martedì 15 dicembre 2015

Film Festival


Persepolis è un film d'animazione del 2007, basato sull'omonimo fumetto, che racconta l'infanzia e l'adolescenza dell'autrice iraniana Marjane Satrapi.
Lei vede e racconta, con gli occhi di bambina, le speranze di un popolo che aveva sperato e sostenuto una rivoluzione che, invece di portare a una maggior democrazia, si è trasformata in dittatura: la rivoluzione islamica.
Quando scoppia la guerra con l'Iraq, e di fronte a una società sempre meno laica, i genitori vogliono proteggere Marjane mandandola al liceo francese di Vienna. 
A causa di una crisi personale, dopo alcuni anni, Marjane ritorna in Iran, dove si deprime sempre più di fronte alla mancanza di libertà nel suo paese.
Ad un certo punto lei capisce che deve uscire da questa situazione e prenderà una grande decisione...
Fruttaldo Marella IIIB



The Millionaire è un film del regista Danny Boyle, tratto dal romanzo “Q&A”di Vikas Swarup.
Il film è stato girato in India e portato nelle sale cinematografiche nel 2008.
Il protagonista è Jamal Malik, un ragazzo povero di Mumbai. Un giorno Jamal decide di partecipare allo show “Chi Vuole Essere Milionario?”. Il gioco consiste nel rispondere a delle domande, senza mai sbagliare, per vincere 20 milioni di Rupie. Jamal riesce a rispondere alle domande, grazie ai dei flash back della sua vita.
Il fatto che il ragazzo continui a rispondere correttamente insospettisce i poliziotti che lo interrogano per vedere se c'è un imbroglio. Appurato che Jamal è onesto, la polizia lo lascia andare e lui può partecipare all'ultima puntata del quiz.
Quando il conduttore fa a Jamal l'ultima domanda, lui chiede l'aiuto da casa al fratello, ma risponde una giovane donna al telefono. Chi sarà? Come andrà a finire? Jamal vincerà?
Sara Di Tota, Alessia Marino e Mattia Vidali IIIB



Città di carta, tratto dal famoso romanzo di John Green, racconta la storia di un ragazzo di nome Quentin, innamorato fin da piccolo della bella e vivace Margo, che vive a Orlando.
Diretto da Jake Schreier, la pellicola è uscita nelle sale italiane il 3 settembre 2015.
E' un film avvincente sulla storia d'amore tra questi due ragazzi, interrotasi dalla sparizione di Margo, dopo la notte in cui si è presentata nella camera di Quentin, perché aveva bisogno d'aiuto. 
Quella notte la ragazza era entrata nella camera di Quentin dalla finestra e gli aveva chiesto aiuto per vendicarsi sui suoi amici, che non le avevano riferito il tradimento del suo ragazzo con Becca.
Dopo essersi gustati la vendetta, eccitati e divertiti, Quentin e Margo si recano all'ultimo piano di un palazzo per guardare la loro città, una CITTÀ DI CARTA, con "case di carta", "persone di carta", che vivono la propria vita perché lo devono fare. I due, dopo un lungo ballo, ritornano alle proprie case.
Ed ecco che, dopo quella bellissima notte, Margo sparisce: non c'è a scuola, a casa o nei dintorni. Quentin preoccupato, cerca degli indizi per trovarla. Finalmente trova un indirizzo; prende la macchina, chiama i suoi amici e parte per raggiungere il luogo indicato. Si tratta di un vecchio negozio abbandonato, buio e sporco. Ma Margo non è lì. Ci sono solo dei segni che fanno capire che c'è stato qualcuno. I ragazzi cercano altri indizi e trovano una cartina con dei buchi. Vedono delle puntine e le inseriscono nei buchi, identificando una località, Agloe a New York: Margo deve essere lì.
Partono di nuovo per un lungo viaggio di 2000 km.
Dopo questo viaggio pieno di impreviste sorprese, raggiungono Agloe, ma Margo non c'è. Gli amici di Quentin si arrendono e decidono di prendere la macchina e ritornare indietro, ma lui non si arrende. Dopo qualche ora però lui decide di prendere un autobus per Orlando; ma proprio quando sta per salire in pullman, la vede: ha ritrovato Margo. E' ancora bellissima. I due si baciano e si abbracciano, per l'ultima volta? Si rivedranno ancora?
Alessia Ruggiero III AL

lunedì 14 dicembre 2015

Natale in...


Christmas is a time for parties, presents, traditional customs and eating. Christmas Eve is the time when the Christmas tree is usually decorated. The decorations stay on the tree for twelve days. If you leave them longer people say that it brings bad luck. The custom of decorating trees began in Britain in 1841 when Prince Albert had a Christmas tree put up in Windsor Castle, from Germany, for his wife Queen Victoria and their children.
The American Santa Claus is known by the British children as Father Christmas. Children write letters to Santa Claus/Father Christmas and ask him to bring presents.
Children leave stockings by the fireplace or at the end of their beds so Santa Claus/Father Christmas can fill them with presents. They also leave him some milk or sherry and some food. 
The traditional Christmas meal is turkey, potatoes, and the Christmas pudding, a mixture of dried fruit, sugar and spices served with a syrup made with brandy and butter; there is a coin inside the pudding which brings good luck to the person who finds it.
Elisa Brollo e Amra Hodzic IIIA


In Germania le più importanti tradizioni che accompagnano il periodo natalizio sono : il calendario e la corona dell'Avvento.
Quest'ultima è una corona di rami d'abete decorata con 4 candele: ogni domenica dell'Avvento se ne accende una, in modo che a Natale risplendano tutte e quattro.
Il calendario dell'Avvento contiene giochini e cioccolatini, uno per ogni giorno dall'uno al 24 Dicembre.
In Germania si usa scrivere le letterine a Gesù Bambino e per renderle più gradevoli le si intingono nei brillantini, per farle brillare alla luce. Le lettere vengono sigillate in alcune buste e messe sopra il davanzale della finestra.
L'Albero di Natale è il simbolo del Natale per eccellenza e se ne trova uno in ogni casa, in ogni chiesa e anche sulle tombe.
Nel XVI secolo l'albero era decorato con mele, noci e fiori di carta.
Una tradizione è anche quella di lodare l'albero di Natale (Christbaum-Loben). Si va di casa in casa, da amici e parenti, e si lodano i loro alberi.
Una delle più antiche usanze in Germania è quella delle klöpfelnächte. I tre giovedì prima di Natale, i bambini si vestono da pastori e bussano alle porte per poi cantare canzoni natalizie e invocare benedizioni su di loro. In compenso, ricevono un piccolo dono.
Tipici del periodo natalizio sono i Lebkuchen, biscotti speziati che hanno forme diverse e si preparano con il miele e la farina.
La notte della vigilia è il momento in cui quasi tutti i tedeschi si riuniscono a festeggiare.
Tradizionalmente la portata principale è l'arrosto d'oca imbottito di castagne, mele e cipolle. Per contorno si usa il cavolo rosso e dei grandi gnocchi di patate (Klöße).
Come alternativa all'arrosto ci sono Weihnachtskarpfen (carpe di Natale).
La cena si conclude con un dolce, che ha una lievitazione di tre settimane: il Christstollen. Esso è un grosso pandolce cosparso di zucchero a velo, ha un sapore che ricorda un po' il nostro panettone.
 Anastasia Bugoev, Aurora Pavan e Vittoria Dafne Vian IIA


In Spagna la celebrazione del Natale è particolarmente sentita. Le feste si protraggono dal 22 dicembre al 6 gennaio.
Tutto inizia appunto il 22 con il sorteggio della Lotteria di Natale (Lotería de Navidad), avvenimento molto importante che coinvolge tutta la nazione e contribuisce alla creazione dell'atmosfera natalizia.
L’estrazione viene trasmessa dalle emittenti radiofoniche e televisive.
La lotteria è anche un grande successo economico: sono moltissimi i biglietti venduti. 
Gli Spagnoli, come tanti altri popoli, fanno un grande albero, nelle loro case, per celebrare il Santo Natale.
Il 24 dicembre si celebra la vigilia di Natale: la Nochebuena, che tradotto in italiano vuol dire “la notte buona”.
In questa serata gli Spagnoli usano riunirsi per celebrare la cena più importante dell’anno e si mangiano piatti tipici della cucina spagnola tra cui crostacei, merluzzo, pagello, orata, carne di maiale, tacchino, agnello e prosciutto. Queste pietanze sono accompagnate da sidro, vino, in particolare il cava (un vino tipico spagnolo molto simile allo spumante). 
Al termine della cena si mangiano i dolci: torrone, marzapane e frittelle.
Durante la notte si ascoltano o vengono cantati i villancicos, canti che esprimono stati d’animo felici, ma a volte anche nostalgici e tristi. Alcuni narrano avvenimenti relativi a Betlemme o alla vita di Gesù, altri parlano di fatti quotidiani e sentimenti. Per questi canti vengono utilizzati strumenti diversi secondo la regione. 
I bambini spagnoli non ricevono i regali il 25 dicembre, ma il giorno dell'Epifania: giorno in cui Gesù ha ricevuto i regali dai Re Magi.
Zago Alex, Filippo Cicuto, Simone Saltarel, Vittoria Rizzardini IIB

giovedì 10 dicembre 2015

Giallo feuilleton

Il feuilleton è noto in Italia come "romanzo d'appendice", ed è un genere di romanzo che si è diffuso nei primi decenni dell'Ottocento. 
Si tratta di un romanzo che esce in un quotidiano o una rivista, a episodi...come il racconto che segue.


Il Selfie


Per due anni ero stato sotto il comando della polizia di New York. 
Ero giovane, avevo appena 18 anni, ma avevo già molta esperienza, per questo ero diventato uno degli investigatori più conosciuti nella metropoli. 
Avevo una corporatura forte ed ero modestamente alto; mi bastava mostrare il mio distintivo per far colpo sulle donne. 
Il mio nome è Charles Cavour e ho origini piemontesi. 
Abitavo in un residence di nome Gran Cristallo
In un giorno di pioggia e nuvoloni grigi, tornai dal lavoro, salutai il portinaio e presi l'ascensore. Arrivato al 36° piano, dove risiedevo, risposi al cellulare, pensavo fosse un telefonata di lavoro ma mi sbagliavo: era un'anziana sull'ottantina di nome Stella. 
L'avevo conosciuta alcuni mesi prima nella hall del residence. Stella era una signora per bene con i cappelli a caschetto bianchi e gli occhi azzurri. Mi chiese di scendere al suo piano dove aveva fatto un ricevimento con molti suoi parenti. Arrivato le chiesi cosa fosse successo, e lei rispose che le era stata rubata la sua preziosa collana di perle. 
Nella stanza erano presenti le figlie di Stella, Carla e Romina, con i rispettivi mariti e figli. 
Stella aveva 5 nipoti. Notai che, accanto a me, c'era un poliziotto...
Francesco Calcinotto IIIA

domenica 6 dicembre 2015

Conosci te stesso



TUTTI AL FORUM!

Venerdì 04 dicembre 2015, noi ragazzi delle classi III AL e III BL, della scuola Fogazzaro di La Salute di Livenza, siamo andati al forum dell'orientamento, all'I.S.I.S. Leonardo Da Vinci di Portogruaro. Oltre a noi c'erano anche le terze di San Stino di Livenza e dell'Istituto Marconi di Portogruaro.
Il forum ci ha dato la possibilità di conoscere le varie scuole del territorio.
Dopo essere arrivati in aula magna al primo piano del Leonardo Da Vinci, siamo stati divisi in gruppi. Siamo poi stati chiamati e abbiamo assistito alle presentazioni delle diverse scuole: Marco Belli, Luzzatto, I.S.I.S. Da Vinci, Lepido Rocco, XXV Aprile, Marconi, Ipsia d'Alessi, Scarpa Mattei.
Degli studenti volontari delle diverse scuole superiori ci hanno fatto da guida in questo nostro tour.
Ogni presentazione durava circa 20 minuti. C'erano dei professori dei vari istituti che spiegavano le caratteristiche della loro scuola e dei ragazzi dell'istituto che parlavano delle loro esperienze nella scuola. Le presentazioni erano rese ancora più chiare da dei PowerPoint e  dei dépliant che venivano forniti all'entrata di ciascuna aula.
E' stata un'esperienza davvero utile, per chiarirci le idee, in merito alla scelta della scuola superiore.
Stefania Buoso e Alessandro Buoso IIIAL

Il test del Professor Grammaticus


Sei davvero sicuro di conoscere la tua lingua?
Fai il test del Professor Grammaticus e metti alla prova il tuo Italiano.

Queste frasi sono grammaticalmente giuste:
1
David Bowie ha un'occhio azzurro e uno marrone
VERO
FALSO
2
Ridi, ridi che la mamma ha fatto i gnocchi!
VERO
FALSO
3
La bicicletta è parcheggiata in parte alla casa
VERO
FALSO

Scegli l'opzione giusta:
4
Sono sicuro che
a. è così
b. sia così
c. sia stato così
5
Sono arrabbiato con Franca:
a. non le parlo più
b. non gli parlo più
c. non la parlo più
6
Questi sono i Signori Bianchi e
a. questo è suo figlio
b. questo è il loro figlio
c. questo è loro figlio

Completa gli spazi vuoti
  1. "Valigetta" è un nome alterato, un ________________, che deriva da "valigia".
  2. L'imperativo formale in realtà è___________________________presente.
  3. "Ottimo" è il ­____________________________________________ di buono.

Almost true: notizie "quasi vere"

Rocambolesca fuga di animali dallo zoo-safari di Budapest
Ieri mattina un gruppo di animali è scappato dallo zoo-safari di Budapest. A dare l'idea è stata Betta, la giraffa, stanca di esser derisa dai visitatori per la sua altezza e il suo lungo collo. La giraffa, si è caricata sul collo una scimmietta, un coccodrillo e una gallina tibetana, e ha afferrato al volo, con i suoi potenti denti, un drone di passaggio, scavalcando così il muro di cinta dello zoo. La scena è stata surreale. Una volta usciti dallo zoo, la giraffa si è sganciata e gli animali si sono dileguati. Si dice che stiano cercando di tornare, in incognito, nel loro paese d'origine.
Chi dovesse vederli è pregato di chiamare il 98776565900.
Bottosso Chiara IA
La protesta dei water
Ieri a mezzogiorno sulla spiaggia di Le Roca, in Cile, c'è stata una strana protesta. Gli ospiti della casa di riposo "anni ruggenti", stanchi di avere un solo servizio igienico per tutti i 50 utenti, hanno deciso di farsi sentire. Sono andati in un negozio di sanitari hanno comprato dei water e si sono schierati sulla battigia, fingendo di fare i loro bisogni, leggendo il giornale.
La casa di riposo si è immediatamente accordata con i dimostranti, per installare in ogni camera un bagno.
I media si sono divertiti un sacco a dare la notizia.
Paula Linga IA
Maria De Filippi sfigurata da un rito voodoo
Ieri sera alle 20.30, alla famosa conduttrice di "Amici" Maria de Filippi è successo qualcosa di molto strano: mentre era nel camerino degli studios di Canale 5, a Milano, che si stava preparando per lo show, la sua faccia ha cominciato a deformarsi.
La coraggiosa Maria ha comunque condotto il talent show, non perdendo mai il sorriso: un esempio di vera professionalità.
Causa della sciagura sembra esser stato un rito voodoo di un'altra grande presentatrice della rete televisiva, forse invidiosa del successo della De Filippi.
La Polizia sta indagando.
Giacomo Giro IA
Minion salta nel vuoto dal tetto del cinema
Ieri notte alle 23.30 un Minion si è lanciato dal tetto del Cinema, nella città di MySkyVideo, piombando addosso a uno sfortunato, turista americano cinquantenne, Peter Griffin.
Il gesto folle del Minion pare sia stato la conseguenza della birra, bevuta a cena, di nascosto dai suoi genitori.
L'impatto è stato forte, ma nessuno dei due ha subito gravi danni fisici, in quanto sono solo dei personaggi dei cartoon.
Lorenzo Salgarella IA

Jukebox: il mio nome è mai più

Nel 1999, Luciano Ligabue, Lorenzo Jovanotti e Piero Pelù scrissero e cantarono la canzone "Il mio nome è mai più", il cui ricavato venne devoluto a EMERGENCY

"Il mio nome è mai più" fu il singolo più venduto in Italia in quell'anno. 

Ascoltatela e guardate il video, cliccando sopra l'immagine qui sotto.



Ecco alcune nostre riflessioni, dopo l'ascolto di "il mio nome è mai più".

Ci sono moltissime guerre, in tante parti del mondo, e noi siamo lì seduti davanti al televisore che guardiamo queste persone soffrire e morire. 
Marella Fruttaldo IIIB

C'è chi dice che una guerra sia giusta...ma non esiste una guerra giusta.
Sofia Padovese IIIB

E' vero : "la pace e il dialogo sono l'unica vittoria"
Luna Comin IIIB

La guerra: lo sbaglio più grande dell'umanità.
Paolo Mattiuzzo IIIB

Emergency è un'organizzazione non governativa che aiuta le persone, nei paesi in guerra, dove una vittima su tre è un bambino... Dovremmo aiutarla.
Sara di Tota IIIB

"seguivo gli ordini che ricevevo": è  questo quello che fanno i soldati in guerra.
Carlo Vidotto IIIB

"mai più" la guerra.
Sara Xausa IIIB



I classici del doppio


Il sosia è un'opera letteraria di Fëdor Dostoevskij, pubblicata nel 1846.
Il protagonista è Jakov Petrovič Goljadkin, consigliere titolare. La storia comincia quando Jakov Petrovič Goljadkin viene cacciato da una festa, che ha luogo nel palazzo di Klara Olsuf'evna, la donna di cui è innamorato, figlia del suo superiore.
Quella sera, Jakov Petrovič Goljadkin incontra casualmente un uomo che gli assomiglia tantissimo: ha il suo stesso nome e ha vissuto la sua stessa vita. Il sosia, da allora, lo segue ovunque e si diverte a umiliare Jakov Petrovič Goljadkin nei momenti, per lui, più imbarazzanti.
Il sosia diventa così l'antagonista di Jakov Petrovič Goljadkin.
Il racconto termina con il protagonista che viene attirato con l'inganno ad una festa, dove  lo attende il medico Rutenspitz...chi è costui? che cosa vuole da Jakov Petrovič Goljadkin? 
Leggetelo! Il finale vi lascerà di stucco.

Marco Ridolfo, Marella Fruttaldo, Elia Brichese, Claudio Timis, Kledi Catto (IIIB)


Questo libro è stato scritto dallo scrittore scozzese Robert Louis Stevenson, nel 1886.
Una sera il signor Enfield e, suo cugino, l'avvocato Utterson assistettero ad un evento spiacevole: un signore scontrandosi con una bambina, invece di aiutarla ad alzarsi, la lasciò a terra ignorandola.
I due si accordarono, con l'appoggio della famiglia della bimba, per condurre delle ricerche su questo misterioso individuo. Utterson una volta tornato a casa, parlò del fatto con i suoi amici. Egli notò che il Dr Jekyll era indifferente alle sue parole.
Un anno dopo, si scoprì che, quel losco individuo,  il signor Hyde, aveva commesso l'omicidio di Danvers Carew. Utterson, in persona, ricevette una misteriosa lettera da uno sconosciuto. Egli decise di inviare la lettera ad un grafologo, e quest'ultimo dopo alcuni giorni morì in strane circostanze.
Una sera Utterson decise di andare a fare visita al suo amico Jekyll, ma il dottore aveva ordinato al suo maggiordomo di non lasciar passare nessuno.
Mentre i due chiacchieravano sorse l'inevitabile dubbio del perché il maggiordomo non dovesse assolutamente far passare nessuno.
Così Utterson trovò, comunque,  il modo di entrare in casa...

Dal Tin Letizia e Sarah Macchi (IIA)


“Il ritratto di Dorian Gray” è un romanzo dello scrittore irlandese, Oscar Wilde. È stato scritto intorno al 1890 e la prima edizione è uscita nel 1891. La lingua originale è l'inglese ed è ambientato in Inghilterra nel XIX secolo.
I personaggi sono: 
- Dorian Gray, un giovane ragazzo bello e innocente che seguirà una vita amorale per un desiderio;
- Lord Henry Wotton, amico di Dorian e diavolo tentatore;
- Basil Hallward, pittore, ispiratore e amico di Dorian;
- Sybil Vare, l'amore di Dorian.
È la storia di un giovane, Dorian Gray, che nello studio di Basil Hallward conosce Lord Henry Wotton che mentre chiacchiera con lui, lo ritrae e viene colpito dalla sua perfezione. Così decide di fare un patto con lui: sarà il suo ritratto ad invecchiare al posto suo. La magia si avvera. Dorian si gode la bella vita, conosce una ragazza, ma la loro storia finisce presto e la ragazza si uccide. Questo fatto lascia  in Dorian un segno profondo ed egli si abbandonerà a una vita dissoluta.
Il maledetto incantesimo è però destinato a rompersi... 

Sofia Padovese, Laura Valente, Sara Di Tota, Giacomo Lessi, Carlo Vidotto (IIIB)


"Il Visconte dimezzato" è un libro scritto da Italo Calvino, con un linguaggio semplice e moderno. 
Il libro è ambientato nella seconda parte del Seicento.
I protagonisti sono il Visconte Medardo di Terralba, il Gramo e il Buono (che sono le due parti del Visconte dimezzato), il nipote di Medardo, che è anche il narratore del racconto e Pamela, l'innamorata  del Visconte.
Il libro racconta che Medardo, durante una battaglia in Boemia, viene colpito da una  palla di cannone e da questa viene dimezzato. 
Viene poi ritrovata solo la metà cattiva del Visconte, che ritornata a Terralba, comincia a seminare terrore, uccidendo e imprigionando persone innocenti.
La parte buona ritorna a Terralba, dopo un bel po' di tempo. Nel frattempo il Gramo si è innamorato di Pamela...toccherà al dottor Trelawney cercare di "ricomporre" il Visconte

Paolo Mattiuzzo, Alessia Marino, Luna Comin, Nicolò Stoppa, Sara Xausa (IIIB)


Haiku: l'irripetibile istante


L'Haiku è una forma di poesia tradizionale del Giappone. Si tratta di una sorta di istantanea.
Eccone un esempio del maestro dell'haiku Matsuo Basho, del XVII secolo:

Vecchio stagno
salto e tonfo -
una rana.

L'haiku fissa un'emozione legata a una sensazione visiva, uditiva, olfattiva del mondo esterno.
Non si fotografa una cosa, ma un'atmosfera. Basho scrisse che per comporre un haiku occorre "dire semplicemente ciò che accade in quel luogo, in quel preciso momento".

Di seguito troverete alcuni haiku dei ragazzi di IA.


Neve bianca fredda,
Sole giallo caldo.
Matteo Ruggiero
Sulla montagna
nel ruscello:
salta un pesce.
Giacomo Giro



Rosse candele
luccicanti palline:
è finalmente Natale.
Chiara Botosso
Un albero, un bastoncino di zucchero,
un fiocco,
e i biscotti per Babbo Natale.
Lorenzo Salgarella
Due mani unite,
il mondo colorato:
la pace.
Chiara Marsonetto
Bianche,
sembrano panna:
le nuvole.
Sabrina Lazzarin
Un'esplosione di colori,
mille stelle:
l'infinito universo.
Selena Boeron






Passatempi e sport d'Europa

Dalla Francia
La Pétanque 
La Pétanque è uno sport, popolare francese, simile alle bocce. L'obiettivo del gioco è quello di segnare dei punti, piazzando la propria boccia più vicino al pallino, rispetto a quella dell'avversario.
Il gioco può essere praticato su qualsiasi terreno e in squadra.
A terra viene tracciato un cerchio (con un diametro tra i 35 e i 50 cm), all'interno del quale il giocatore deve lanciare le sue bocce.
La partita è vinta dalla squadra che fa per prima 13 punti.
La prima partita ufficiale ebbe luogo nel 1907, in Provenza.
Bugoev Anastasia, Bonato Giorgia, Liberale Mattia, Ripa Francesco (IIA)

Le Savate
Le Savate è uno sport tipico francese, conosciuto anche con il nome di boxe francese. Nasce  come tecnica di difesa personale, oggi è considerata un'arte marziale.
Questo sport è nato nel porto di Marsiglia, nella seconda metà dell'XVIII secolo, grazie ai marinai che importarono dall'Oriente delle mosse di arti marziali.
Il francese il termine savate significa ciabatta e e si riferisce alle "ciabatte" che i marinai francesi indossavano alla nascita di questo sport. Ancor oggi nel savate si devono usare scarpe senza tacco, con suola e punta rinforzate.
I colpi vengono sferrati con il collo e la punta del piede, con il tallone e con le mani. I colpi di braccia, però, valgono meno, nel punteggio.
Si può colpire l'avversario ovunque tranne che sulla nuca e sotto la cintura. Un arbitro attribuisce la validità dei punti.
I tiratori di savate sono equipaggiati con caschi, paradenti, guantoni, conchiglia e para-tibie.
Matteo Sammartino, Finotto Marco, Turchetto Davide, Roman Jacopo (IIA)

Dai Paesi Baschi

La Pelota Basca 
La Pelota è lo sport più diffuso nei Paesi Baschi. Questo gioco è nato nel XV secolo e deriva dalla Pallacorda.
Si gioca in due squadre, su un campo di cemento, lanciando la pelota (la palla) contro una parete, chiamata frontón .
Ne esistono diverse varianti in base a come viene lanciata la palla: a mano nuda, con la xare (un tipo di racchetta fatta a cucchiaio), con la chistera (una cesta di vimini a forma affusolata), con la pala (una racchetta fatta in legno).
I giocatori devono lanciare la pelota,  prima o dopo che ha toccato terra, contro il muro. Si fa punto quando il giocatore avversario perde il controllo della pelota.
Sarah Macchi, Elisa Ricca, Chiara Piovesan, Letizia Dal Tin (IIA)

Dal Portogallo

Jogo do Mahla è di origine portoghese e consiste nel gettare dischi metallici nella direzione di un perno, che è a pochi metri di distanza. Risale al 1500 e nella versione originale veniva praticato lanciando ferri di cavallo intorno ad un bastone.


Il Jogo do Pau (gioco del bastone) è un'arte marziale che si pratica con un bastone. Le sue origini sono medievali. Nasce come autodifesa, ma poi è diventata una competizione per la conquista di una dama.
Bugoev Anastasia, Bonato Giorgia, Liberale Mattia, Ripa Francesco (IIA)

...le risposte del test del Professor Grammaticus





Ogni risposta esatta vale un punto.
  1. FALSO (un' va solo davanti ai nomi femminili che iniziano per vocale)
  2. FALSO (con i nomi maschili che iniziano con gn, come gnocchi, l'articolo determinativo al singolare è lo e al plurale è gli)
  3. FALSO (in parte, con il significato di accanto esiste solo in Veneto, è un errore di "traduzione dal dialetto", in italiano l'espressione in parte significa parzialmente e non può essere usata per esprimere un luogo.
  4. a ("sono sicuro che è così" il modo della certezza è l'indicativo; il congiuntivo "sia"o "sia stato" esprime incertezza, quindi va inserito in una frase come "non sono sicuro che sia così")
  5. a ( a lui= gli; a lei= le)
  6. b (loro è l'unico aggettivo possessivo che prende l'articolo determinativo, anche con il nome delle persone della famiglia al singolare, contrariamente agli altri possessivi Es. Mio padre, tuo fratello, sua nonna, nostro zio, vostro cugino, il loro figlio)
  7. vezzeggiativo
  8. congiuntivo (va'! informale; vada! formale)
  9. superlativo assoluto



PUNTEGGIO
Da 0-3 punti
La tua conoscenza dell'Italiano è davvero scarsa...ma come fai a farti capire?
Da 4-6 punti
La tua conoscenza dell'Italiano è media: non c'è da stupirsi se, a volte, vieni frainteso!
Da 7-9 punti
La tua conoscenza dell'Italiano è buona, ciò non significa che tutto quello che dici sia sempre giusto.






mercoledì 18 novembre 2015

La Storia




Lunedì 9 novembre 2015, noi  ragazzi di 3A e 3B della scuola Fogazzaro di La Salute di Livenza, alle 10:30, siamo partiti per andare a visitare la mostra 1915-1918. Ricordi della Grande Guerra, nella Sala Consiliare, del Palazzo Municipale, a San Stino di Livenza
Una volta arrivati il maestro Luigi Perissinotto ci ha accolti e ha iniziato a spiegarci la situazione che c'era, nei nostri territori, al tempo della Prima Guerra Mondiale. 
L'Italia entrò nel conflitto nel 1915 (cento anni fa), vivendo questa guerra come fosse la quarta guerra d'indipendenza, per avere Trento e Trieste.
Il maestro Perissinotto ci ha raccontato la storia del sottotenente Luigi Martina, fratello del parroco di San Stino, che si arruolò a 18 anni e morì a soli 19 anni.
Due anni dopo l’inizio della guerra, il 24 ottobre 1917, nella 12° battaglia dell'Isonzo, ci fu la disfatta di Caporetto. Gli Italiani furono costretti a ritirarsi fino ai tre fiumi: il Tagliamento, la Livenza e il Piave. 
L'esercito italiano si spostò sul Tagliamento, dove fece saltare i ponti, per ritardare l’avanzata nemica, e i campanili, che potevano essere dei punti di vedetta.
Intanto i nemici avanzavano e il 6 novembre arrivarono a San Stino di Livenza.
Gli Austriaci rimasero a San Stino a lungo. Durante questo periodo vi furono bombardamenti tra loro e gli Italiani, che si trovavano sull'altra sponda della Livenza.
Superato il fiume si fermarono sul Piave, dove vi fu la battaglia decisiva. 
L’ultima battaglia avvenne a Vittorio Veneto, il 4 novembre 1918: gli Austriaci vennero definitivamente sconfitti e Trento e Trieste diventarono italiani. 
Il Piave da allora è diventato “Fiume sacro alla Patria”.
Per quanto riguarda La Salute, il maestro Perissinotto ci ha parlato anche di Romiati, che ha bonificato il nostro territorio, e del soldato De Carli.
Secondo noi è stata una mostra interessante, per le foto e gli oggetti esposti, ma soprattutto per i racconti del maestro Perissinotto.

Alessia Ruggiero IIIA e Alessia Marino IIIB

On the road


Ottobre: "All the world's futures" alla Biennale di Venezia
Martedì 20 ottobre, noi ragazzi di terza, siamo andati a visitare la Biennale di arte contemporanea "All the world's futures" a Venezia. L'autobus ci ha portati fino al Tronchetto, dove abbiamo preso il vaporetto per i Giardini di Sant'Elena.
Mentre la professoressa prendeva i biglietti, abbiamo fatto merenda e giocato con i piccioni.
Alle 10.00 siamo entrati ai Giardini e abbiamo conosciuto la nostra guida: Alessia.
Il primo padiglione che abbiamo visitato è stato quello centrale.
All'entrata del padiglione, sulla facciata di epoca fascista, sporgevano dei grandi e pesanti teli neri, che lasciavano intravedere la facciata originale del padiglione.
La prima opera che abbiamo visto è stato il muro occidentale di Fabio Mauri: un muro costruito con delle valigie di ebrei deportati, recuperate alla stazione di Milano. Da una parte il muro era piatto e dall'altro si notava la diversa profondità delle valigie: il nazismo "aveva uniformato" gli ebrei, mentre erano tutti persone diverse. Le valigie erano "povere" e questo ci ha fatto venire in mente l'attualità dell'immigrazione in Italia.
Poi abbiamo visto altre opere e siamo anche passati per un'arena, dove tutti i giorni si recitava qualcosa di diverso. Quel giorno un uomo e una donna stavano leggendo a turno Il Capitale di Marx.
La guida ci ha poi divisi in quattro gruppi.
Ogni gruppo doveva andare in un padiglione che gli era stato assegnato e cercare di rispondere alle domande che erano state poste da Alessia.
I nostri padiglioni erano quello della Corea, dell'Australia, della Francia e dell'Olanda.
Alla fine ogni gruppo ha fatto la guida, agli altri, nel "proprio" padiglione.
Quello dell'Australia aveva come titolo "The wrong way time". In questo padiglione ci hanno colpito delle sculture di pane sopra a degli atlanti aperti: sulla carta geografica del Mediterraneo, ad esempio, c'erano barche rovesciate, con i migranti in mare.
Nel padiglione della Corea proiettavano il video di una giornata-tipo di una ragazza che viveva in un mondo futuro, distrutto dall'inquinamento.
I padiglioni della Francia e dell'Olanda si concentravano sulla natura.
Poi abbiamo visitato in autonomia gli altri padiglioni.
Quello che è piaciuto a tutti è stato quello del Giappone: la stanza era attraversata da tantissimi fili rossi intrecciati, con una miriade di chiavi appese, che rappresentavano il ricordo, la memoria.
Alle 13.30 siamo andati all'Arsenale, l'altra sede espositiva della Biennale. Anche lì abbiamo visto un sacco di opere di diverso tipo. A conclusione della visita c'erano due grandissime fenici galleggianti realizzate da un artista cinese, con pezzi di macchine da lavoro, per denunciare le disumane condizioni di produzione dell'industria nel suo paese.
A termine della visita guidata abbiamo fatto un laboratorio, utilizzando un programma di foto-ritocco: a gruppi, abbiamo modificato un paesaggio reale, in base al nostro gusto, immaginandolo nel futuro.

Enrico Valente, Marco Ridolfo, Kledi Catto, Claudio Timis (IIIB)



Bestiario

Ispirato ai bestiari medievali e al libro Mondo Babonzo di Altan, Benni e Perotti, ecco il museo delle creature immaginarie dei ragazzi di IA


LO SQUALO TERRESTRE
Questo squalo assai vorace
beve solo succo ace,
mangia proprio tutto
ma preferisce prosciutto.
Quando fa una puzzetta
lui di solito balbetta,
poi accende i propulsori
e romba via tra gran rumori!
Selena Boeron, Buoso Giulia, Zago Alessia



LO SCIENZIACAT
Cinque anni fa, lo scienziato Jerry Scotti fece una ricerca su questi buffi animali e scoprì che in realtà sono nati dalla fusione tra un ghiacciolo e un gatto.
Gli scienziacat volano quando sono felici, e per renderli tali basta strofinare la conchiglia che hanno sul mantello.
Le loro braccia sono fatte con dei bastoncini dei ghiaccioli e i loro capelli sono morbido cotone.
Un giorno Miki, lo scienziacat di Jerry, fece una cosa molto curiosa: cominciò a gridare a più non posso. Jerry cominciò ad agitarsi e a pensare a come risolvere il problema. Distrutto dal frastuono chiamò l'199; quando raccontò tutto, la persona al telefono scoppiò a ridere: lo scienziacat aveva solo fame!
Lazzarin Sabrina, Botosso Chiara, Musat Sorin


 IL GALLO PARTY
Questo gallo ha tre teste e tre occhi. E' coperto di foglie, ha un ciuffo ad antenna e quando vola inizia a cantare. La sua coda è aerodinamica. Quando atterra da un volo si trasforma in una giostra.
Lobont Alexandra, Giacomo Giro



IL BRUCO FUMATORE
Ha un corpo lungo, la faccia da alieno, con un naso appuntito, gli occhi bianchi, la bocca tonda ed è senza orecchie. Il colore usuale del bruco è rosa, ma quando fuma troppo diventa marrone.
Daniele Zanutto, Nicoleta Zlotea, Alessandro Celeghin



L'ARCOPECORBOT
La sua testa è tonda e carina, il suo pelo caldo e morbido, sembra zucchero filato, le sue zampe sono arcobalenate. Il suo verso è "beeegniii".
Anche se questa specie non è mai esistita, si sta per estinguere. I primi esemplari di arcopecorbot sono nati con l'uomo, per sprigionare armonia e arcobaleni. Gli uomini però sono diventati daltonici a furia di vedere tutti quegli arcobaleni e così hanno ucciso quasi tutti gli arcopecorbot.
Come dice il nome Arco sta per arcobaleno, Per per pecora e Bot per robot. Anche se a prima vista non ha molto di robotico, a parte la faccia metallica, ha delle orecchie che sono delle antenne paraboliche, tanto che in sua presenza qualunque televisiore funziona a meraviglia.
Quando fa il suo verso, alla fine del temporale, dalla sua bocca escono dei begli arcobaleni.
Chiara Marsonetto, Paula Linga


IL GALLETTO SUPERPETO
Il galletto superpeto si sposta, trombettando, dal posteriore e facendo tanta ma tanta puzza. Ha le gambe e il becco blu. Quando mangia comincia subito a "spostarsi", e si sposta in modo direttamente proporzionale alle calorie del cibo: se mangia pasta si sposta di un metro, se mangia un hamburger di 5 metri...
Salgarella Lorenzo, Ramon Sofia






LA TARTA MINA
La Tarta Mina è la sintesi tra una tartaruga e una mina: se calpestata esplode.
Prima che nascessero le bombe, venivano addestrate e usate queste tartarughe nelle guerre. Erano poco affidabili però. A volte infatti esplodevano al momento sbagliato, semplicemente perché si mettevano a pancia in alto per grattarsi il carapace.
Alessandroenrico Tobia Slepoi, Matteo Ruggiero