Giuseppe Ungaretti, figlio di genitori toscani, nasce nel 1888 ad Alessandria d'Egitto, dove trascorre gli anni della giovinezza. Nel 1912 si reca a Parigi, dove entra in contatto con l'ambiente culturale internazionale e conosce, tra gli altri, il pittore cubista Picasso e il poeta futurista Marinetti. Nel 1914, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, decide di arruolarsi volontario e combatte come fante sul Carso. L'esperienza della guerra, a cui aveva aderito con tanto entusiasmo, lo segna profondamente, ispirandogli le più belle poesie delle sue raccolte. Ungaretti muore a Milano nel 1970.
Dopo aver combattuto sul Carso e aver visto spegnersi tante giovani vite, Ungaretti comprende che la guerra è molto diversa da come l'aveva immaginata: non gloria, eroismo, coraggio, ma violenza, patimenti d'ogni genere e paura.
E' proprio in questo periodo che maturano i temi della sua poesia:
- l'orrore per la guerra che fa a brandelli case, città e, soprattutto, l'animo umano;
-il sentimento di fratellanza che unisce tutti gli uomini, a prescindere dalla divisa che indossano;
- la fragilità degli uomini e la solidarietà che dovrebbe regnare tra loro, se solo non fossero accecati dagli odi e dalla violenza.
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