Mentre l'Iliade è il poema dell'eroismo guerriero, l'Odissea è il poema della favolosa avventura. Se l'Iliade infatti è tutta risonante di battaglie e di armi ed è pervasa da un'atmosfera di tensione, di odio, di ferocia, l'Odissea ci trasporta nel regno della fantasia, del meraviglioso, dove l'elemento magico assume un ruolo determinante.
L'Odissea narra l'avventuroso e difficile viaggio di ritorno in patria di Odisseo (Ulisse), dopo la distruzione di Troia.
Forte e coraggioso, abile guerriero, Ulisse è soprattutto uomo ingegnoso, calmo e riflessivo, tenace e astuto. E' l'eroe della saggezza è dell'intelligenza. Dominato da un profondo desiderio di conoscenza, egli vuole apprendere, ha sete di avventura e una forte attrazione per il mistero, l'ignoto.
Ulisse è, però, anche l'eroe umano per eccellenza: prova passioni e sentimenti comuni. Sempre presenti in lui sono la nostalgia per la patria e l'amore per la famiglia.
La guerra di Troia è finita ormai da dieci anni, ma Ulisse non è ancora tornato in patria. Nella sua reggia a Itaca i Proci spadroneggiano e insistono affinché Penelope, la moglie di Ulisse, scelga uno di loro come sposo.Telemaco, suo figlio, allora decide di partire alla ricerca del padre.
Si reca a Pilo da Nestore e a Sparta da Menelao, dal quale apprende che Ulisse è vivo, trattenuto nell'isola di Ogigia dalla ninfa Calipso...
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