8/01/2018
Caro Diario,
a volte mi capita di
ripensare a quando ero più piccolo e provo un certo rimpianto per
quel periodo in cui tutto sembrava così semplice.
Quanto erano belli quei
momenti dell’infanzia: non avevi problemi, non serviva che
decidessi e non dovevi fare praticamente niente; avevi quella
sensazione di “siete tutti ai miei ordini" e “loro”, visto che
eri un bambino, ti accontentavano praticamente sempre. Peccato che
adesso quei giorni siano finiti. Adesso sono più grande, quindi ho
molte più responsabilità sulle spalle, più scelte da fare, più
ostacoli da superare.
Ripensare a quei giorni
in cui “non avevo niente” mi fa restare quasi senza fiato e con i
brividi addosso, sapendo che da piccolo pensavo a cosa sarei
diventato da grande. Riavere tutti quei bei momenti di gioia... come
la prima volta che sono andato a Gardaland… mamma mia, quanto mi
sono divertito su tutte quelle giostre. Ricordo quando sono andato al
cinema per la prima volta e sono rimasto strabiliato, perché non
avrei mai immaginato che esistesse un posto così, con un megatelevisore. WOW! Che emozioni… emozioni che non posso più
rivivere, perché ormai sono cambiato.
Ovviamente con momenti
belli ci sono stati anche momenti e sensazioni brutte, ad esempio la
prima volta che sono andato in ospedale perché stavo male, o anche
la prima volta che sono dovuto andare in un cimitero e ho visto tutte
quelle persone che pregavano Dio per riavere i loro cari scomparsi.
Questi sono stati momenti
orribili e “strani”, perché da piccolo stare male ti sconvolge,
è un'esperienza che non hai mai vissuto prima; al cimitero per
esempio, mi sembrava assurdo vedere gente che pregava per un persona
scomparsa, adesso invece, mi fa riflettere e capisco come le persone
possano amare tanto da piangere e disperarsi e implorare ancora
coloro che non sono più con noi.
Io, diario, devo essere
sincero con te, da piccolo non vedevo l’ora di crescere; adesso ne
ho il timore e vorrei tornare bambino e riprovare tutte quelle
sensazioni, belle e brutte, vorrei rivivere lo stupore di tutte le
prime volte, perché le prime volte non le scordi mai... purtroppo
non è più possibile tornare indietro!
Ecco diario, questo è
quello che sento quando ripenso alla felicità di essere piccolo.
Enrico Crosariol IIB
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