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giovedì 27 febbraio 2025

L’entrata all’inferno

Una goccia di rugiada mi svegliò bruscamente. Sollevai le pesanti palpebre e mi alzai lentamente. Un vento gelido mi travolse portandosi dietro un cumulo di foglie umidicce. Quando fui completamente in piedi, mi guardai intorno confuso.

Buio.

L’oscurità che avvolgeva la fitta selva mi terrorizzava. Anche se ci fosse stata un po' di luce, l’ubriachezza del peccato mi accecava.

Infine mi feci coraggio e mi addentrai nel folto intreccio di rami, rovi e alberi secolari dall’aspetto inquietante.

Quando tutto ormai era perduto vidi all’orizzonte un raggio di luce.

Lo rincorsi con le poche energie rimaste finché davanti a me apparve una piana con uno spettacolo divino. La città santa appariva in tutta la sua magnificenza e il suo splendore con grandi cupole.

Un po’ più a destra della città sorgeva un colle con tre croci illuminate da una luce stupenda. Una brezza leggera mi accarezzò ma subito sentii un ringhio e deglutii. Mi voltai e vidi tre belve feroci: una lupa, una lonza e un leone.

Cominciai un’improvvisata fuga ma continuavo a sentire il fiato degli animali sul mio delicato corpo.

Qualcuno mi toccò la spalla.

Rabbrividii.

Mi girai di colpo e vidi Virgilio in carne ed ossa… più o meno. Era pallido come un fantasma e aveva un aspetto tranquillo.

“Dante” cominciò il poeta con fare calmo. “Sono qui per farti fare un viaggio spirituale per condurti alla verità”.

“Non ne sono degno, Dominus” risposi automaticamente.

La mia non era umiltà, bensì paura. Il mio timore mi aveva di nuovo evitato una possibilità di cambiamento. Mi sentii un codardo e allo stesso tempo uno stupido. Come se mi avesse letto nel pensiero, la mia guida mi rispose:

“Non temere, Dante. Questo viaggio è voluto da Dio!”.

La cosa mi tranquillizzò. Dopo un po' che camminavamo ci apparse davanti una porta colossale. Era fatta di roccia e granito e dietro di essa fiamme infernali divampavano impietose su gente ululante e crani carbonizzati. Sulla porta di marmo erano incise parole in caratteri cubitali.

“Le tue risposte le troverai lì dentro" mi disse in tono amorevole.

Respirai lentamente.

Strinsi la mano alla mia saggia guida.

Feci un passo ed entrai nella porta colossale.

Intanto alle nostre spalle un tornado bollente sollevò un cumulo di ossa carbonizzate. L'aria si fece cupa e le porte dell’inferno si richiusero.

Giovanni Buriola IIDS 

martedì 18 febbraio 2025

Diario: giorni di scuola


                                                                                                         

San Stino, 15 gennaio

Caro Diario, ⭐

     sono qui nell’aula di arte seduta sullo stesso sgabello traballante che ti dà la sensazione di essere seduto per terra.

Devo copiare il disegno che c’è alla lavagna, ovvero una bottiglia con accanto un cesto di frutta e una mela fuori dal cesto.

Dopo aver finito la mia ✨OPERA D’ARTE ✨ l’ho guardata soddisfatta (avrò rifatto la bottiglia circa 10 VOLTE perché il lato dx non mi veniva bene come l’altro) e iniziato a fare le ombre.

Quando la prof ha pronunciato le parole “ METTETE VIA”  ho fatto un respiro profondo e messo il libro sul banco, purtroppo.

Per fortuna vicino a me avevo le mie salvezze!!!

Infatti, a volte, mentre la prof spiega io guardo E. ridendo e A. fa disegni a matita sul mio libro e viceversa.

Se non ci fossero state loro probabilmente mi sarei addormentata sul libro. 🙂

Anche oggi siamo riuscite a superare le 2 ore di ARTE!

Ora devo andare se no non riesco a fare ricreazione, A DOPOOOO. ❤️


Rieccomi. Adesso mi trovo sulla mia sedia comodissima davanti alla scrivania pronta per andare in guerra, ovviamente sto scherzando, devo semplicemente studiare ING pk domani la Marchisella mi interroga….. 😐

Ho sempre sottovalutato questa materia dicendo “ MA TANTO E’  FACILE”  però stavolta voglio fare sul serio. 

A dir la verità non ho voglia di fare niente infatti la mia testa ha iniziato a pensare ad altro, ALLORA ho preso carta e penna e cominciato a scrivere quello che so (mia mamma dice che così ricordi meglio quello che studi).

Finito di scrivere, prendo il foglio in mano e LEGGO, RIPETO, LEGGO, RIPETO, LEGGO, RIPETO…..

Dopo qualche ora di “ LAVORO”  mi preparo lo zaino sperando che questo pomeriggio sia servito a qualcosa siccome è stato di una NOIA MORTALE.🙄

                                                                                 

 


                                                                        San Stino, 16 gennaio

Caro Diario,

      è appena finita l’ora di TEC (disegno) e tra pochissimo sarò interrogata in ING, ma devo ancora scegliere l’argomento sul quale mi deve ascoltare la PROF!!!

Io li ho studiati tutti, però salendo le scale ho scelto che volevo esporre “ A LOT OF, MUCH E MANY” .

In classe fa freddissimo e questo non mi aiuta a scacciare l’ansia che ho, ANZI  peggiora tutto!

Seduta sulla sedia scricchiolante con il cuore in gola e la bocca tremante aspetto che mi dica che sono interrogata.

Ad un tratto sento “ ##### interrogata”  quindi comincio a correggere gli es. assegnati per casa; poi mi alzo, vado davanti alla lavagna e dò uno sguardo a E.💙 e A.💛 che mi incoraggiano. :D 

All’inizio ho parlato solo io e dopo la prof mi ha fatto delle domande.

BEH, fortunate A. ed E. che se la spassano chiacchierando e passandosi bigliettini, poi P. in 1°  banco alla fine dell’interrogazione mi ha detto che avrei preso 4 o meno HAHAHAHAHA…..

Infine, la Marchisella, mi ha chiesto che voto avrei preso secondo me, io ho risposto 9 , ma lei ha detto che mi merito un 10!  😃 

Quando ha pronunciato QUEL NUMERO sono SALTATA DALLA SEDIA di gioia e ho continuato a vantarmi del MIO 10 fino a casa.

Sono stata strafeliceeeeeeeeeeeeee ❤️

( il pomeriggio di ieri è servito)

martedì 4 febbraio 2025

Paolo e Francesca

Questa è una storia che parla di un amore doloroso e tragico, tuttavia eterno.

In un pomeriggio del 1275 nelle mani di Francesca c’è un libro, un racconto che narra di un amore lontano, di passione e di destino. Le parole accendono nel cuore di entrambi un desiderio che non possono controllare. Il romanzo che i due stanno leggendo parla di un destino irrealizzabile fra Lancillotto e Ginevra, il più potente cavaliere di Re Artù e la regina che tiene il suo cuore tra le mani.

La lettura di quel libro diventa il loro incontro segreto, il momento in cui si realizza l’amore proibito. 

Mentre leggono, si guardano negli occhi e sentono crescere un sentimento che non possono ignorare.

All’improvviso, senza dirsi nulla, si baciano. 

In quel momento, il mondo intorno a loro sparisce e restano solo loro due, legati da una passione che cambierà tutto. Quel bacio è l’inizio della loro sofferente storia d’amore.

Loro sono completamente ignari delle conseguenze, che porteranno al loro comune destino.

Un giorno Gianciotto, il marito di Francesca, scopre della relazione tra lei e Paolo, suo fratello minore. Gianciotto era figlio di Malatesta da Verrucchio, era un uomo sgraziato, deforme e anche severo e violento.

L’ira lo acceca in un impeto di rabbia, corre verso di loro, pronto a vendicarsi. Non c’è tempo di scappare: in un attimo il marito afferra una spada e colpisce profondamente e ripetutamente i due innamorati.

Francesca urla, ma ormai è troppo tardi: l’unica cosa che riusciva a intravedere durante i suoi ultimi battiti sono i loro corpi ancora uniti nella larga pozzanghera di sangue che li circondava. Una lacrima le scese sulla guancia prima di chiudere definitivamente gli occhi.

Paolo e Francesca, adesso due anime perdute nell’inferno, camminano fianco a fianco nel secondo cerchio, quello dei lussuriosi, travolti dalla tempesta infernale.

Da oggi i due saranno condannati a vivere all’interno di una terribile e malvagia bufera, così come hanno preferito in vita la bufera della passione.

Insieme, Paolo e Francesca si stringono sofferenti e cercano conforto nell’amore che li ha legati in vita e che ora li tormenterà per l’eternità.

Margherita Zanette 2DS

martedì 7 gennaio 2025

Un po' di poesia per riprendere la scuola con simpatia…

Settimana infinita

Lunedì sono stanchino

Martedì mangio un panino

Mercoledì guardo fuori dalla finestra

Giovedì vado in palestra

Venerdì corro in giardino

Sabato sto con il mio fratellino

Domenica è finita, 

questa settimana mi è sembrata infinita. V.T.


Attività di una settimana

Lunedì vado in giardino

Martedì pianto un semino

Mercoledì mangio una patatina

Giovedì passo una bella mattina

Venerdì gioco con il mio cagnolino

Sabato faccio un girettino

Domenica infine incontro Gino. D.G.


Sette giorni 

Lunedì vado in Trentino

Martedì compro un cagnolino

Mercoledì vado di fretta

Giovedì bevo un tè e mangio una fetta

Venerdì vado al ristorante

Sabato mi bussa Dante

Domenica mi cade un dente. A.G.


Gioco e vado

Lunedì inizio la mattina con una merendina

Martedì gioco in giardino con una bambina

Mercoledì vado in bici dai miei amici

Giovedì gioco con la mia cagnolina molto birichina

Venerdì mattina compro una piantina

Sabato vado in piscina con la mia sorellina

Domenica mattina parto per la Cina. (…)


Sette giorni diversi

Lunedì faccio una passeggiatina con la mia cagnolina

Martedì leggo un libriccino molto carino

Mercoledì vado in bici dai miei amici

Giovedì faccio i compiti che sono molti

Venerdì vado in cucina e assaggio la piadina

Sabato mattina gioco con la mia sorellina

Domenica mattina mangio una tortina. C.G.


Tutte queste poesie sono state composte durante l'attività di potenziamento della Prof.ssa Lucia Tracanzan, tenutasi presso la Scuola secondaria di I grado "Giuseppe Toniolo" di San Stino di Livenza.

lunedì 18 novembre 2024

Poesie di Novembre

Ecco a voi il raccolto del mese di Novembre dell'attività di potenziamento della Prof.ssa Lucia Tracanzan, tenutasi presso la Scuola secondaria di I grado "Giuseppe Toniolo" di San Stino di Livenza.

Pace sincera

sogno di vita vera

di popoli insicuri. E.Z.


Nel mondo bello 

tra le cattive bombe 

c’erano urla. G.D.


Frutto della pace 

gioia del cuore 

dell’amore il fiore. N.Z.


Cade, cade 

sui tetti delle case 

la neve a Natale. A.D.F.


Cade la pioggia 

sotto un tetto 

nasconde la rosa. C.E.


Calda la vita 

freddo nel mondo 

porta solo la morte. F.C. 


Bello il fiore 

che porta amore 

di ogni colore. Z.M.


Solo nel mondo 

sopra l’amore 

il fiore della pace. M.E.


Sono passioni 

solo fiori colori 

nel mondo la pace. B.C.


La pace così

va e viene in un dì, 

ma non è qui. S. D.


Triste mi sento 

nella gabbia dentro 

un leone ruggente. C.G.


Uomo del mondo 

sulle strade cammini 

giusta la pace. B.C.


Bella la pace 

se tutti siamo felici 

nel mondo grande. P.T.


Cade la pioggia 

lieve la pace 

resta ignorata. F.M.


Bello il fiore 

di tanti colori 

pieni d’amore. C.N.S.


Bella la pace 

se non c’è mai la guerra 

sempre nel mondo. M.V.

giovedì 17 ottobre 2024

Poesie d'Ottobre

Ecco a voi il  raccolto del mese di Ottobre dell'attività di potenziamento della Prof.ssa Lucia Tracanzan, tenutasi presso la Scuola secondaria di I grado "Giuseppe Toniolo" di San Stino di Livenza.


Il vento soffia

tra uccelli lenti

con tranquillità. L.S.


La pioggia cade

su tutti i paesi

con le lampade spente. A.S.


La neve cade 

sugli alberi dolci 

felicemente. P.C.


Il vento soffia 

lungo le strade vuote

e ruba tutto. M.D.


La pioggia cade

sul mio viso

bagna la terra. R.M.


La neve scende

mentre il pupazzo 

la prende dai tetti. G.A.


Il vento canta 

la pioggia è molto rilassante 

la notte io dormo. (…)


Pioggia con sole

fredda la neve cade

pioggia con vento. A.P.


Neve candida 

neve leggerissima

scende dal cielo. G.P.


La neve cade

e i bambini ispirati

scrivono poesie. F.M.


Fredda la neve 

gli alberi ricopre 

durante l’inverno. T.V.


I fiori dormono

finché aspettano la pioggia

che li bagna. H.I.


La notte buia 

le stelle luccicanti

un freddo cielo. G.G.


La notte brilla quando 

i bambini dormono

e la luna canta. M.H.


La notte buia 

splende qualcosa laggiù 

sicuro sei tu. A.C.


La notte scura

nel cielo illuminato 

penso a te. N.L.


La notte chiara 

nel cielo brilla la luna 

sono felice. R.E.


La notte è buia 

e scura come un bambino

che ha paura. E.M.


L’erba verde 

sul terreno cresce piano 

in primavera. A.S.


La notte brilla 

quando i bambini dormono 

e la luna canta. M.L.

domenica 19 maggio 2024

"Raccolto" di poesie: maggio... la scuola è quasi finita!

L’obiettivo principale dell'attività di potenziamento della Prof.ssa Lucia Tracanzan è quello di sviluppare l’uso polisemico della lingua italiana applicato ai testi brevi di alcuni modelli di poesia. 

Gli alunni sono invitati a sperimentare la scrittura di poesie riferendosi ai seguenti modelli: haiku, filastrocche, epigrammi e limerick e a lavorare, dopo una breve riflessione, per la creazione di un componimento poetico.  

Le poesie vengono raccolte ogni mese in riferimento ad un tema preciso.

Ecco a voi "il raccolto" di maggio!


La scuola è finita 

Siamo a maggio

manca sempre meno alla fine di quest’anno,

sono solo 19 

i giorni che ci separano

dal giocare tutti i giorni.

Quest’anno ho imparato a 

stare accanto alle persone migliori

e tutti uniti sono i nostri cuori. P.E.


Pensiero finale

E anche la prima media è volata,

e, se devo dire la verità, con un po’ di difficoltà

l’ho fatta.

Ma tutto questo ha avuto una ricompensa finale

e per tutto questo mio impegno sono felice. B.R.


Clima sereno

La scuola è ormai finita

è stata una vera fatica.

Quest’anno poteva andare meglio

senza fare tanta confusione.

Il prossimo anno le gite le faremo

solo se ci sarà un clima sereno. S.A.


La scuola, dove tornare

Sono felice,

l’anno è passato veloce.

Mi piace disegnare

e a scuola voglio tornare. B.M.


Libri come pesi 

Sui banchi ho passato questi mesi

con i libri come pesi,

ma nuovi amici ho conosciuto. A.G.


L’anno è finito 

Di tutto il tempo che è passato

un ricordo dietro ho portato.

La scuola sta per finire 

e sono prontissima a partire.

Quando il libro aprivo

si sapeva che non mi divertivo,

quando il prof in aula entrava

nessuno più parlava. E.M.


Fine dell’anno!

Divertenti attimi ho passato,

nonostante le risate,

il tempo è volato

con le loro battute azzeccate. C.A.


Voti d’oro

L’anno è passato velocemente

e abbiamo riempito la nostra mente.

Le ore sono volate 

e le amicizie sono aumentate.

Studiare è come un lavoro,

ma è servito per ottenere voti d’oro.

Finalmente le vacanze sono giunte 

con dei premi in aggiunta! S.A.


Fine d’anno

Sono felice per quest’anno veloce.

Iniziò con lunedì e terminò con venerdì.

E il tempo è passato sui banchi di scuola;

con gli amici giocavamo e parlavamo,

con loro il tempo vola.

Febbraio, marzo e aprile,

tutti questi mesi 

sono iniziati e finiti.

Le vacanze sono qua 

e le aspetto con volontà. I.H.


L’ultimo mese

L’ultimo mese di scuola è arrivato

e mi sento molto fortunato.

La matematica non è il mio forte,

in italiano mi sento come un camaleonte.

Ho incontrato nuovi amici

sono simpatici e felici.

Devo essere onesto, 

per andare a scuola 

devo sempre alzarmi presto. E.A.


La fine 

L’estate sta arrivando

e io la sto aspettando.

La scuola sta finendo

e contento mi sento.

Ho fatto amicizie nuove

e me le ricordo quando piove. C.P.


Cambiato 

Il tempo è volato, 

io sono cambiato.

Molto tempo è passato

e molti amici ho incontrato. D.F.M.


La paura

Adesso che è finita 

l’avventura

ho dimenticato tutta

la paura. S.L.


L’anno che è trascorso

Dall’inizio fino adesso ho imparato 

a parlare in tedesco e inglese, 

a scrivere i temi meglio, 

sono migliorato nel salto in alto,

ma ora sono stanco, 

ma ora è tutto finito. G.G.


Arriva l’estate 

Tempo che è passato

tutto già mi son scordato.

Una nuova lingua ho imparato.

Da scuola me ne vado.

È quasi finita

questa brutta prigionia.

Spero che mi serva 

per la vita. S.N.


Maggio è arrivato 

La fine della scuola è ormai vicina

e ancora una volta

penso al tempo che è passato

sui numerosi banchi di scuola.

Amici ho trovato

e con loro il tempo è volato.

Le vacanze non le aspetto,

il desiderio di ricominciare mi stringe nel petto.

Settembre ritornerà,

tra tanto o poco, chi lo sa.

Però di certo ricorderò

il bellissimo anno che il giovane Giovanni affrontò. B.G.

lunedì 8 aprile 2024

Racconto: Ulisse e Polifemo

L’ alba ci svegliò con i suoi mille colori e una brezza leggera mi solleticò il naso. Respirai a pieni polmoni l'aria salata che già da diversi anni ci circondava. Ad un certo punto un grande appetito mi colse: era ora di colazione.

Mi diressi affamato verso la prua turchina dove incontrai Alexandros: 

“Capitano, siamo a corto con le provviste. O facciamo scalo o creperemo tutti”.

“Nobile Alexandros, come gli dei ci aiutarono per la conquista della ribelle rocca di Troia, così ci aiuteranno e ci sosterranno fino a Itaca”. 

Detto ciò mi congedai.

Troppi pensieri mi echeggiavano per la testa. Ad un certo punto un urlo mi fece trasalire: “Terra!!”.

Cinque minuti dopo eravamo già sulla misteriosa isola. Arrivammo in una caverna enorme e ci entrammo. All’interno era tutta scura e cupa tanto che avrebbe potuto spaventare anche un leone.

La caverna era piena di cibi: formaggi di capra e pecora … 

“Prendiamo un po’ di cose e andiamocene” disse qualcuno. ”Non se ne parla” dissi.

Il mio non era coraggio ma curiosità, un difetto che, insieme alla furbizia, era cresciuta insieme a me. 

Ad un certo punto un gigante, seguito da un gregge, entrò nella caverna e chiuse il passaggio con un pesante macigno. In quell’istante mi sentii un uccello in gabbia. 

Polifemo, sbattendo due pietre, fece cadere sulla paglia due scintille dorate che rischiararono la caverna.

Solo allora riuscimmo a mettere a fuoco il ciclope. Era enorme, vestiva pelli di pecora e aveva una lunga barba incolta. La cosa che lo rendeva particolarmente spaventoso era il suo enorme occhio centrale. Appena ci vide Polifemo allungò le mani, prese due marinai e li sgranocchiò davanti a noi. 

La mia curiosità mi aveva ingannato. 

Poi però mi venne un’idea: avrei offerto al ciclope un po’ di vino addormentandolo, gli avremmo detto che mi chiamavo Nessuno e poi gli avremmo infilzato un bastone nell’occhio. Tutto andò come previsto.

Una volta raggiunto il largo con la nave, riuscimmo a sentire l’ultimo urlo del ciclope: 

“Nessuno mi ha accecato”.

Giovanni Buriola IDS

venerdì 15 marzo 2024

18-20 marzo: "Cinema Days" per le classi Terze della Scuola Secondaria di I grado


Da lunedì 18 marzo a mercoledì 20 marzo le classi IIIB e IIID della Toniolo e le classi Terze della Fogazzaro parteciperanno al laboratorio Cinema Days  organizzato e promosso dall’assessorato alla cultura ed istruzione del Comune di San Stino di Livenza.

Le sedi delle lezioni saranno la Sala Consiliare del Municipio, nel capoluogo, per le classi della Toniolo e la Delegazione comunale di La Salute di Livenza per le classi della Fogazzaro, rispettivamente dalle 8 alla 10:30 e dalle 11.15 alle 13:45.

I relatori saranno Fabio Melelli, critico cinematografico, per la giornata di lunedì e Tommaso Avati, sceneggiatore, per le giornate di martedì e mercoledì. 

Il progetto terminerà con un concorso interno di scrittura creativa sul SOGGETTO cinematografico.

venerdì 8 marzo 2024

La natura ti sa parlare, sai; se la stai a sentire, te ne accorgerai

Il "Progetto Ambiente 2024 - La natura ti sa parlare, sai; se la stai a sentire, te ne accorgerai" è un'iniziativa educativa e ambientale promossa dal oroptimist Club San Donà di Piave- Portogruaro in collaborazione con i Clubs Lions di Portogruaro, San Stino di Livenza e San Donà di Piave e con AIART. 

Questo progetto mira a sensibilizzare i giovani del nostro territorio sulla storia del disastro del Vajont in occasione del suo 60° anniversario.

Attraverso tre incontri formativi guidati da esperti naturalisti e attori teatrali, oltre 530 partecipanti di vari Istituti scolastici del Veneto Orientale, hanno cominciato a conoscere la storia della diga del Vajont, dalla sua concezione al tragico evento del 1963. Successivamente, in classe, grazie al sapiente lavoro dei loro insegnanti, continueranno ad imparare tecniche di comunicazione efficaci in modo da condividere le proprie riflessioni sull'argomento.

Il primo dei tre incontri formativi ha preso avvio il 23 febbraio a San Donà di Piave, seguito il 1 marzo da quelli di Portogruaro e San Stino di Livenza.

A San Donà di Piave, presso il Centro Culturale Leonardo Da Vinci, hanno partecipato 183 alunni dell’IC Schiavinato, 60 alunni della Scuola Eclet Formazione e 41 alunni dell’Istituto Licei San Luigi; a Portogruaro, presso l’Oratorio Pio X, hanno partecipato 70 alunni dell’IC Pascoli e a San Stino di Livenza, presso il Teatro Pascutto, hanno partecipato 180 alunni dell'I.C. Rita Levi Montalcini.

Attraverso un laboratorio creativo, bambini e adolescenti assieme ai loro docenti, referenti del Progetto Ambiente 2024, arriveranno ad esprimere le proprie emozioni, pensieri e considerazioni sull'esperienza vissuta creando un poster. A fine maggio i loro manufatti verranno valorizzati da una commissione dedicata, premiati durante un evento pubblico e  successivamente verranno esposti attraverso una mostra digitale accessibile alla cittadinanza.

Il progetto ha ottenuto il patrocinio e il supporto dei Comuni di San Donà di Piave, Portogruaro e San Stino di Livenza, che hanno messo a disposizione spazi adeguati per le attività.

Il "Progetto Ambiente 2024" non è solo un'opportunità di apprendimento, ma anche un mezzo per rafforzare la consapevolezza ambientale e storica nei giovani, incoraggiandoli a diventare cittadini attivi e informati.

Gli interventi dell’attore Alex Campagner, con una messa in scena della realtà del bosco con piante ed animali attenti al loro ambiente naturale, e della professoressa Laura Fagioli, con una presentazione storica e scientifica del luogo e degli eventi, hanno permesso a studenti e docenti di vivere momenti di intensa emozione.

Un pensiero speciale lo dedichiamo ai docenti che hanno deciso di partecipare al progetto per il loro grande entusiasmo, impegno e dedizione. Un plauso va ai Dirigenti degli Istituti scolastici coinvolti

-il Dott. Andrea Carraro, le Dott.sse Paola De Tata, Maria Naressi, Melania Pavanetto e Gabriella Zago- e soprattutto ai giovani studenti che con curiosità, energia e volontà di apprendere rappresentano il cuore pulsante e la forza motrice di questo progetto.

Abbiamo cominciato un viaggio che ci porterà, insieme, a scoprire e a riflettere sul significato della storia del Vajont nel contesto attuale. Attraverso questo percorso formativo, sostenuti da impegno e passione, linfa vitale di questa iniziativa, ci auguriamo che gli studenti diventino custodi attenti e consapevoli del nostro ambiente e della nostra storia e insieme a loro sperare in un futuro migliore.

Prof.ssa Elisabetta Dall’Oro

Segretaria del Soroptimist Club di San Donà di Piave-Portogruaro

venerdì 26 gennaio 2024

Gli amici: il centro della vita


L'adolescenza (periodo che sto affrontando, dato che comprende i ragazzi di una fascia di età tra i 10 e i 20 anni) è un’ età di cambiamenti: cambiano il tuo aspetto, i tuoi gusti, i tuoi interessi e i rapporti con le persone. Per esempio, riguardo al rapporto con i genitori, succede molto più spesso che io litighi con loro (o che gli disobbedisca). Anche con mio fratello il rapporto è cambiato: adesso è un legame di amore e odio mentre prima ci volevamo semplicemente molto bene.

Anche i gusti si evolvono. Spesso per non essere esclusi, ma anche perché si diventa più grandi. Per esempio se una volta amavo giocare con le bambole adesso preferisco uscire con le amiche; ci sono però alcuni  interessi  che rimangono sempre uguali, per esempio mi piaceva molto la danza quando ero piccola e tuttora è così.

In questa età "avviene" un fenomeno detto "conformismo": si tende a essere uguali agli altri. Infatti a quasi tutte noi ragazze piacciono le stesse cose (musica, shopping, videogiochi …) e i ragazzi hanno quasi tutti lo stesso taglio di capelli.

Inizia a cambiare anche il carattere, perché, almeno io, preferisco essere autonoma piuttosto che dover dipendere dai miei genitori costantemente. Ognuno comunque conserva la propria personalità: c’è chi è più introverso, chi più spavaldo, chi più permaloso e così via.

Questo periodo è pieno di emozioni (sia negative che positive), di nuove scoperte, nuove amicizie e tantissime cavolate. Sei a metà tra un adulto e un bambino, quindi per certe cose sei “troppo piccolo" mentre per altre “troppo grande”. Gli amici iniziano a diventare il “centro” della vita: si preferisce stare con loro perché, rispetto agli adulti, da loro ti senti più compreso.

In questi dieci anni ti aspettano scelte molto importanti, che determinano il tuo futuro (come la scelta della scuola superiore).

Gli adulti descrivono questo come il periodo migliore della vita, perché si è spensierati e giovani; spero che anche per me siano gli anni migliori.  

Anonima1



QUANTI CAMBIAMENTI!

Se penso a come mi vestivo e come mi comportavo 3 anni fa non riesco a riconoscermi. Fino a 2 anni fa il mio modo di vestire era più pensato per sentirmi comoda: indossavo pantaloni della tuta scelti da me e felpe colorate che i miei parenti mi regalavano. Oggi invece cerco sempre pantaloni di colori freddi.

Ricordo che quando ero alle elementari per me era come commettere un reato dire una parolaccia, invece oggi, sentendole sempre pronunciare dalle persone che mi circondano, a volte me ne scappa una, se sono arrabbiata.

Quando devo cominciare un discorso dico spesso parole che nel contesto non servirebbero però sono abituata a dirle.

Quando ero piccola, a volte, prima di andare a scuola (dato che non era probabilmente un mio grande interesse), non mi lavavo il viso e mio padre me lo faceva notare perchè nel contorno della bocca ero sporca del latte bevuto a colazione, ma dato che ero quasi arrivata al cancello della scuola non potevo farci niente. Se succedesse ora una cosa del genere mi vergognerei così tanto che non potrei nemmeno farmi vedere dalle mie amiche più strette.

Non so proprio cosa mi era saltato in mente 2 anni fa quando mi ero tagliata i capelli a caschetto sembravo la copia “uscita male” di Justin Bieber. Come mi era venuta un’idea del genere!!!??? Oggi non mi farei mai i capelli così, preferisco che mi arrivino almeno alle spalle e che mi stiano dritti come a certe ragazze della mia scuola.

Anche i passatempi si evolvono. Come sport pratico pallavolo perchè con il passare del tempo ho capito che volevo fare uno sport dove si fa lavoro di squadra piuttosto che uno sport dove devo pensare solo a me stessa. Una volta non potevo ascoltare la musica che mi piaceva perché mio padre metteva nella cassa solo quella che piaceva a lui cioè quella degli anni ‘70. Ora avendo un mio telefono e delle mie cuffiette posso ascoltare ciò che voglio cioè i rapper come Shiva e Central Cee oppure generi musicali più incentrati sulla musica rock sempre attuale.

Una volta non mi piaceva guardare serie tv o film, mi interessava solo “Striscia la notizia” oppure i cartoni animati come i “Teen Titans” oppure “Lo Straordinario Mondo di Gumball”; invece adesso guardo ogni giorno delle serie horror americane oppure film che documentano le vite di rapper prima del loro successo, come ad esempio Eminem.

Dato che la mia adolescenza durerà ancora quasi 10 anni credo che cambierò ancora. Ma per adesso sono così , felice di aver modo di conoscermi meglio.

Anonima2


sabato 25 novembre 2023

25 novembre: EDUCARE ALLA NON VIOLENZA

Tutto il male avevamo di fronte

Tutto il bene avevamo nel cuore

A vent’anni la vita è oltre il ponte

Oltre il fuoco comincia l’amore.

Italo Calvino, Oltre il ponte


Ieri, in 2AS del plesso Toniolo, abbiamo celebrato 
la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne. 

L’iniziativa, suggerita nei giorni precedenti da alcune studentesse, si è articolata in una serie di momenti toccanti per l’intera classe.


Tre nostre compagne hanno condotto la presentazione partendo dai versi di Italo Calvino, catturando l’attenzione di tutti fornendo dati aggiornati e indicazioni su come poter rispettare e valorizzare la figura della Donna all’interno della nostra società. Ne è conseguito un rispettoso dibattito dove ognuno ha potuto esprimere il proprio punto di vista sull’argomento, avanzando diverse soluzioni al problema.

Sono stati mostrati alcuni disegni realizzati appositamente per l’occasione, ai quali farà seguito un cartellone che appenderemo alle pareti della classe.

Non sono mancati i consigli di lettura: abbiamo selezionato una lunga serie di titoli che aiutano a comprendere la natura del fenomeno da vari punti di vista (citiamo di seguito i titoli proposti).

- Daniela Musini, Le indomabili. 33 donne che hanno stupito il mondo, Piemme 2021

- Elisa Castiglioni, La ragazza con lo zaino verde, Il Castoro 2021

- Matteo Bussola, Il viola e il blu. La libertà di essere i colori che vuoi, Salani 2021

- Matteo Bussola, Il rosmarino non capisce l’inverno, Einaudi 2022

- Vichi De Marchi, Roberto Fulci, Ragazze con i numeri. Storie, passioni e sogni di 15 scienziate, Editoriale Scienza 2018

- Colleen Hoover, It Ends With Us. Siamo noi a dire basta, Sperling & Kupfer 2022

- Dacia Maraini, In nome di Ipazia. Riflessioni sul destino femminile, Solferino 2023

- Lia Celi, A pari merito. Più diritti per le ragazze, più libertà per tutti, Einaudi ragazzi 2021

Vi salutiamo invitandovi a visitare questo preziosissimo articolo tratto dal sito di Save the Children, dove ci vengono forniti consigli su come poter aiutare una persona vittima di violenza:

www.savethechildren.it/blog-notizie/come-possiamo-aiutare-una-vittima-di-violenza

Possiamo tutti fare la differenza!

La Classe IIAS