venerdì 2 marzo 2018

Diario di un bambino cresciuto




8/01/2018
Caro Diario,
a volte mi capita di ripensare a quando ero più piccolo e provo un certo rimpianto per quel periodo in cui tutto sembrava così semplice.
Quanto erano belli quei momenti dell’infanzia: non avevi problemi, non serviva che decidessi e non dovevi fare praticamente niente; avevi quella sensazione di “siete tutti ai miei ordini" e “loro”, visto che eri un bambino, ti accontentavano praticamente sempre. Peccato che adesso quei giorni siano finiti. Adesso sono più grande, quindi ho molte più responsabilità sulle spalle, più scelte da fare, più ostacoli da superare.
Ripensare a quei giorni in cui “non avevo niente” mi fa restare quasi senza fiato e con i brividi addosso, sapendo che da piccolo pensavo a cosa sarei diventato da grande. Riavere tutti quei bei momenti di gioia... come la prima volta che sono andato a Gardaland… mamma mia, quanto mi sono divertito su tutte quelle giostre. Ricordo quando sono andato al cinema per la prima volta e sono rimasto strabiliato, perché non avrei mai immaginato che esistesse un posto così, con un megatelevisore. WOW! Che emozioni… emozioni che non posso più rivivere, perché ormai sono cambiato.
Ovviamente con momenti belli ci sono stati anche momenti e sensazioni brutte, ad esempio la prima volta che sono andato in ospedale perché stavo male, o anche la prima volta che sono dovuto andare in un cimitero e ho visto tutte quelle persone che pregavano Dio per riavere i loro cari scomparsi.
Questi sono stati momenti orribili e “strani”, perché da piccolo stare male ti sconvolge, è un'esperienza che non hai mai vissuto prima; al cimitero per esempio, mi sembrava assurdo vedere gente che pregava per un persona scomparsa, adesso invece, mi fa riflettere e capisco come le persone possano amare tanto da piangere e disperarsi e implorare ancora coloro che non sono più con noi.
Io, diario, devo essere sincero con te, da piccolo non vedevo l’ora di crescere; adesso ne ho il timore e vorrei tornare bambino e riprovare tutte quelle sensazioni, belle e brutte, vorrei rivivere lo stupore di tutte le prime volte, perché le prime volte non le scordi mai... purtroppo non è più possibile tornare indietro!
Ecco diario, questo è quello che sento quando ripenso alla felicità di essere piccolo.

Enrico Crosariol IIB 

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