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sabato 18 aprile 2020

Le nostre favole al telefonino


Quest'anno ricorrono cent'anni dalla nascita di Gianni Rodari, famoso autore di Favole al telefono. Il protagonista di questo libro è il ragionier Bianchi, di Varese, rappresentante farmaceutico in giro per l'Italia, condannato ad un settimanale pendolarismo, interrotto soltanto la domenica. 
Ogni sera, alle nove in punto, raccontava una favola al telefono alla figlioletta che non riusciva, altrimenti, a dormire.

Noi per rendere omaggio a questo grande autore, abbiamo scritto delle "favole al telefonino", in stile sms, ispirandoci all'esperimento fatto da Fabian Negrin.


Una volta un gatto malandrino,
per sbaglio prese un topolino.
Questo gli disse son io della Disney, non tuo gattaccio!
Il gatto un po' confuso se lo mangiò.

Michele


Gino Contadino prendeva in giro
Gianni Piantazucche
che diceva che i suoi frutti passeggiavano.
Ma un giorno una zucca aggredì il primo:
lui con il fucile la finì.

Omar

Un bambino annoiato,
dal suo amico, venne invitato
a fare un giro nel bosco.
Lì trovarono un tipo losco.
Di loro non si sa più niente:
attenzione alla brutta gente!

Gianmaria S.
Joe sei pronto per il duello?
Joe ha paura: Simo vuole sfidarlo.
Alla stessa ora, al solito posto.
Joe è ancora più impaurito.
Scherzetto, devo finire i compiti!

Simone



Vengo a prenderti! dice l’orco.
Il bimbo continua a leggere,
l’orco va all'ultima pagina.
Come finisce?
L’orco fa entrare nel libro il bimbo e dormono.
Buonanotte!

Carolina



Che bocca grande hai! dice Cappuccetto Rosso.
Per mangiarti meglio urla il lupo.
Il lupo balza dal letto,
Cappuccetto Rosso scappa.
Arriva il cacciatore, gli spara.

Thomas



Pino torna a casa dal lavoro,
trova Babbo Natale svenuto,
cerca di rianimarlo
ma non ci riesce.
Usa l’elettricità,
Babbo Natale si sveglia e mangia Pino.

Roberto



C'era una volta un ragazzino che uccideva le formiche.
Queste gli dissero siamo anche noi esseri viventi.
Il ragazzo non fece più cose cattive:
non fu più crudele.

Alex


In sogno, Lucia e Mattia giocano nel bosco.
Improvvisamente incontrano un gigante buono
che chiede volete venire con me?
Inizia così la loro magnifica avventura.

Mattia


Bu! urlò il lupo.
Cappuccetto Rosso continuò a camminare.
Il lupo la fermò.
Non ti faccio paura?
No! Buongiorno lupo!

Davide

Ti ho portato qui x mangiarti!
L’uomo aprì le tende di un teatrino
Una scimmia disse: Ti ho portato qui x mangiarti!
L’uomo scappò e nn rivide mai più la scimmia.

Gianmaria P.



Ecco sono arrivato! disse il buio.
La bambina rimase immobile.
Il buio disse hai paura?
No, non mi spaventi.
Lo abbracciò e con un sorriso
si addormentarono.

Ginevra


Un bambino, nel giardino dei nonni,
incontrò una fragola.
Le disse: come si bella!
La fragola arrossì,
il bambino la mangiò.

Gaia



All'improvviso Giorno arrivò,
ma Notte non capì.
E’ ora che tu te ne vada,
la luce deve arrivare!
Di colpo fu giorno.

Emma B.


Auuu! Fa il lupo
Mario si gira
Non ti sei spaventato? Domanda il lupo
No, perché? risponde Mario
Perché i lupi fanno paura!
No se ho un’arma dice Mario
Mario spara.

Daniel


Un gatto era sul tetto.
Si appoggiò su una tegola
un uccellino nero con alcune piume blu.
Il gatto vedendo l’uccellino saltò sulla tegola
e l’uccellino volò via.

Emma D.



Un bambino di nome Piero
incontrò un enorme drago sputafuoco
stanotte vi brucerò disse.
Piero e gli altri abitanti della città
rinchiusero il mostro in una grotta.

Marco



Una farfalla cerca un fiore
non lo trova, si posa allora su un filo d’erba.
All'alba con rugiada si bagna, poi il sole le asciuga le ali.
Vola via: cerca un fiore.

Aurora S.



Cenerentola arrivò al castello.
Il principe se ne innamorò,
non badò le altre e
andò a ballare con lei.
Scoccò mezzanotte
e la bellissima ragazza, scappò via.

Greta


Arrivo dice l’orco.
Gianni cerca il flauto
Dove sei piccolo? Sussurra il mostro.
L’orco si avvicina,
Gianni suona il suo flauto
L’orco cade in un sonno eterno
ADDIO!

Valentina


Un bambino si è perso nel bosco,
in cui vive un fantasma.
Cosa ci fai qui? chiede il fantasma.
Il bimbo risponde mi sono perso
e corre via.
Puff il fantasma non c’è più!

Eleonora


Una bimba sta ballando.
Un vampiro fa un grande balzo.
La bimba prende un sasso,
glielo tira e poi scappa.
Il vampiro vola via
e la bambina è in allegria!

Irene


C’era una volta una lumaca
a cui non piaceva essere lenta:
non aveva pazienza.
Una sera imparò che
se non avesse avuto pazienza
non avrebbe assaporato il tramonto.

Tommaso



Si è svegliata! Urlò il cavaliere.
La Fenice avanzò.
Ora ci salverà
La fenice spiccò il volo, emettendo il suo verso.
Fu così che salvò il mondo.

Samuel


Ciao Margherita!
Ciao Davide!
Davide disse: Ti passo a prendere
per fare un giro in Vespa?
Margherita rispose: No grazie, 
sono allergica alle vespe!

Vittoria


Dammi il pallone gridò il bullo.
Il bimbo continuò a giocare.
Il bullo si avvicinò.
Ti prendo e ti picchio!
Prendi questo!
Gli tirò il pallone sul viso,
stordendolo.

Lorenzo


Quando il serpente uscì dalla tana mi accorsi di essere il suo pranzo.
Mi prese con la coda e quando stava per mangiarmi…
la sveglia suonò, con grande sollievo!

Christian M.


Nel cielo di notte può capitare
di vedere la luna e le amiche stelle.
Un giorno la luna si spense all'improvviso
e le stelle le diedero la forza per riaccendersi.

Nora

mercoledì 2 ottobre 2019

"Sulla Luna" di Gianni Rodari


Sulla Luna, per piacere,
non mandate un generale:
ne farebbe una caserma
con la tromba e il caporale.

Non mandateci un banchiere
sul satellite d’argento,
o lo mette in cassaforte
per mostrarlo a pagamento.

Non mandateci un ministro
col suo seguito di uscieri:
empirebbe di scartoffie
i lunatici crateri.

Ha da essere un poeta
sulla Luna ad allunare:
con la testa nella Luna
lui da un pezzo ci sa stare...

A sognar i più bei sogni
è da un pezzo abituato:
sa sperare l’impossibile
anche quando è disperato.

Or che i sogni e le speranze
si fan veri come fiori,
sulla Luna e sulla Terra
fate largo ai sognatori!

venerdì 23 marzo 2018

21.03.2018 Giornata Mondiale della Poesia: omaggio a Gianni Rodari




Il treno degli emigranti

Non è grossa, non è pesante
la valigia dell’emigrante…
C’è un po’ di terra del mio villaggio,
per non restar solo in viaggio…
Un vestito, un pane, un frutto
e questo è tutto.

Ma il cuore no, non l’ho portato:
nella valigia non c’è entrato.
Troppa pena aveva a partire,
oltre il mare non vuole venire.

Lui resta, fedele come un cane,
nella terra che non mi dà pane:
un piccolo campo, proprio lassù…
Ma il treno corre: non si vede più.


Girotondo in tutto il mondo

Filastrocca per tutti i bambini,
per gli italiani e per gli abissini,
per i russi e per gli inglesi,
gli americani ed i francesi;

per quelli neri come il carbone,
per quelli rossi come il mattone;
per quelli gialli che stanno in Cina
dove è sera se qui è mattina.

Per quelli che stanno in mezzo ai ghiacci
e dormono dentro un sacco di stracci;
per quelli che stanno nella foresta
dove le scimmie fan sempre festa.

Per quelli che stanno di qua o di là,
in campagna od in città,
per i bambini di tutto il mondo
che fanno un grande girotondo,
con le mani nelle mani,
sui paralleli e sui meridiani…


Il cielo è di tutti

Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi,
di ogni occhio è il cielo intero.

È mio, quando lo guardo.
È del vecchio e del bambino,
dei romantici e dei poeti,
del re e dello spazzino.

Il cielo è di tutti gli occhi,
e ogni occhio, se vuole,
si prende la Luna intera,
le stelle comete, il sole.

Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.

Spiegatemi voi dunque,
in prosa o in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la Terra è tutta a pezzetti.

IAL