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lunedì 2 maggio 2022

I nostri frammenti di poesia per la Fiera dei Fiori di San Stino di Livenza

 


Le rose

sono

l'essenziale 

per il mondo

Melanie IBL


Il giardino dei gentili pensieri racconta fantasia

Angelica IBL


Quando ritornerai 

ti regalerò delle 

rose. E' un segreto

Sofia IBL


L'amore è la cosa più bella.

Masha IBL


Le farfalle volarono

via e dissero 

"Addio"

Rachele IAL


Meravigliosa 

rosa bella

vuota, semplice

cuore

Nicole IAL


Ognuno possiede un vocabolario gentile e amorevole

come un fiore.

Giacomo IIAL


In questo tempo ho dimenticato tutto quello che hai ripetuto

Alessia IAL


Fiori stravaganti c'erano.

Sembravano facce.

Greta IAL


Ti regalerò una rosa, se mi

farai del bene al cuore.

Valentina IIAL


Fiori grandi e stravaganti

parlavano

Sofia IBL


Nel giardino di Viperetta c'erano tulipani e

orchidee. I fiori le insegnarono parole belle!

Anna IAL


Un giorno

il villaggio

si addormenterà, con tutti

gli abitanti

in attesa di pace.

Luna IBL


Violetta blu guardati allo specchio e vedi che bel fiore sei!

Caterina IBL


E' invisibile il

tempo che 

hai perduto

Ginevra IAL


C'erano tulipani, fucsie, ranuncoli, orchidee

tutti quei fiori erano bellissimi.

Rachele IAL


Una cosa da non dimenticare mai è l'amicizia.

Caterina IBL


Le bimbe sono dei fiori.

Valentina IIAL

venerdì 8 aprile 2022

La Verità, Le Rose e Il Grano

 


Non morire per tacere,
perché la verità è l'essenziale
per rivedere le rose e il colore
del grano dimenticato da giorni.

Diego IAL

venerdì 21 gennaio 2022

Caviardage d'inverno

 

Il freddo mi congela
i pomeriggi sono bui
le ore passano veloci

Aurora IIIAL



Sulla neve avevo freddo
maglie mi avvolgevano
ma erano troppo sottili

Matteo IIIAL

mercoledì 1 dicembre 2021

lunedì 3 dicembre 2018

Livenza


A ti che te sa essar
profonda come un sienzio
tenebrosa come el caigo
calma come un pensier
limpida de verità.

A te che sai essere
 profonda come silenzio, 
tenebrosa come nebbia,
calma come pensiero,
limpida di verità.

IIAL

mercoledì 21 novembre 2018

Consiglio di lettura: "Drilla" di Andrew Clements


Nick Allen è un bambino davvero intelligente e anche molto furbo... lo sanno tutti.
Ed è per questo che nessuno si stupisce più di tanto, quando decide che la penna non si chiamerà più "penna" ma “drilla”.

Tutti quanti, a scuola, cominceranno ad utilizzare la nuova parola "drilla" al posto della consueta parola "penna".

L'insegnante di lettere di Nick, Mrs. Granger, che ha la passione e il gusto delle parole, non può incoraggiare questo piccolo colpo di stato. Deve imporre la sua autorità.

Come andrà a finire questo "braccio di ferro" tra Nick e Mrs. Granger?

Scopritelo, leggendo questo divertentissimo libro!

IIAL

lunedì 23 aprile 2018

Qualcosa (di Chiara Gamberale) per la Giornata Mondiale del libro


In  un regno, da un re e una regina nacque una bambina: Qualcosa di Troppo.
Un giorno, quando Qualcosa di Troppo, aveva tredici anni, la madre morì.
La ragazzina scappò in collina per sfogare, urlando, tutta la sua disperazione. Lì conobbe il Cavalier Niente che rimproverò Qualcosa di Troppo perché le sue urla lo distraevano dal suo non fare niente. La principessa si offese: il suo dolore non veniva rispettato, lei aveva un buco nel cuore.
Il Cavalier Niente le suggerì di non far nulla per guarire,  ma Qualcosa di Troppo non seguì il suo consiglio e fece tanto, troppo per non pensare e per non sentire, fino a quando.... (continua a legger il libro!)

Carolina Ronchiato, IAL

fumetto del romanzo realizzato dalla classe IAL

sabato 13 gennaio 2018

Diario di una lezione straordinaria!


27/11/2017

Caro diario,
oggi mi è capitata una cosa che non mi era mai successa; ora te la racconto. Era l’ora di Lallo, stava spiegando un esercizio che avevo già capito.
Mi riposavo dunque, guardando la lavagna e… mi sono ipnotizzato. Mi succede spesso, però questa volta è stato diverso.
La lavagna è diventata enorme, erano spariti tutti, la mia immaginazione mi stava giocando un brutto scherzo. Un gessetto si è alzato, fluttuando nell'aria e scriveva numeri e formule, disegnava forme geometriche e risolveva problemi. Una volta riempita la lavagna, le formule hanno preso vita e volavano davanti a me: E= mC² , v=s/t, a=variazione velocità/intervallo di tempo…
Poi anche le figure geometriche: quadrato, rombo, rettangolo, trapezio, parallelogramma hanno cominciato a muoversi; ruotavano e danzavano seguendo una melodia impercettibile.
La lavagna si è poi svuotata e pian piano tutto è tornato normale… anche i miei compagni, ma le loro facce erano quelle dei più grandi matematici. Volevo tornare alla normalità e ho tentato di scuotermi, ma le cose sono peggiorate.
I numeri e le figure sono scomparse e hanno lasciato il posto alle parole, non parole qualsiasi però, ma versi della Divina Commedia, brani tratti da romanzi e tutto ciò che c’è da sapere sull’analisi logica. Stavo impazzendo? Di nuovo la lavagna è tornata normale, ma le facce dei miei compagni erano i volti dei più famosi scrittori. Era troppo, non potevo sopportare di più: odio letteratura e grammatica!!
Ma quel mondo ancora mi teneva: ero in Germania nel 1521, vicino a Martin Lutero. Buon modo per ripassare…!!
Tutto procedeva velocemente, non capivo: sapevo che ero in un sogno, però non riuscivo a svegliarmi… “Driiiinn”. Finalmente, eccomi di nuovo nella realtà!
I miei compagni mi sono apparsi uguali a loro stessi, ignari di quello che erano stati solo pochi minuti prima.
Ora ho un terribile mal di testa, inoltre non ho capito niente della spiegazione del nuovo argomento di matematica…
Pazienza, mi rifarò!!
Ti lascio, non ho più niente da dirti.
Ciao!

Mattia Gabatel IID  

mercoledì 3 gennaio 2018

Haiku della Nostra Terra


foto di Rachele Bianchi

Cielo grigio
nuvole nere e rossastre:
un tramonto.
Christian Rossetto IIBL


foto di Emma Calcinotto


Alberi
strada infinita:
cielo azzurro.
Nicolò Freguia IIBL

foto di Rachele Bianchi


Nuvole
strada:
tramonto triste.
Jona Buoso IIBL
foto di Emma Calcinotto


Tutto nero:
la morte arriva
solo la notte.
Nicolò Bonafini IIBL


Per approfondire Poesie. Haiku e scritti poetici. di Matsuo Bashô


martedì 21 novembre 2017

Cara Notte tu sei...


Paurosa come un incubo
silenziosa come il mare
imprevedibile come la morte

Brillante come un'idea
infinita come un sogno
bella come l'amore

Spettacolare come una stella
leggera come il vento


Carolina Brichese IIBL

venerdì 27 ottobre 2017

The Rainbow Flag



The Rainbow Flag is the International Peace Flag (first used in Italy at the Peace March, from Perugia to Assisi, in 1961).
It has seven colours (violet, indigo, blue, green, yellow, orange and red) with, in the center, the Italian word "PACE" which means "peace".

The rainbow is the symbol of the peace between the earth and the sky, after the great flood, so by extension, among all men.

mercoledì 4 ottobre 2017

4 October: Dialogue, Understanding and Coexistence Day


The Coexist image (often styled as "CoeXisT" or "COEXIST") is an image created by the Polish, Warsaw-based graphic designer Piotr Młodożeniec  in 2000 as an entry in an international art competition sponsored by the Museum on the Seam for Dialogue, Understanding and Coexistence (Jerusalem). 

The image consists of the word COEXIST in all capital letters, with the C replaced by an oversized Muslim Crescent, the X replaced by an oversized Star of David, and the T replaced by an oversized Latin Cross.

The image was one of dozens of works displayed as large outdoor posters in Jerusalem in 2001.
Variations of this artwork have been used as bumper stickers and elements in rock concerts.

lunedì 3 ottobre 2016

Parole: CARDINE e STRADA

Quest'anno il nostro blog si arricchisce di una nuova e importante sezione, dedicata all'ampliamento del lessico e l'acquisizione dei modi di dire: PAROLE.
Abbiamo deciso di iniziare con una parola ricca di significati...


Càrdine  s. m. [lat.  cardo  -dĭnis]
1.  Una delle due parti di cui si compongono le cerniere degli infissi, quella che porta il perno su cui si infila l’occhio della bandella (i cardini sono di norma fissati al telaio dell’infisso e le bandelle alle imposte). Nell'antichità classica (e anche in seguito, talora, per grandi portali), i cardini erano costituiti da due cunei di metallo piantati l’uno su un margine della soglia e l’altro nella faccia inferiore dell’architrave, in linea retta col primo così da costituire insieme l’asse di rotazione dell’anta.  
2.  Base, sostegno, fondamento:  i c.  di una dottrina;  i c.  della morale;  fissare,  piantare i c.  della convivenza civile;  demolire i c.  di un’accusa; in funzione appositiva:  argomento c., principale, basilare.  
3.  ant. Punto cardinale.  
4.  Nell’antica  Roma, la linea in direzione nord-sud tracciata dall’augure nella delimitazione del  templumceleste; da tale rito derivano le norme seguite dai Romani nel definire l’orientamento della città e degli accampamenti militari, secondo le quali il reticolato della città o accampamento era formato dall’incrociarsi di cardini e decumani.  
5.  In zoologia:  a.  L’apparato di articolazione delle due valve della conchiglia, nei molluschi bivalvi e nei branchiopodi.  b.  L’articolo basale delle mascelle degli insetti.



Modi di dire con la parola STRADA


a metà strada: a metà di un lavoro, di un'iniziativa e simili. Anche in posizione intermedia, con caratteri intermedi, detto di due cose apparentemente simili ma sostanzialmente diverse, come un film “a metà strada fra il comico e il tragico”.

andare per la propria strada: mirare al proprio scopo senza preoccuparsi di quello che dicono o fanno gli altri. Usato anche in forma esortativa in locuzioni come “Va' per la tua strada”, nel senso di lasciare in pace qualcuno, di non interferire in questioni che riguardano altri.

aprire la strada: riferito a una persona, facilitarla in un'azione, e in particolare nella carriera.
• Altro sign. fig.: riferito a una cosa, favorirne la realizzazione con un lavoro preliminare, creare le premesse per il suo successo. Usato in particolare con riferimento a una scoperta, un filone artistico, un campo di ricerca e simili.

essere in mezzo a una strada: essere molto poveri, versare in misere condizioni economiche, mancare dei mezzi per sopravvivere, non avere nemmeno un tetto sotto cui ripararsi.


essere sulla buona strada: agire nel modo giusto, avvicinarsi allo scopo voluto, alla verità e così via, come percorrendo la strada giusta per arrivare in un dato luogo.

essere sulla cattiva strada: avere un comportamento discutibile, dimostrare propensione a comportamenti immorali o disonesti.
Var.: prendere una cattiva strada; prendere una brutta strada

fare strada
• Accompagnare qualcuno, guidarlo precedendolo nella direzione o nel luogo in cui desidera andare, per insegnargli così il cammino o per semplice atto di cortesia. In senso figurato, fare in modo che non incontri ostacoli e difficoltà.
• Altro sign.: Progredire, diventare più importante. Vale per la carriera, il successo, la vita in generale.
Var.: fare strada nella vita; farsi strada


farsi strada
• Aprirsi un passaggio, un varco, tanto in mezzo a una folla di persone come fra una serie di ostacoli. In senso figurato, ottenere successo, fare carriera, crearsi una posizione più o meno importante o prestigiosa, in genere partendo da più modeste condizioni.
Var.: fare strada

fermarsi a metà strada: non portare a termine un'azione, un'impresa e simili, anche non concludere una frase, un discorso o altro.

essere fuori strada: essere in errore; essere nella condizione di chi sbaglia e insiste nell'errore senza rendersene conto, come chi continuasse a camminare senza capire di aver sbagliato strada o direzione.
Var.: essere fuori strada; mettere fuori strada; portare fuori strada

incontrarsi a metà strada: arrivare a un compromesso, riferito per lo più a una trattativa d'affari in cui ognuna delle due parti cerca di avvicinarsi alle pretese dell'altra.
Var.: compromesso


lasciare la strada vecchia per la nuova
• Lasciare qualcosa di sicuro per qualcosa d'incerto, d'ignoto. Anche rischiare nella speranza di ottenere qualcosa di meglio.
Deriva dal proverbio “chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non quel che trova”, che aggiunge un significato pessimista alla scelta.

mettere in mezzo alla strada: privare qualcuno dei suoi mezzi di sostentamento. Anche nel senso di cacciare una persona perché economicamente improduttiva, come in passato succedeva spesso ai vecchi, oppure licenziarla improvvisamente, senza preavviso. Oggi si dice anche di chi viene sfrattato di casa, senza che abbia avuto la possibilità di trovarne un'altra.
Var.: buttare in mezzo a una strada; gettare in mezzo a una strada; lasciare in mezzo a una strada

mettere sulla buona strada: aiutare qualcuno a trovare la soluzione a un problema, come indicandogli la strada giusta per arrivare alla sua meta.
Var.: mettere sulla strada


mettersi la strada fra le gambe: avviarsi procedendo di buon passo, in genere sapendo di affrontare un lungo cammino.

non esserci strada: riferito a un problema o simili, non avere soluzione.

non trovare la strada di casa: sentirsi dubbiosi, incerti, non capire più niente; trovarsi in una situazione confusa di cui non si intravede la soluzione.

riportare sulla buona strada: aiutare qualcuno ad avvicinarsi alla verità o alla soluzione di un problema. Anche ricondurre una persona a un comportamento onesto o moralmente corretto, aiutarla a redimersi.
Var.: mettere sulla buona strada; rimettere sulla buona strada

spianare la strada: facilitare il successo di una persona, di un'idea e simili, eliminando tutti gli ostacoli che potrebbero incontrare.
Var.: appianare la strada

tagliare la strada
• Intercettare bruscamente la traiettoria di un altro, porglisi davanti all'improvviso obbligandolo così a fermarsi. In senso figurato, disturbare le azioni o i progetti di qualcuno, ostacolarlo, impedirgli di agire, bloccarlo in qualche modo, come tagliandogli la strada materialmente.