giovedì 23 settembre 2021

Charles Darwin (Shrewsbury, 12 febbraio 1809 – Londra, 19 aprile 1882) e la teoria dell'evoluzione


Il biologo britannico Charles Darwin (che spesso viene ritratto con una lunga barba bianca) da ragazzo fece un viaggio straordinario destinato a riscrivere la storia delle specie viventi.

Tornato in patria, Charles medita a lungo su ciò che ha visto e documentato. Nel frattempo, mette su famiglia, ha dieci figli e trascorre molte ore a cavallo, riflettendo sui meccanismi della natura. Dopo più di vent'anni, pubblica un libro che cambierà per sempre la storia della biologia: L'origine delle specie per selezione naturale. Lì dentro ci sono tutte le teorie che ha elaborato: l'evoluzione delle specie viventi è guidata dalla lotta per la sopravvivenza; le mutazioni genetiche (che perlopiù avvengono per caso) creano specie e varietà sempre nuove; l'ambiente sceglie di volta in volta quelle più adatte, eliminando le altre.

A quel punto le proteste si moltiplicano, perché le sue conclusioni sono in contrasto sia con le idee naturalistiche più diffuse sia con l'interpretazione della Bibbia. Ma Charles ha ragione, e in pochi anni il suo libro diventa un bestseller in tutto il mondo. Lui stesso guadagna fama e onori e viene considerato uni dei più illustri scienziati d'Europa.

Ancora oggi i ricercatori sono convinti che quasi tutte le sue idee siano corrette. Tra queste, il fatto che l'Homo sapiens (ossia l'essere umano moderno) è il frutto di un processo di evoluzione da altre specie animali durato milioni di anni.

tratto da Mega Eroi della Scienza


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