasciare qualcosa di sicuro per qualcosa d'incerto, d'ignoto. Anche rischiare nella speranza di ottenere qualcosa di meglio.
Deriva dal proverbio “chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non quel che trova”, che aggiunge un significato pessimista alla scelta.

mettere in mezzo alla strada: privare qualcuno dei suoi mezzi di sostentamento. Anche nel senso di cacciare una persona perché economicamente improduttiva, come in passato succedeva spesso ai vecchi, oppure licenziarla improvvisamente, senza preavviso. Oggi si dice anche di chi viene sfrattato di casa, senza che abbia avuto la possibilità di trovarne un'altra.
Var.: buttare in mezzo a una strada; gettare in mezzo a una strada; lasciare in mezzo a una strada

mettere sulla buona strada: aiutare qualcuno a trovare la soluzione a un problema, come indicandogli la strada giusta per arrivare alla sua meta.
Var.: mettere sulla strada


mettersi la strada fra le gambe: avviarsi procedendo di buon passo, in genere sapendo di affrontare un lungo cammino.

non esserci strada: riferito a un problema o simili, non avere soluzione.

non trovare la strada di casa: sentirsi dubbiosi, incerti, non capire più niente; trovarsi in una situazione confusa di cui non si intravede la soluzione.

riportare sulla buona strada: aiutare qualcuno ad avvicinarsi alla verità o alla soluzione di un problema. Anche ricondurre una persona a un comportamento onesto o moralmente corretto, aiutarla a redimersi.
Var.: mettere sulla buona strada; rimettere sulla buona strada

spianare la strada: facilitare il successo di una persona, di un'idea e simili, eliminando tutti gli ostacoli che potrebbero incontrare.
Var.: appianare la strada

tagliare la strada
• Intercettare bruscamente la traiettoria di un altro, porglisi davanti all'improvviso obbligandolo così a fermarsi. In senso figurato, disturbare le azioni o i progetti di qualcuno, ostacolarlo, impedirgli di agire, bloccarlo in qualche modo, come tagliandogli la strada materialmente.


venerdì 6 maggio 2016

last but not least

 

L'8 giugno 2016 presso la scuola “A.Fogazzaro” di La Salute Di Livenza si svolgerà la festa di fine anno scolastico. Tutti gli alunni saranno protagonisti in diverse fasi della festa. Le classi 1° suoneranno con la chitarra “One” degli U2 e “Three little birds” di Bob Marley e le classi 2° sempre con la chitarra suoneranno Rock Around the clock di Elvis Presley e Rolling in the deep di Adele. Due alunni di 3°B Valente Laura e Ridolfo Marco si esibiranno nella canzone ”Say Something” di A Great Big World e Christina Aguilera, Ridolfo Marco al pianoforte e Valente Laura alla voce. Inoltre due alunni sempre di 3°B metteranno in scena un dialogo tra il viandante e la meridiana in seguito alle lezioni di gnomonica avute dall'ingegnere Ridolfo Renis. Alla fine di tutte le esibizioni verranno assegnate le medaglie per i 1°,2° e 3° qualificati nelle varie gare dei giochi sportivi studenteschi avvenuti il 31 marzo 2016 presso il campo sportivo di San Stino di Livenza. Dai genitori ci verranno offerte bibite e molte cose da mangiare per finire il allegria l'anno scolastico 2015-1016. 

 Valente Laura IIIB

La mia esperienza di giornalista


Dall'inizio dell'anno scolastico 2015-2016 è partito, nella nostra scuola, il progetto PASSAPAROLA, cioè la redazione di un magazine che ha per oggetto le esperienze culturali di noi ragazzi, fatte a scuola, ma anche a casa e nella comunità.
Abbiamo aperto un blog e ci siamo incontrati qualche pomeriggio, al mese, per scrivere alcuni articoli riguardanti approfondimenti di temi vari, esperienze, lavori fatti in classe ed altro.
La cosa più bella, come sempre, è stare in compagnia: lavorare insieme è più facile e stimolante.
Ci è piaciuto progettare, "lavorare", fingere di essere veri giornalisti, fare qualcosa che non avevamo mai fatto, qualcosa di diverso rispetto a quello che facciamo di solito.
Valente Laura, Marino Alessia, Fruttaldo Marella, Brichese Elia, Vidotto Carlo (IIIB)




Ho partecipato volentieri al nostro giornalino scolastico. L'esperienza è stata bella e interessante. Ho imparato a collaborare e a scrivere meglio.
Vittoria Dafne Vian IIA


Quando ci è stata fatta la proposta di partecipare al giornalino, mi si è aperto un mondo e mi sono chiesta come sarebbe fare la giornalista...ho voluto provare. La redazione era molto professionale: andavamo in aula informatica, ognuno aveva un suo computer e iniziavamo a scrivere, partendo da ricerche o idee buttate giù qualche giorno prima, in base agli argomenti che avevamo concordato. E' stato bellissimo, ho imparato tanto e mi sono anche divertita un sacco, perché mi piace scrivere al computer e sentire il ticchettio dei tasti. Quello che accadeva attorno a me, mentre scrivevo, non mi distraeva e il tempo passava velocemente. Appena tornavo a casa già pensavo all'appuntamento successivo.
Grazie prof, è stata un'esperienza unica! Il prossimo anno continuiamo vero?!?
Anastasia Bugoev IIA

Alla fiera del libro

Da lunedì 9 Maggio, per tutta la settimana, presso la delegazione, c'è stata la Mostra del Libro. Noi siamo andati a visitarla e abbiamo fatto anche acquisti, usufruendo di uno speciale sconto per gli studenti. 
Di seguito troverete alcuni nostri consigli di lettura, divisi per argomento:

VITA ALLE MEDIE
Lorenzo (IA) consiglia La scuola media. Gli anni peggiori della mia vita di James Patterson e Chris Tebbetts.

Questa è la storia di Rafe Khatchadorian, un ragazzino di prima media, introverso ma dotato di una fervida immaginazione. Inserito in questo nuovo mondo attua una sua strategia di sopravvivenza...

Alessia (IA) consiglia Scuola media. Salvate Rafe!  di  James Patterson e Chris Tebbetts.


Dopo delle vacanze alquanto movimentate, Rafe è in procinto di tornare alla temutissima Scuola Media di Hills Village, teatro degli anni peggiori della sua vita. Come se non bastasse, Rafe ha saputo che non potrà essere riammesso a meno che non riesca a superare un corso di sopravvivenza per ragazzini ribelli della durata di una settimana. 

EMOZIONI
Paula (IA) consiglia Quattro tazze di tempesta di  Federica Brunini.


Viola vive in un paesino del Sud della Francia, in una grande casa che divide con la sua cagnolina Chai. Ha un negozio di tè provenienti da tutto il mondo. La sua passione è trovare la miscela giusta per le emozioni di ogni cliente.

MITOLOGIA
Matteo e Tobia (IA) consigliano Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo  (Percy Jackson & The Olympians), la saga letteraria di genere  fantasy  scritta da  Rick Riordan. 


La serie si compone di 5 libri basati prevalentemente sulla  mitologia greca  pur essendo ambientati negli  Stati Uniti.

MAGIA
Chiara (IA)  consiglia i 7 volumi di Harry Potter  è una serie di  J. K. Rowling.


Per chi ancora non lo sapesse, l'opera, ambientata nell'Inghilterra degli anni Novanta, descrive le avventure del giovane mago  Harry Potter  e dei suoi migliori amici,  Ron Weasley  ed  Hermione Granger. L'ambientazione principale è la  Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove vengono educati i giovani maghi del  Regno Unito.

AMORE
Selena (IA) consiglia AFTER, la serie di romanzi della scrittrice statunitense Anna Todd. La serie è composta da cinque capitoli (e un prequel) ed è nata sulla piattaforma online Wattpad, per poi essere pubblicata anche in formato cartaceo. 


La protagonista è Tessa Young è la classica brava ragazza di diciott'anni che sta per frequentare il college .
Nella sua vita non manca niente: una media perfetta, un fidanzato che la ama e una madre che ha fatto sacrifici purché la figlia avesse tutto.
La vita di Tessa cambia nel momento in cui mette piede al college e a partecipare a questo radicale cambiamento è Hardin Scott. Hardin è un ragazzo ribelle, a volte maleducato, pieno di piercing e tatuaggi,con una ragazza diversa ogni sera.

Clara e Sara (IIIB) consigliano il primo libro della serie Perfect di Alison G. Bailey. Si tratta di una trilogia ambientata al liceo e i protagonisti principali sono Amanda e Noah, migliori amici da sempre ma che forse provano qualcosa di più della semplice amicizia.
Clara e Sara inoltre consigliano Uno splendido disastro Jamie McGuire.


Camicetta immacolata, coda di cavallo, gonna al ginocchio. Abby Abernathy sembra la classica ragazza perbene, timida e studiosa. Travis Maddox di notte guida troppo veloce sulla sua moto, ha una ragazza diversa per ogni festa e attacca briga con molta facilità. Travis è il ragazzo sbagliato per eccellenza. Abby lo capisce subito appena i suoi occhi incontrano quelli profondi di lui e sente uno strano nodo allo stomaco: Travis rappresenta tutto ciò da cui ha solennemente giurato di stare lontana. Ma quando, a causa di una scommessa fatta per gioco, i due si ritrovano a dover condividere lo stesso tetto per trenta giorni, Travis dimostra un'inaspettata mistura di dolcezza e passionalità.

GIALLI
Sabrina e Nicoleta (IA) consigliano La biblioteca dei morti, romanzo d'esordio di Glenn Cooper, pubblicato per la prima volta nel 2009. Il libro ha avuto due seguiti, Il libro delle anime, pubblicato nel 2010, e I custodi della biblioteca, pubblicato nel 2012.



Il noto detective dell'F.B.I., Will Piper, prossimo alla pensione e la giovane collega Nancy Lipinski sono sulle tracce del serial killer soprannominato Doomsday (Giorno del Giudizio). Caratteristica di questo pluriomicida è quella di inviare alle sue vittime una cartolina in cui indica il giorno in cui esse moriranno, fatto che poi si verifica puntualmente.

Marco, Enrico, Giacomo (IIIB) consigliano Phobia di Dorn Wulf.


Londra, una fredda notte di dicembre nell'elegante quartiere di Forest Hill. Sarah sta dormendo quando sente rientrare il marito, che sarebbe dovuto restare via per lavoro ancora qualche giorno. Ma l'uomo che trova in cucina intento a prepararsi un panino non è Stephen. Eppure indossa gli abiti di Stephen, ha la sua valigia, ed è arrivato fin lì con l'auto di Stephen, parcheggiata come al solito davanti alla casa. Sostiene di essere Stephen, e conosce particolari della loro vita che solo lui può conoscere. Elemento ancora più agghiacciante, l'uomo ha il volto deturpato da orribili cicatrici. 

ANIMALI
Sorin (IA) consiglia La luna è dei lupi di Giuseppe Festa.


Ruscelli dipinti d’argento dalla luna, nastri di profumi colorati tesi sui prati, sagome di cervi come macchie di buio su una tela d’ombra. E un’oscura minaccia oltre il confine. Questo è il mondo di Rio, un lupo dei Monti Sibillini. A lui è affidata la sopravvivenza del suo branco piegato dalla fame e dalla scarsità di nuove nascite, costretto ad affrontare un lungo viaggio nei meandri di una natura da scoprire e difendere, nell'eterno conflitto con un nemico che ora ha le fattezze di un branco antagonista, ora quelle dell’uomo e dei suoi cani. L’entrata in scena di Greta e Lorenzo, due giovani ricercatori, darà il via a una catena di eventi imprevedibili.

Marco, Enrico, Giacomo (IIIB) consigliano L'occhio del lupo di Daniel Pennac.


Un lupo dal manto blu, blu come l'acqua gelata sotto al cielo, proveniente dall'Alaska, cieco da un occhio, vive in uno zoo.
Un giorno, poco dopo la morte di Pernice, la lupa grigia che si trovava nel suo stesso recinto e che gli aveva raccontato di conoscere sua sorella, arriva un ragazzo, di nome Africa, che si ferma davanti alla gabbia e inizia a fissarlo. Il lupo cerca di assumere il solito atteggiamento indifferente, ma il ragazzo, a differenza di tutti gli altri visitatori, rimane davanti alla gabbia a guardarlo costantemente.

AMICIZIA
Giulia (IA) consiglia  Diario di una schiappa - Sfortuna nera, l'ottavo libro della serie di Jeff Kinney. 


Greg è stato abbandonato dal suo migliore amico Rowley per colpa della sua nuova ragazza: Abigail Brown,ritrovandosi senza nessun amico.La madre Susan Heffley continua a ripetergli che le amicizie vanno e vengono. 

FANTASCIENZA
Marco, Enrico, Giacomo (IIIB) consigliano Jurassic Park di Michael Crichton pubblicato nel 1990. A seguito del successo del romanzo, nel 1993 ne è stato tratto un film omonimo dagli incassi multi-milionari, diretto da Steven Spielberg come pure la trasposizione del seguito del romanzo, Il mondo perduto, il film Il mondo perduto: Jurassic Park (1997).A dispetto del titolo fra le 16 specie di animali preistorici citati nel romanzo (due dei quali non sono Dinosauri bensì uno Pterosauro ed un insetto) solo 4 vissero nel Giurassico.

Un incontro speciale


Martedì 10 Maggio è venuto a farci visita un giovane salesiano di nome Lorenzo.
Lui ci ha raccontato la storia di Don Bosco, mettendo in evidenza come Don Bosco abbia aiutato tanti ragazzi,  con l'apertura di oratori e scuole professionali.
Don Lorenzo ha poi raccontato la sua storia. Lui a 20 anni, dopo aver conosciuto la realtà dei salesiani, ha capito che quello era ciò che aiutare i giovani era quello che voleva fare.
Ha raccontato di come i suoi genitori rimasero stupiti, quando lui gli annunciò di voler prendere i voti, ma presto capirono che quella era la sua vocazione e che quella era la cosa giusta per lui.
Don Lorenzo è stato davvero gentile e simpatico con noi, e la sua storia è stata davvero coinvolgente.
Grazie!

Sofia Padovese, Nicolò Stoppa, Sara di Tota, Tania Saltarel, Mattia Vidali (IIIB)

En plein air a Valle Tagli


Lunedì 9 Maggio, noi ragazzi di terza siamo andati a Valle Tagli per visitare una bellissima chiesetta neo-romanica, costruita nel 1940.
L'interno della chiesa è stato interamente decorato da Carlotta Prosdocimi, moglie di Giorgio Romiati, committente della costruzione.
Gli affreschi intorno all'altare hanno chiari riferimenti simbolici, tra questi:
- le pecorelle rappresentano le otto beatitudini
-i sette rivoli che partano dalla croce simboleggiano i sacramenti
- la vigna il Signore
-il pellicano che nutre i suoi piccoli con il sangue è Gesù 
-il pavone è il simbolo della Resurrezione.
Dopo aver visitato la chiesetta, ci siamo disposti lungo l'argine del fiume e abbiamo dipinto a tempera "en plein air". Ognuno di noi si è posizionato dove  preferiva per dipingere ciò che vedeva...abbiamo scoperto che non è molto facile dipingere all'aria aperta, ma anche che è molto divertente.

Catto Kledi, Timis Claudio, Mattiuzzo Paolo, Comin Luna (IIIB)

mercoledì 4 maggio 2016

Progetto continuità: noi educatori di sicurezza stradale


Mercoledì 25 Maggio gli allievi della quinta elementare di La Salute di Livenza verranno a farci visita, gli mostreremo la nostra scuola, che il prossimo anno sarà anche la loro e seguiranno una nostra lezione sulla sicurezza stradale.
La Professoressa Naressi, che è la nostra insegnante di tecnologia, ci sta preparando per questo appuntamento: stiamo imparando e ideando attività sui segnali stradali e mettendo a fuoco i concetti di "strada" e di "sicurezza". Il nostro studio parte da dei libretti sulla sicurezza in strada, a scuola e nel lavoro.
Per ora siamo divisi in coppie e insieme studiamo e realizziamo i segnali. Ogni coppia poi si occuperà di un piccolo gruppo di alunni di quinta.
Siamo molto emozionati all'idea di essere noi gli insegnanti per un giorno!
Matteo Ruggiero, Paula Lingua, Chiara Botosso IA

martedì 3 maggio 2016

Incontro con i pellegrini


Il 28 Aprile ci hanno fatto visita due pellegrini, amici del Prof. Rossetti: Roberto e Giuseppe.
Loro sono partiti da Gorizia per arrivare a San Pietro a Roma, e hanno fatto una tappa a La Salute di Livenza.
Roberto e Giuseppe hanno già fatto dei pellegrinaggi: sono andati a Santiago de Compostela (in Spagna) e anche a Gerusalemme. Ci hanno raccontato che queste sono le mete privilegiate dei pellegrini già dal Medioevo, e che i pellegrini avevano un equipaggiamento speciale: un cappello di cuoio, una mantellina, una bisaccia, un bastone (bordone) e una cappasanta (simbolo del pellegrino).
Oggi i pellegrini hanno grandi zaini, attrezzatura tecnica (kway, sacco a pelo, materassini e scarponcini da trekking), qualche farmaco, il beauty, cartine geografiche e anche il telefonino (da usare in casi di estrema necessità). Lo zaino deve avere al suo interno lo stretto necessario, altrimenti diventa troppo pesante, ma non può mancare il Vangelo, visto che il pellegrinaggio è soprattutto un cammino spirituale.
Tutti i pellegrini hanno una credenziale, cioè una carta, una specie di passaporto, che attesta che tu sei un pellegrino.
Ogni giorno i due pellegrini percorrono circa 30 km a piedi
Prima di ripartire per il loro cammino Roberto e Giuseppe ci hanno regalato le conchiglie di Santiago.
Noi li abbiamo ringraziati con una benedizione irlandese:

"Sia la strada al tuo fianco,
il vento sempre alle tue spalle,
che il solo splenda caldo sul tuo viso,e
la pioggia cada dolce sui campi attorno, e
finché non ci incontreremo di nuovo,
possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano"

Loro sono stati davvero simpatici e hanno risposto alle nostre moltissime domande sempre in modo divertente...ci ha fatto davvero piacere incontrarli.

Matteo Sammartino, Marco Vio, Jacopo Roman, Edoardo Buoso, Sarah Macchi, Elisa Ricca, Mattia Liberale, Chiara Piovesan (IIA)


mercoledì 27 aprile 2016

Ciceroni del territorio a Caorle


Venerdì 29 Aprile siamo andati in visita d'istruzione a Caorle: non avevamo la guida, ognuno di noi si era preparato a fare il cicerone.
Appena arrivati, fuori dalla chiesa della Madonna di Pompei, Giulia e altre compagne hanno brevemente raccontato le antiche origini di Caorle.
Poi ci siamo diretti in piazza Vescovado e siamo entrati al Duomo, dove altri compagni hanno spiegato le diverse opere.
Appena usciti, siamo stati divisi in 5 gruppi ed è iniziata una particolare caccia al tesoro: dovevamo risolvere degli enigmi e fotografare la risposta, ad esempio l'enigma "una cartolina da Santiago" aveva come risposta una statua di San Rocco con sombrero e "cappa santa", incastonata su un muro della piazza.
Finito questo gioco, abbiamo fatto merenda e abbiamo proseguito la visita con la spiegazione al cimitero fronte mare e alla chiesetta della Madonna dell'Angelo, dove abbiamo visto "il pozzetto". La storia del miracolo è davvero bella. Nell'VIII secolo dei pescatori videro al largo qualcosa che luccicava, quando si sono avvicinati hanno trovato un pezzo di marmo che galleggiava con sopra una statua della Madonna con Gesù Bambino.
L'hanno portata sulla spiaggia, ma non riuscivano a portarla in chiesa, perchè era troppo pesante per loro. Arrivarono dei bambini la sollevarono e la portarono in chiesa: questo perchè i bambini erano puri, senza peccato.
Usciti dalla chiesetta abbiamo fiancheggiato la scogliera viva, dove, come i grandi poeti ospiti di Flussi di Versi, abbiamo composto un haiku, seduti sullo scoglio a forma di trono. Attraversando il centro dovevamo chiedere alle persone per strada delle informazioni: ogni quanti anni c'è la processione votiva, quando si festeggia San Rocco...e fotografare il maggior numero possibile di Leoni di San Marco. Arrivati al parco dei marinai ci sono state le premiazioni: i premi per le prime tre squadre sono stati dolciumi vari.
Poi siamo rientrati a La Salute: è stata proprio una bella mattina!
Lorenzo Salgarella, Giacomo Giroi, Slepoi Alessandroenrico Tobia, Daniele Zanutto IA

Passeggiando lungo la Livenza



Il 26 Aprile siamo andati a fare una passeggiata didattica lungo l'argine destro della Livenza, con la Professoressa Cesco e il Professor Ferrazzo. Siamo stati divisi in gruppi e ci siamo incamminati verso Ca' Cottoni, facendo delle foto a delle cose che dovevamo depennare da una lista che ci era stata fornita.
Arrivati a Ca' Cottoni ci siamo fermati e il Prof Ferrazzo ci ha spiegato come fare un modellino di un casone con il cartoncino, che poi abbiamo costruito. Poi siamo andati sull'argine sinistro per un piccolo rinfesco della Macchia Verde.
E' stato davvero istruttivo, abbiamo imparato parecchie cose sul nostro fiume!
Marsonetto Chiara, Celeghin Alessandro, Lazzarin Sabrina IA

25 Aprile: noi Italiani...


Il giorno 22 Aprile siamo andati nella sala della delegazione per assistere a "Noi, Italiani": una commemorazione per l'anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo (25 Aprile 1945), organizzata dall'ANPI.
Lì Gianni Visentin, Mauro Marchiori, Alessandra Migotto e Rita Fanton ci hanno fatto ripercorrere le tappe della Liberazione leggendoci lettere e resoconti dei protagonisti della lotta partigiana del nostro paese.
Ogni brano letto era introdotto da musica o canzoni, ad esempio "Bella Ciao". A tal proposito prima ancora di cominciare la commemorazione, ci siamo alzati tutti in piedi e insieme abbiamo cantato l'Inno di Mameli: l'inno di Noi Italiani.
I racconti che abbiamo sentito erano molto "forti": i partigiani dovevano essere sempre pronti a sparare o a scappare, mangiavano e dormino poco. Oltre a raccontarci dei partigiani ci hanno raccontato di quei soldati che sono stati portati in campo di concentramento , dopo l'8 settembre 1943, dei soldati italiano che avevano dovuto partecipare alla campagna di Russia e molto altro ancora.
Ad un certo punto Rita ci ha raccontato di un bambino che gattonando voleva prendere dei fili d'erba al di là del filo spinato del campo di concentramento e di come una guardia tedesca gli abbia freddamente sparato in testa...assurdo!
L'incontro si è concluso con la poesia di Romano Pascutto, un grande poeta dialettale, che è stato partigiano e sindaco del nostro paese, "Lapide Partigiana".
Dopo l'emozionante racconto a più voci abbiamo letto dei pannelli in esposizione che riassumevano gli eventi storici che ci hanno portato ad essere liberi.
E' stato davvero emozionante e interessante, soprattutto perchè solitamente gli eventi storici che studiamo sembrano lontani nello spazio e nel tempo, invece se oggi qui c'è la democrazia è anche merito dei nostri compaesani. Grazie!

Sofia Padovese IIIB

venerdì 22 aprile 2016

Lezione di gnomonica


Il 12 Aprile, mio papà che è appassionato di gnomonica è venuto a scuola fare una lezione sugli orologi solari.
La lezione è stata per metà un ripasso di scienze, per metà la scoperta di cose nuove.
Papà ci ha spiegato i solstizi, gli equinozi e come "gira" il sole, in realtà e il apparenza: d'estatte noi vediamo il sole seguire una linea immaginaria molto alta rispetto all'inverno.
Poi papà ci ha spiegato come trovare il Nord utilizzando semplicemente un bastoncino, un foglio e una penna.
Alla lim abbiamo visto una serie di prototipi di meridiane molto belle, sia antiche sia moderne.
La cosa più bella è stato un cartone animato con protagonista Charles, che con una sua amica, hanno riassunto quasi tutta la lezione: la forma della terra, i movimenti, l'ombra...
Alla fine del cartone, siamo andati fuori nel cortile della scuola a vedere la nostra meridiana  e abbiamo imparato a leggere l'ora con l'orologio solare (attenzione all'ora legale).
Papà verrà ancora una volta a scuola per spiegarci come costruire una meridiana di carta: non vedo l'ora!
Marco Ridolfo IIIB

Viaggio d'istruzione a Solferino e San Martino

Giovedì 7 Aprile, noi, ragazzi di terza, siamo andati in viaggio d'istruzione a Solferino e San Martino: luoghi in cui si sono svolte due delle battaglie della Seconda Guerra di Indipendenza.
Alla partenza eravamo tutti molto emozionati.
Il primo paese che abbiamo visitato è stato Sirmione: è davvero bello.


La nostra guida Laura ci ha subito parlato del microclima del lago di Garda che permette di coltivare in questo territorio cedri, agrumi, ulivi, fiori che di solito si trovano solo nel Sud dell'Italia. Attorno a noi era tutto in fiore.
Laura ci ha accompagnato a visitare il duomo e poi la chiesa di San Pietro in Mavino, nella quale c'erano resti di origine romana e longobarda: molto suggestiva!
Infine abbiamo visitato la Rocca Scaligera e ci siamo saliti: da là sopra c'era un panorama bellissimo.
Dopo pranzo con un traghetto di linea abbiamo raggiunto la località turistica di Garda, abbiamo visitato il paese e comprato souvenir.

Poi abbiamo raggiunto in nostro hotel a Pozzolengo, abbiamo cenato e abbiamo fatto una piccola passeggiata, per poi andare a "dormire" alle 23.00...
Il giorno dopo le professoressa ci hanno svegliato alle 7.00, abbiamo fatto colazione e siamo andati a visitare Solferino: il museo del Risorgimento, la torre, l'ossario, per poi raggiungere San Martino.



Nel pomeriggio siamo andati a Castiglione delle Stiviere al Museo della Croce Rossa, che è nata proprio quando Henry Dunant venne in Italia durante la Seconda Guerra d'Indipendenza.
La guida del museo è stata molto brava, perché ci ha spiegato anche cosa fa oggi la Croce Rossa, parlandoci in modo approfondito dell'opera umanitaria compiuta in Afghanistan: lì i medici curano le persone che hanno perso degli arti a causa delle mine antiuomo.


Questa visita è stata davvero istruttiva, mi sono divertita a stare con i miei compagni...la rifarei altre mille volte!
Sara di Tota IIIB

Tutti al castello...di Bevilacqua



Giovedì 14 Aprile, noi, ragazzi della prima media della Fogazzaro, siamo andati a visitare il castello Bevilacqua, perché proprio in questo periodo stiamo studiando i castelli in Storia.
Ci hanno accompagnato le professoresse Brussolo, Moro e Donadon.
Arrivati a castello ci siamo divisi in due gruppi: un gruppo è andato a visitare il castello, l'altro ha fatto n laboratorio di scrittura gotica. Avevamo a disposizione un alfabeto di riferimento, un pennino e  dell'inchiostro. Ognuno di noi ha compilato, scrivendo in gotico, un proprio diploma di amanuense e realizzato un segnalibro. E' stata una bella attività, anche se a dir la verità è stata anche molto faticosa: avevamo paura di sbagliare e rovinare il foglio!
Il castello è davvero bellissimo, molte sale vengono anche utilizzate per matrimoni. Dell'arredo mi sono piaciuti soprattutto i lampadari, in stile Ca'Rezzonico di Murano.
Dopo aver fatto la visita abbiamo creato un portamonete medievale di cuoio, facendo passare dei nastri tra i fori su una sagoma di cuoio che le animatrici avevano precedentemente preparato: questo laboratorio è stato divertente e abbastanza facile.
Non altrettanto facile è stato il tiro con l'arco: avevamo tre frecce per poter far centro sul paglione...
Dopo aver pranzato e giocato, abbiamo visitato, tutti insieme la sala delle torture...davvero spaventose.
Questa visita ci è davvero piaciuta!

Botosso Chiara IA

Dreams: i nostri capolavori



Dopo tanto lavoro, finalmente abbiamo esposto i nostri lavori DREAMS, prima in delegazione comunale, ora in giro per le vetrine del nostro paese.
La sera della presentazione, il primo Aprile, il Sindaco Matteo Cappelletto ha dato un attestato di partecipazione a ciascuno di noi e agli altri partecipanti. Dopo la sua stretta di mano e la foto di rito abbiamo pescato un bigliettino da un sacchetto: lì c'era scritta la futura destinazione dell'opera (un bar o un negozio di La Salute o San Giorgio).
Ecco spiegato il mistero: quelli che state ammirando passeggiando per la città, quando andate a fare spese o a bere il caffè, sono i nostri SOGNI!
Kledi Catto IIIB

31 marzo: Giochi sportivi studenteschi d'Istituto





Tutti noi, alunni della scuola secondaria di primo grado, dell'Istituto Rita Levi Montalcini, giovedì 31 marzo siamo andati allo Stadio Comunale "Umberto Orlandini" a San Stino di Livenza per partecipare ai giochi sportivi studenteschi. Questa manifestazione ha luogo ogni anno all'inizio della primavera.
Ci siamo cimentati in diverse specialità:
-velocità
-salto in alto
-salto in lungo
-vortex
-lancio del peso
-corsa ad ostacoli
-staffetta
-resistenza.
Arrivati a San Stino, ci siamo cambiati e poi ci siamo seduti sugli spalti, aspettando che ci chiamassero con il megafono per scendere in pista: ognuno di noi doveva fare una o più gare, in base a quello che ci aveva assegnato la Prof.ssa Ballarin, in base ai nostri deisderi e abilità, una settimana prima.
Venivamo chiamati in base alle categorie: maschile-femminile, anno di nascita e specialità.
In ogni postazione di gara c'erano due o più persone (professori e volontari) che cronometravano, prendevano le misure e controllavano la validità della gara, anche alcuni studenti davano una mano ad esempio recuperando il vortex e il peso
Sugli spalti oltre che i ragazzi c'erano anche alcuni genitori che facevano il tifo, assieme ai quei ragazzi che non erano ancora in pista
C'era anche un piccolo rinfresco.
I giochi sono durati dalle 9 alle 14.
Anche se la giornata era un po' grigia, ci siamo divertiti molto ma alla fine eravamo sfiniti.
Quelli tra noi che hanno raggiunto i migliori risultati (I, II, III)  in ciascuna disciplina parteciperanno  alle gare provinciali, per poi eventualmente accedere alle regionali.
Forza "Rita Levi Montalcini"!
Le premiazioni dei giochi d'Istituito avranno luogo, nei diversi plessi (Fogazzaro di La Salute e Toniolo di San Stino) l'ultimo giorno di scuola, nella cornice della grande festa di fine anno.

Zago Alessia, Giacomo Giro IA