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giovedì 24 aprile 2025

Via della Libertà - la sponda sinistra della Livenza

Il nostro amico dell'Associazione La Macchia Verde, Claudio ci ha raccontato, con amore, luoghi testimoni di Storia e di lavori ormai scomparsi.



Nel percorso abbiamo potuto scoprire aziende agricole dismesse, case mezzadrili ormai abbandonate e fatiscenti, testimonianze di attività artigianali e commerciali scomparse. Non da ultimo abbiamo ascoltato storie di vita comune di un passato non così tanto lontano ed episodi legati all'ultima guerra e alla Resistenza, quella dei partigiani e quella civile.


Questo è stato il nostro modo di celebrare il 25 Aprile, attraversando a piedi la nostra terra da 80 anni liberata.



Un grazie di cuore a Claudio, all'Associazione Peter Pan e a Renzo che ci ha calorosamente accolto nella sua casa delle feste a San Piero.

W la Libertà!

Sempre.

lunedì 3 giugno 2019

6 giugno: festa di fine anno alla Fogazzaro



INIZIO ORE 10.00
10.00 – 10.30 PRESENTAZIONE dei PROGETTI della Scuola Fogazzaro
10.30 – 11.00 PRESENTAZIONE del PROGETTO Continuità tra i diversi ordini di scuola di La Salute
11.00.- 11.30 SAGGIO DI CHITARRA delle classi della Fogazzaro

11. 30-11.45 PAUSA

11.45 -12.30 FOGAZZARO’S GOT TALENT
12.30 – 13.00 CORO ROCK
13.00 – 13.30 PREMIAZIONE DEI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI D’ISTITUTO E DEI GIOCHI MATEMATICI
13.30 – 14.00 LOTTERIA E BRINDISI FINALE
e buone vacanze a tutti!


lunedì 17 dicembre 2018

SpuntidiStoria a San Stino di Livenza


Entrambe le Scuole Secondarie di I grado del nostro Istituto hanno partecipato all'esposizione.
Il lavoro di ricerca storica è stato davvero significativo.
La mostra merita di essere visitata, vi aspettiamo numerosi!

martedì 27 novembre 2018

27 Novembre: incontro con Luigi Perissinotto, autore di "San Stino nella Grande Guerra 1915-1918"


Oggi siamo andati in delegazione per assistere alla presentazione del libro "San Stino nella Grande Guerra 1915-1918", scritto dal maestro e storico Luigi Perissinotto.
Il libro parla del nostro paese, durante la Prima Guerra Mondiale, detta anche Grande Guerra o IV Guerra d'Indipendenza, in quanto le prime due guerre d'Indipendenza erano servite a liberare e ad unificare l'Italia, la terza a "guadagnare" il Veneto, questa, la quarta dunque, a  liberare i territori irredenti di Trento e Trieste.
Come ci ha raccontato il maestro Perissinotto, questa fu una guerra di trincea, di posizione di logoramento.
Dopo dodici battaglie sull'Isonzo, con la disfatta di Caporetto, le nostre zone sono diventate teatro di guerra. 
Nel novembre del 1917 gli austroungarici arrivarono nel nostro paese; mentre si dirigevano verso il Piave i soldati italiani facevano saltare i ponti, per rendere più lenta l'avanzata nei nemici, cercando inoltre di far crollare i campanili per impedire agli austriaci di usarli come vedetta.
Il maestro Perissinotto ci ha raccontato, anche, che in quel periodo il Municipio di San Stino era diventato un ospedale austroungarico.
L'autore ha poi ricordato Tarcisio Martina e Giorgio Romiati, nostri compaesani che hanno rischiato la vita, per fare le spie tra gli austriaci, inviando poi messaggi all'esercito italiano per prepararlo alle mosse del nemico.
Tante delle informazioni e delle fotografie del libro, il maestro le ha trovato presso gli archivi, come ad esempio quello di Vienna.
Per noi è stato un vero piacere ascoltare Luigi Perissinotto, lo abbiamo seguito in silenzio e con molta attenzione.
Grazie!

Irene Dal Tin IIAL

venerdì 16 novembre 2018

Vedute... di La Salute


Sotto un cielo azzurro,
tra secchi pali, 
un fiume profondo.

Sharon Gusso 


Vento forte,
nuvole scure:
 il temporale

Tommaso Bortoluzzo 


Cipressi alti,
sassi bianchi,
 una chiesa.

Silvia Fantinello 


Erba verde,
cielo limpido,
un uomo cammina.

Gioia Abigail Zia 


Un grande campo di pannocchie,
piccoli alberi con il loro padre.

Gianmaria Presottin 


Acqua immobile,
 fruscio rilassante:
l'ansa.

Karen Simondo


Un albero spoglio e solitario,
il cielo grigio,
una strada che divide.

Giosuè Carbonera


Case colorate,
cielo allegro,
tanto spazio:
divertimento.

Valentina Gaetani


Sulla strada stretta,
verso alti alberi,
corrono le bici.

Manuel Roman


La scuola, nascosta,
vicino al ponte bianco
sul nostro fiume Livenza.

Lorenzo Molin


mercoledì 6 giugno 2018

8 Giugno 2018: festa di fine scuola alla Fogazzaro

Ecco il programma della festa di chiusura dell'anno scolastico 2017-2018... buon divertimento a tutti!


8.30-9.30 LAND ART: visita al LABIRINTO SULLA GOLENA della Livenza

9.30 – 10.30 CONTINUITA’: esposizione delle opere nate dalla collaborazione tra la scuola d’infanzia, la primaria e la secondaria di I°di La Salute di Livenza

10.30 – 11.00 SAGGIO DI CHITARRA delle classi della Fogazzaro

11.00 – 11.15 PAUSA

11.15 – 12.00 FOGAZZARO’S GOT TALENT

12.00 – 13.00 PREMIAZIONE DEI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI D'ISTITUTO

13.00 – 13.30 CORO ROCK

13.30 – 14.00 BRINDISI FINALE (analcolico😊)

BUONE VACANZE A TUTTI! CI RIVEDIAMO A SETTEMBRE!

lunedì 21 maggio 2018

Operazione "Land Art": il labirinto sulla golena del fiume Livenza


Lunedì 21 maggio, noi ragazzi della I della Fogazzaro, siamo andati, con il professor Conte e la professoressa Donadon, sulla golena del fiume Livenza. Lì ci aspettava Pasquale, il pittore con cui abbiamo realizzato, nel primo quadrimestre, un libro illustrato sul mito del Minotauro.
Insieme a lui e ai volontari della Macchia Verde, Steve e Riccardo, abbiamo incominciato a perfezionare il labirinto realizzato attraverso il taglio dell'erba alta.


Lo abbiamo provato subito!
Usciti dal labirinto Pasquale ci ha fatto utilizzare il mortaio per "schiacciare" la terra della Livenza, che poi abbiamo passato al setaccio.



Con questa terra abbiamo fatto il colore, impastandola con acqua e colla da carta da parati. Aggiungendo terra di Siena e terra del Carso, oltre al grigio-Livenza, abbiamo ottenuto un colore ocra e un rossiccio.
Ci è molto piaciuto: non avevamo mai fatto dei colori utilizzando materiali che si trovano in natura!

Poi abbiamo dipinto dei pali di legno con questi colori, e poco prima  che il colore si asciugasse con dei bastoncini abbiamo fatto delle incisione, ispirate al mito del Minotauro.
Questi pali saranno la porta d'ingresso del labirinto (che misura 400 metri quadrati).

Finito il lavoro abbiamo fatto una bella scorpacciata con le more di un gelso che sta lì vicino al labirinto... erano buonissime!

Valentina Gaetani IAL

mercoledì 3 gennaio 2018

Haiku della Nostra Terra


foto di Rachele Bianchi

Cielo grigio
nuvole nere e rossastre:
un tramonto.
Christian Rossetto IIBL


foto di Emma Calcinotto


Alberi
strada infinita:
cielo azzurro.
Nicolò Freguia IIBL

foto di Rachele Bianchi


Nuvole
strada:
tramonto triste.
Jona Buoso IIBL
foto di Emma Calcinotto


Tutto nero:
la morte arriva
solo la notte.
Nicolò Bonafini IIBL


Per approfondire Poesie. Haiku e scritti poetici. di Matsuo Bashô


mercoledì 27 aprile 2016

Ciceroni del territorio a Caorle


Venerdì 29 Aprile siamo andati in visita d'istruzione a Caorle: non avevamo la guida, ognuno di noi si era preparato a fare il cicerone.
Appena arrivati, fuori dalla chiesa della Madonna di Pompei, Giulia e altre compagne hanno brevemente raccontato le antiche origini di Caorle.
Poi ci siamo diretti in piazza Vescovado e siamo entrati al Duomo, dove altri compagni hanno spiegato le diverse opere.
Appena usciti, siamo stati divisi in 5 gruppi ed è iniziata una particolare caccia al tesoro: dovevamo risolvere degli enigmi e fotografare la risposta, ad esempio l'enigma "una cartolina da Santiago" aveva come risposta una statua di San Rocco con sombrero e "cappa santa", incastonata su un muro della piazza.
Finito questo gioco, abbiamo fatto merenda e abbiamo proseguito la visita con la spiegazione al cimitero fronte mare e alla chiesetta della Madonna dell'Angelo, dove abbiamo visto "il pozzetto". La storia del miracolo è davvero bella. Nell'VIII secolo dei pescatori videro al largo qualcosa che luccicava, quando si sono avvicinati hanno trovato un pezzo di marmo che galleggiava con sopra una statua della Madonna con Gesù Bambino.
L'hanno portata sulla spiaggia, ma non riuscivano a portarla in chiesa, perchè era troppo pesante per loro. Arrivarono dei bambini la sollevarono e la portarono in chiesa: questo perchè i bambini erano puri, senza peccato.
Usciti dalla chiesetta abbiamo fiancheggiato la scogliera viva, dove, come i grandi poeti ospiti di Flussi di Versi, abbiamo composto un haiku, seduti sullo scoglio a forma di trono. Attraversando il centro dovevamo chiedere alle persone per strada delle informazioni: ogni quanti anni c'è la processione votiva, quando si festeggia San Rocco...e fotografare il maggior numero possibile di Leoni di San Marco. Arrivati al parco dei marinai ci sono state le premiazioni: i premi per le prime tre squadre sono stati dolciumi vari.
Poi siamo rientrati a La Salute: è stata proprio una bella mattina!
Lorenzo Salgarella, Giacomo Giroi, Slepoi Alessandroenrico Tobia, Daniele Zanutto IA

Passeggiando lungo la Livenza



Il 26 Aprile siamo andati a fare una passeggiata didattica lungo l'argine destro della Livenza, con la Professoressa Cesco e il Professor Ferrazzo. Siamo stati divisi in gruppi e ci siamo incamminati verso Ca' Cottoni, facendo delle foto a delle cose che dovevamo depennare da una lista che ci era stata fornita.
Arrivati a Ca' Cottoni ci siamo fermati e il Prof Ferrazzo ci ha spiegato come fare un modellino di un casone con il cartoncino, che poi abbiamo costruito. Poi siamo andati sull'argine sinistro per un piccolo rinfesco della Macchia Verde.
E' stato davvero istruttivo, abbiamo imparato parecchie cose sul nostro fiume!
Marsonetto Chiara, Celeghin Alessandro, Lazzarin Sabrina IA

martedì 15 marzo 2016

Der Fluss Livenza



Martedì 16 Febbraio, durante l'ora di tedesco, noi, alunni della IA, abbiamo realizzato un quadro tattile, ora appeso in classe, che rappresenta il nostro fiume: la Livenza.
Abbiamo preso del materiale di riciclo (carta colorata, iuta, nylon e salviette) e l'abbiamo attaccato modellandolo con la colla vinilica, su una base di cartone.
Abbiamo attaccato anche delle etichette su cui abbiamo scritto i nomi dei diversi elementi, della flora e della fauna, del paesaggio, in tedesco e in italiano, come fosse un dizionario visuale.
Questo lavoro è parte di un lavoro che coinvolge diverse materie (scienze, italiano, lingue) che ha per soggetto la Livenza.
E' stato molto divertente fare questo laboratorio con la Prof.ssa Tracanzan e tutti gli allievi hanno collaborato.

Marsonetto Chiara, Alessandroenrico Tobia, Ruggiero Matteo, Zlotea Nicoleta, Paula Linga (IA)

martedì 16 febbraio 2016

ACROSTICO dedicato al nostro FIUME


Lento
Inevitabile
Vaga il fiume
E nella
Notte fredda
Zigzaga
Al buio.

Paula Linga IA

Romano Pascutto: 'st'acqua


'ST'ACQUA
Gera squasi scuro e sora 'st'acqua
passava i barconi carghi de strame
che i omeni tirava gobi da la riva
come se i se tirasse drio la bara.
Cossa resta de tanta fadiga granda,
tante lagreme e besteme fracade zò
par companasego co poenta amara?
Un fià de luna zala apena speciada
e po', varda, po' gnanca pi' quela
parchè, rufiana, sparisse anca ela.
Romano Pascutto (da l'acqua, la piera, la tera)


QUEST'ACQUA
Era quasi buio e sopra quest'acqua passavano i barconi carichi di strame che gli uomini tiravano gobbi dalla riva come se si trascinassero dietro la bara. Che cosa resta di tanta fatica, tante lacrime e bestemmie ingoiate per companatico con la polenta amara? Un po' di luna gialla appena specchiata e poi, guarda, poi nemmeno quella perchè, ruffiana, sparisce anche lei.



Questa poesia ci ha tanto colpito, perché parla del fiume che scorre vicino alla nostra scuola.
Giro Giacomo, Lorenzo Salgarella (IA)

Romano Pascutto è riuscito, in pochi versi, a raccontare la vita di queste persone che si guadagnavano da vivere  con il Livenza.
Marsonetto Chiara e Zlotea Nicoleta (IA)

Questa poesia parla del nostro paese, quando era povero e gli uomini facevano lavori duri, come tirare i barconi verso riva, senza avere un'adeguata ricompensa. L'unica felicità era lo spettacolo del riflesso della luna sull'acqua, ma anche quello poi spariva.
Sabrina Lazzarin, Daniele Zanutto, Chiara Bottosso (IA)

Nonostante il tema molto serio, la poesia ci è risultata simpatica per l'uso del dialetto e per il fatto di aver dato della caratteristiche umane alla luna, che viene definita "ruffiana".
Giulia Buoso, Alessia Zago (IA)

mercoledì 18 novembre 2015

La Storia




Lunedì 9 novembre 2015, noi  ragazzi di 3A e 3B della scuola Fogazzaro di La Salute di Livenza, alle 10:30, siamo partiti per andare a visitare la mostra 1915-1918. Ricordi della Grande Guerra, nella Sala Consiliare, del Palazzo Municipale, a San Stino di Livenza
Una volta arrivati il maestro Luigi Perissinotto ci ha accolti e ha iniziato a spiegarci la situazione che c'era, nei nostri territori, al tempo della Prima Guerra Mondiale. 
L'Italia entrò nel conflitto nel 1915 (cento anni fa), vivendo questa guerra come fosse la quarta guerra d'indipendenza, per avere Trento e Trieste.
Il maestro Perissinotto ci ha raccontato la storia del sottotenente Luigi Martina, fratello del parroco di San Stino, che si arruolò a 18 anni e morì a soli 19 anni.
Due anni dopo l’inizio della guerra, il 24 ottobre 1917, nella 12° battaglia dell'Isonzo, ci fu la disfatta di Caporetto. Gli Italiani furono costretti a ritirarsi fino ai tre fiumi: il Tagliamento, la Livenza e il Piave. 
L'esercito italiano si spostò sul Tagliamento, dove fece saltare i ponti, per ritardare l’avanzata nemica, e i campanili, che potevano essere dei punti di vedetta.
Intanto i nemici avanzavano e il 6 novembre arrivarono a San Stino di Livenza.
Gli Austriaci rimasero a San Stino a lungo. Durante questo periodo vi furono bombardamenti tra loro e gli Italiani, che si trovavano sull'altra sponda della Livenza.
Superato il fiume si fermarono sul Piave, dove vi fu la battaglia decisiva. 
L’ultima battaglia avvenne a Vittorio Veneto, il 4 novembre 1918: gli Austriaci vennero definitivamente sconfitti e Trento e Trieste diventarono italiani. 
Il Piave da allora è diventato “Fiume sacro alla Patria”.
Per quanto riguarda La Salute, il maestro Perissinotto ci ha parlato anche di Romiati, che ha bonificato il nostro territorio, e del soldato De Carli.
Secondo noi è stata una mostra interessante, per le foto e gli oggetti esposti, ma soprattutto per i racconti del maestro Perissinotto.

Alessia Ruggiero IIIA e Alessia Marino IIIB