sabato 10 marzo 2018

9.03 Visita d'istruzione a Padova: I tappa CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI



Vicino alla Chiesa degli Eremitani si trova la famosissima Cappella degli Scrovegni, un capolavoro della pittura conosciuto in tutto il mondo.
Da fuori è semplice e senza nessun segno particolare ma, una volta entrati, tutto cambia: ci sono colori brillanti, storie che scorrono su tutte le pareti e sulla volta c'è un meraviglioso cielo stellato, di un azzurro così intenso e luminoso che quasi abbaglia gli occhi.


Il famoso pittore Giotto dipinse la cappella ispirandosi alle storie dei Vangeli e ci impiegò 2 anni. In mezzo a tutte queste figure e colori, nel Giudizio Universale, si vedono i diavoli che castigano i peccatori, creature mostruose, omini che sembrano volare, fiumi di fuoco che ricordano l'Inferno di Dante.


Si possono anche ammirare i buffi cammelli che accompagnano i re magi alla capanna di Gesù Bambino.
Però la cosa più sorprendente di questa scena è rappresentata sopra la capanna di Gesù Bambino: una palla di fuoco con una lunga coda brillante.
E' la bella cometa, che nessuno prima di Giotto aveva mai rappresentato come stella dei magi.
E' la cometa di Betlemme, quella che tanti mettono nel presepe. Davvero molto bella, anche se ormai sappiamo che è un'invenzione di Giotto, che mentre dipingeva la cappella rimase impressionato dal passaggio in cielo della famosa cometa di Halley, che si fa vedere solo ogni 70 anni. La volle subito dipingere, mettendola addirittura sopra Gesù. Questa invenzione piacque talmente tanto che dopo qualche anno tutti la copiarono, fino a che la rappresentazione della cometa di Natale divenne per sempre questa. Ma quel che guidò i re magi per 900 chilometri almeno, dalla Persia fino alla capanna di Betlemme, non fu una cometa ma un altro segno del cielo, che solo loro capirono nel modo giusto.



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