Il più evidente è il tema della scienza oltre i limiti: il giovane Viktor Frankenstein sembra infatti volersi sostituire a Dio nella sua funzione di Creatore, da qui il sottotitolo dell’opera “moderno Prometeo”.
Un altro tema è quello del doppio, visto che Victor Frankenstein e la creatura, alla fine, sembrano quasi essere l’uno il doppio dell’altro: se da una parte lo scienziato vuole creare la vita dalla morte, il mostro invece crea morte.
Molto forte nel romanzo Frankenstein è, anche, la tematica del pregiudizio di cui è vittima la creatura, per via del suo aspetto fisico inquietante.
Il mostro non “nasce” cattivo, lo diventa a causa della solitudine che è costretto a subire, che gli procura, inizialmente, tristezza e malinconia, per poi trasformarsi in una crescente rabbia alimentata dal domandarsi il perché di tutto ciò, cioè il senso dell'abbandono da parte di chi l’ha creato.
Analizzando i temi di Frankenstein, ci rendiamo subito conto che questo libro, data la grande attualità dei temi, è un classico, cioè, come direbbe Italo Calvino, un libro che non ha ancora finito di dire quel che ha da dire.
IIIBL
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