venerdì 20 dicembre 2019

lunedì 16 dicembre 2019

Natale in piazza a La Salute di Livenza

Natale è alle porte e...


noi abbiamo iniziato a festeggiarlo ieri, partecipando ad Aspettando il Natale, la festa in piazza di La Salute di Livenza, organizzata dalle Associazioni Peter Pan, Macchia Verde e il Comitato Giovani, con il Patrocinio del Comune di San Stino di Livenza.



Gli alunni delle classi terze, per l'occasione, hanno preparato una lotteria, con dei premi molto speciali, il cui ricavato andrà a Venezia, recentemente colpita da una pesante acqua alta che ha causato ingenti danni alla città.




Inoltre Gioele, Chiara, Carolina, Aurora e Andreagiulia hanno intrattenuto i più piccoli con delle avventurose storie di elfi e di renne.


Che la magia del Natale sia con voi!

giovedì 12 dicembre 2019

Aspettando il Natale...



Domenica 15 Dicembre 2019 vi aspettiamo in piazza a La Salute di Livenza dalla mattina alle 10.30 per tutta la giornata!

Saremo presenti con una lotteria, i cui premi sono i nostri fantastici manufatti...
giocando con noi farete una donazione che sarà diretta al ripristino di quanto è stato danneggiato, a Venezia, dall'eccezionale alta marea del mese scorso.

Ci saranno tanti laboratori, cioccolata calda, panini e anche Babbo Natale!

Alle 14.30 ci sarà uno spettacolo di burattini.

Alle 15.00 in biblioteca vi racconteremo un po' di storie di Natale.

Alle 18.30 nella Sala del Teatro parrocchiale andrà in scena "Buon Natale brutte streghe", un bellissimo spettacolo teatrale per bambini.

Ci sarà da divertirsi, quindi non mancate!

sabato 7 dicembre 2019

"La pazza pazza corsa" di Jo Nesbø


Mancano cinque giorni a natale quando il ricchissimo proprietario dei Grandi Magazzini Tronz (e improvvisamente dei diritti del Natale) decreta che potrà festeggiare solo chi spenderà una cifra stratosferica in regali entro la vigilia, mentre un corpo di Polizia natalizia imprigionerà senza pietà i contravventori.
A un tratto, tutto sembra mettersi male... ma Bulle, Tina e il dottor Prottor non sono tipi che si scoraggiano e decidono di salvare la festa più bella dell'anno! 
Devono semplicemente farsi aiutare da un Babbo Natale un po' arrugginito nel lavoro, procurarsi una slitta, qualche aviorenna e organizzare le consegne in tutto il mondo: per fortuna hanno come quartier generale la cantina di Prottor, con un campionario di invenzioni strampalate che si riveleranno più che fondamentali...
Una nuova avventura scoppiettante, appassionante e spericolata. Una corsa adrenalinica e folle per chi non si arrende mai!

"Noi, ragazze senza paura" di Daniela Palumbo


Margherita Hack, Denise Garofalo, Franca Rame, Franca Viola, le maestre marchigiane, Ilaria Alpi, Alda Merini, Teresa Mattei... scienziate, giornaliste, maestre, rivoluzionarie: donne italiane molto diverse tra loro, ma tutte indipendenti, fuori dagli schemi, coraggiose.
Note, meno note o sconosciute, le ragazze che hanno ispirato le otto storie di questo libro un giorno hanno guardato in faccia le loro paure e hanno detto "no". A volte pagando un prezzo altissimo, a volte semplicemente scegliendo di vivere la propria vita così come desideravano.
Il loro gesto ha rotto con il passato, abbattuto muri, scardinato pregiudizi e, soprattutto, tracciato la strada per il più grande sogno di ogni ragazza a venire: la libertà.

martedì 3 dicembre 2019

Su "L'infinito" di Giacomo Leopardi



Si può chiudere l'infinito in una bottiglia, in una scatola, in un recinto? No, ma lo si può cantare e consegnare al futuro in quindici endecasillabi sciolti. Se il significato di questi ti è parso oscuro, proverò a parafrasarli.

"Mi è sempre stato caro questo colle solitario e questa siepe che impedisce allo sguardo gran parte dell'orizzonte. Quando mi siedo e resto a fissarla, riesco a immaginare degli spazi sconfinati, al di là di questa, e mi pare di sentire un silenzio assoluto, come mai ve ne sono stati in questo mondo popolato dagli uomini, e avverto una serenità così profonda da restarne turbato. Poi, il suono delle foglie carezzate dal vento mi riporta al presente. E mi viene da paragonare il silenzio che ho immaginato a questo suono. Penso all'idea di eternità, a tutte le epoche passate e dimenticate, e a questa in atto, ancora viva, e alla sua voce. Così il mio pensiero sprofonda in quest'immensità: ed è dolce naufragare in questo mare."

Nel 1819, a ventun'anni, Giacomo Leopardi compose L'infinito, la sua poesia più celebre e una tra le più belle mai scritte. Per raggiungere la siepe, Leopardi doveva solo attraversare il giardino di casa, tagliare per l'orto di un convento ed eccolo arrivato sulla sommità di un colle. Nei giorni privi di foschia, da lì riusciva a vedere il mare. I momenti che prediligeva, li aveva provati seduto di fronte a quella siepe, perso a immaginare.
Ognuno ha la sua siepe, un luogo nel quale stare solo e lasciare che l'immaginazione si muova liberamente nel tempo e nello spazio. Non sappiamo se quell'infinito esista realmente, eppure ci piace provare a immaginarlo. In questo preciso istante, mentre sei seduto e i tuoi occhi scorrono questi segni, la tua mente viaggia indietro di duecento anni e poi in avanti, forse, o chissà dove. Forse la tua "siepe" la stai stringendo tra le mani. Nello spazio finito della pagina di un libro, un luogo d'accesso al tuo splendido naufragio.

pensiero di Daniele Aristarco

mercoledì 20 novembre 2019

"Evoluzione. Riflessioni postume di un australopiteco" di Paolo Silingardi



Il libro Evoluzione. Riflessioni postume di un australopiteco di Paolo Silingardi, ha per protagonista proprio un australopiteco vissuto 4,2 milioni di anni fa.
L'opera ha un tono ironico, a volte sarcastico.
L’australopiteco inizia raccontando l’evoluzione del mondo dal Big Bang ai giorni nostri, passando dalla prime forme di vita ai giganteschi dinosauri, sterminati da un meteorite, alla nascita dei continenti.
A suo avviso la rovina del mondo è iniziata da quando l'uomo ha inventato l'agricoltura: prima sì che ci si godeva la vita, si mangiava, si dormiva, si socializzava, ci si riproduceva poi... si è dovuto iniziare a lavorare!
Da quando l’uomo divenne sapiens i guai si sono susseguiti ad alta velocità.
L’australopiteco dice che l’ homo sapiens aveva il cervello sei volte più sviluppato del suo, ma guardando quello che ha combinato non si direbbe… proprio con il sapiens è iniziato, infatti, quel processo di sfruttamento e mancanza di rispetto del pianeta che sta via via portando il mondo alla rovina!

Il libro è in realtà anche un monologo teatrale, che andrà in scena

Lunedì 2 dicembre 2019 dalle ore 20:30 alle 22:00
all’Auditorium Concordia
in Via Interna 2 a Pordenone
L’ingresso è libero con prenotazione (in Eventbrite) fino ad esaurimento posti.

Non perdetevi l’occasione di vedere questo fantastico spettacolo che unisce umorismo e riflessione!
Tommaso Bortoluzzo

lunedì 11 novembre 2019

"A mio fratello bianco" di Léopold Sédar Senghor, poeta senegalese


Caro fratello bianco, quando sono nato ero nero,
quando sono cresciuto ero nero,
quando sto al sole, sono nero.
Quando sono malato, sono nero,
quando io morirò sarò nero.
Mentre tu, uomo bianco, quando sei nato eri rosa,
quando sei cresciuto eri bianco,
quando vai al sole sei
rosso, quando hai freddo sei blu,
quando hai paura sei verde,
quando sei malato sei giallo,
quando morirai sarai grigio.
Allora, di noi due, chi è l'uomo di colore?

 Léopold Sédar Senghor

"Chissà come si divertivano!" di Isaac Asimov (1977)



Margie lo scrisse perfino nel suo diario, quella sera.  Sulla pagina che portava la data 17 maggio 2157, scrisse: “Oggi Tommy ha trovato un vero libro!”
Era un libro antichissimo. Il nonno di Margie aveva detto una volta che, quand'era bambino lui, suo nonno gli aveva detto che c’era stata un’epoca in cui tutte le storie e i racconti erano stampati su carta.
Si voltavano le pagine, che erano gialle e fruscianti, ed era buffissimo leggere parole che se ne stavano ferme invece di muoversi, com’era previsto che facessero: su uno schermo, è logico. E poi, quando si tornava alla pagina precedente, sopra c’erano le stesse parole che loro avevano già letto la prima volta.
- Mamma mia, che spreco – disse Tommy. – Quando uno è arrivato in fondo al libro, che cosa fa? Lo butta via, immagino. Il nostro schermo televisivo deve avere avuto un milione di libri, sopra, ed è ancora buono per chissà quanti altri. Chi si sognerebbe di buttarlo via?
- Lo stesso vale per il mio – disse Margie. 
Aveva undici anni, lei, e non aveva visto tanti telelibri quanti ne aveva visti Tommy. Lui di anni ne aveva tredici.
- Dove l’hai trovato? – gli domandò, - In casa. – Indicò senza guardare, perché era occupatissimo a leggere. 
– In solaio.
- Di cosa parla? - Di scuola.
- Di scuola? – Il tono di Margie era sprezzante. – Cosa c’è da scrivere, sulla scuola? Io, la scuola, la odio....


Se volete sapere come continua cercatelo in una delle antologie dell'autore:
La Terra è abbastanza grande
Il meglio di Asimov 
Le migliori opere di fantascienza 
Tutti i racconti 

martedì 5 novembre 2019

Che cos'è un lipogramma?

Un lipogramma, dal greco lèipo = lascio; e gramma = lettera, è costituito da un testo in cui non può essere usata una determinata lettera. In pratica, si prende un testo normale e lo si riscrive sostituendo ogni parola che contiene la lettera proibita con un suo sinonimo che non la contiene. 

Ai giorni nostri il caso più noto e affascinante di testo lipogrammatico è La disparition (1969) di Georges Perec che fra l’altro ha scritto anche una breve storia del lipogramma. La disparition (in italiano "La scomparsa") è un romanzo di 320 pagine con circa 78.000 parole, scritto senza mai usare la lettera «e», la più ricorrente in francese e la più cara allo scrittore i cui genitori (père, mère) morirono tragicamente, il padre ucciso in guerra nel 1940 e la madre deportata a Auschwitz.


La trama
Il protagonista del romanzo, Anton Vokal, sogna di una scomparsa. A cosa si riferisce il suo sogno? Forse a un misterioso volume sparito dalla biblioteca senza lasciare traccia. O forse alla sua stessa scomparsa sulla quale indagherà l’investigatore Dupin, già protagonista della Lettera rubata di E. A. Poe. o, ancora, si riferisce alla scomparsa della lettera “e”, che nel romanzo non viene scritta nemmeno una volta. Oppure si riferisce alla moltitudine scomparsa, uccisa, sterminata dalla follia nazi-fascista durante la prima metà del secolo scorso. Può darsi che il titolo che Perec ha deciso di dare a questo appassionante giallo si riferisca a tutte le scomparse di cui l’autore ci parla attraverso un ricercato gioco letterario.

domenica 3 novembre 2019

Jacob Lawrence (1917-2000): The Migration of the Negro


Lawrence è un punto di riferimento per tutta l’arte contemporanea che affronta temi sociali ed, in particolare, all'interno dell’ambiente afroamericano. Attraverso la sua carriera di artista, letterato ed insegnante ha trasmesso l’esperienza di molti afroamericani che, come lui stesso, hanno vissuto il dopo guerra e la Grande depressione tra le migrazioni dal sud agricolo al nord industrializzato del paese. I suoi quadri trasmettono la vivacità del quartiere di Harlem di New York in cui Lawrence ha trovato dei soggetti perfetti per restituire nei suoi dipinti la realtà del tempo.



The Migration of the Negro è la serie che racconta l’esodo dalle campagne meridionali di molti afroamericani che si diressero verso il nord del paese che si stava impegnando nel processo di industrializzazione, destinato ad avere grande successo (tanto che portò gli USA ad essere il primo paese per grandezza economica nel XX secolo).
La serie (60 pannelli) è stata realizzata tra il 1940 e il 1941.

Celebrazioni: il Fronte Italiano (1915-1918)


- Cronologia-

1915
26 APRILE
L’Italia aderisce al patto di Londra con l’Intesa.
3 MAGGIO
L’Italia denuncia la Triplice Alleanza.
23 MAGGIO
L’Italia presenta la dichiarazione di guerra all’Austria-Ungheria.
24 MAGGIO
L’Italia comincia le ostilità con l’Austria-Ungheria. Prima veloce avanzata fino al confine militare austriaco.
23 GIUGNO – 7 LUGLIO
Prima battaglia dell’Isonzo, senza risultati rilevanti.
18 LUGLIO - 4 AGOSTO
Seconda battaglia dell’Isonzo, senza risultati rilevanti.
18 OTTOBRE - 4 NOVEMBRE
Terza battaglia dell’Isonzo, con lo scopo di aiutare i serbi. L’offensiva italiana viene respinta.
10 NOVEMBRE – 2 DICEMBRE
Quarta battaglia dell’Isonzo, con scarsi risultati.



1916
11 – 19 MARZO
Quinta battaglia dell’Isonzo, decisa dai francesi per distogliere truppe tedesche dal fronte di Verdun. L’offensiva italiana viene respinta.
15 – 24 MAGGIO
L’esercito austriaco al comando del maresciallo Franz Conrad, scatena un’offensiva nel Trentino.
29 MAGGIO
Gli austriaci occupano Asiago.
4 – 10 GIUGNO
Battaglia sull'altopiano di Asiago.
12 – 16 GIUGNO
L’estremo tentativo austriaco contro il Novegno e il Lemerle fallisce.
16 GIUGNO – 24 LUGLIO
Controffensiva italiana che ottiene risultati parziali.
6 AGOSTO – 16 SETTEMBRE
Sesta battaglia dell’Isonzo. Avanzata italiana e conquista di Gorizia (9 AGOSTO).
27 AGOSTO
L’Italia dichiara guerra alla Germania.
14 – 16 SETTEMBRE
Settima battaglia dell’Isonzo. Offensiva italiana respinta.
10 – 12 OTTOBRE
Ottava battaglia dell’Isonzo. Offensiva italiana respinta.
1 – 4 NOVEMBRE
Nona battaglia dell’Isonzo. Limitati successi italiani.


1917
12 – 28 MAGGIO
Decima battaglia dell’Isonzo. Limitati successi italiani.
4 GIUGNO
Controffensiva austriaca sul Carso, che vanifica in gran parte le recenti conquiste italiane.
10-25 GIUGNO
Offensiva della VI armata italiana sull'altopiano di Asiago (battaglia dell’Ortigara), risoltasi con un sanguinoso fallimento.
17 AGOSTO – 15 SETTEMBRE
Undicesima battaglia dell’Isonzo. Limitati successi tattici italiani (Conquista dell’altopiano della Bainsizza e del Monte Santo).
4 SETTEMBRE
Attacco austriaco sul Carso.
24 OTTOBRE
I tedeschi e gli austriaci rompono il fronte italiano davanti a Tolmino e a Plezzo. Gli italiani devono ripiegare dietro il Tagliamento e quindi dietro il Piave.
8 NOVEMBRE
Armando Diaz sostituisce Luigi Cadorna come capo di stato maggiore del Regio Esercito.
10-26 NOVEMBRE
Battaglia d’arresto italiana sull'altopiano di Asiago, sul Grappa e sul Piave.


1918
15-23 GIUGNO
Offensiva austriaca da Asiago alle foci del Piave; respinta dalle truppe italiane.
24 OTTOBRE – 3 NOVEMBRE
Offensiva che si conclude con la vittoria di Vittorio Veneto e l’armistizio di Villa Giusti.



da "Maledetti Balcani" - Paolo Rumiz racconta la Grande Guerra

contributo fotografico da  #SPUNTIDISTORIA della Prof.ssa Lucia Tracanzan (novembre 2018), approfondimento sulla Prima Guerra Mondiale nel nostro territorio

venerdì 1 novembre 2019

I mostri della festa...



I ragazzi della Fogazzaro sono dei "mostri" a far festa!
Lo hanno dimostrato ieri nel contesto di "la biblioteca stregata", festa di Halloween organizzata dalle Associazioni Peter Pan, Macchia Verde e UpArte con il patrocinio del Comune di San Stino di Livenza,
Tutti gli alunni hanno collaborato all'allestimento della sala, con le loro opere d'arte, ispirate ad Halloween  e magistralmente guidati dalla Professoressa di Arte e Immagine, Susanna Penso.



Inoltre Chiara, Elena, Mattia, Greta, Emilia, Andreagiulia, Aurora e Carolina hanno divertito i più piccolini leggendo in modo molto spassoso "Il mostro peloso" di Henriette Bichonnier, "La strega Rossella" di Julia Donaldson e “Ti mangio!” di John Fardell.



Adesso non resta altro da fare che preparare la prossima festa!



Ci vediamo a Natale!

giovedì 31 ottobre 2019

Per Halloween vi presentiamo il nostro primo "librone" illustrato

leggete anche le immagini...

Londra

Una notte, un losco figuro di nome Edward Hyde aggredisce una bambina e poi scappa via.

L'avvocato Utterson ricorda di aver già sentito parlare di questo uomo: è il beneficiario del testamento del suo grande amico, il Dottor Jekyll.


Utterson chiede spiegazioni a Jekyll: teme che Hyde lo stia ricattando. Il dottore lo rassicura... non c'è niente di cui temere.


L'arma del delitto è un bastone da passeggio che Utterson ha regalato all'amico Jekyll.
Il bastone si è spezzato a causa della violenza con cui è stato scagliato contro il cranio di Carew: metà è sulla scena del crimine e metà è a casa di Hyde.

Jekyll viene informato immediatamente dell'accaduto... dice di avere la lettera di Mr Hyde, nella quale confessa l'assassinio.

Dal confronto della calligrafia di Hyde e Jekyll, si nota che i due hanno una calligrafia MOLTO simile.

Se volete scoprire quale mistero si cela dietro il cattivissimo Hyde... LEGGETE IL LIBRO!

IAL

sabato 26 ottobre 2019

Robert Henry Lawrence Jr. (1935-1967): il primo aspirante astronauta afroamericano

Robert Henry Lawrence Jr. morì mentre istruiva un tirocinante alla tecnica di planata in discesa ripida.
L'8 dicembre 1967, fu espulso dal sedile posteriore orizzontalmente e morì nell'impatto.  
Sono passati 11 anni prima che un altro afroamericano venisse scelto per sottoporsi all'apprendistato per astronauti.

Dopo la morte del marito, pare che la signora Lawrence ricevette molte lettere cariche di odio, che dicevano cose del tipo "sono contento che sia morto, perché ora non ci saranno bestie sulla luna".

L'artista delle Bahamas, Tavares Strachan gli ha reso omaggio con due opere presenti alla Biennale Arte di quest'anno ed è riuscito a realizzare il sogno di Robert Henry Lawrence Jr. di andare nello spazio...
se volete sapere come cliccate  sopra l'immagine della sua opera realizzata con il neon!

Tavares Strachan  "Robert Henry Lawrence Jr."
IIIAL

venerdì 25 ottobre 2019

Cambiamo strada!


10 azioni senza senso che ci "capita" di compiere e che dovremmo evitare
-buttare cartacce per terra, in mare o nel fiume
-sprecare cibo, carta, acqua
-mangiare frutta esotica e/o non di stagione
-stare in chat con gli amici che abitano nel nostro stesso paese
-farci portare in macchina in posti vicini
-buttare l'immondizia senza fare la raccolta differenziata 
-stare chiusi in casa, tutto il giorno, per giocare on line
-accendere la luce durante il giorno
-comprare bottigliette e altre cose con tanti imballaggi di plastica
-comprare cose che non ci servono

IIIAL

giovedì 24 ottobre 2019

Biennale: May you Live in Interesting Times? No!

Ieri, 23 ottobre, noi ragazzi delle classi terze della Fogazzaro siamo andati alla Biennale Arte di Venezia. 
Abbiamo visitato entrambe le sedi espositive: l'Arsenale e i Giardini.
Molte opere hanno come tema la crisi climatica.

All'Arsenale
Trojan (2016-2017), di Yin Xiuzhen, rappresenta una ragazza su un sedile di un aereo in posizione di sicurezza, perché l'aereo sta per precipitare. L'opera è stata realizzata con un telaio metallico e vestiti usati, ed è così grande che ci si può entrare (esattamente come nel cavallo di Troia). Ovviamente l'opera sta ad indicare che noi siamo i passeggeri dell'aereo che sta precipitando, perché non siamo in grado di prenderci cura del nostro pianeta.


Crochet Coral Reef delle australiane Christine e Margaret Wertheim è un incrocio tra scultura e modello botanico biologico, che denuncia la devastazione della barriera corallina.


Otong Nkanga, artista della Nigeria, evidenzia l'inquinamento dei fiumi, a causa del petrolio.



Data-verse 1, 2019 è un'opera di Ryoji Ikeda: una proiezione continua di dati che mostra i cambiamenti negativi della terra a una velocità supersonica.



Jimmie Durham dedica una serie di sculture ai grandi mammiferi che per sopravvivere alla catastrofe ambientale saranno costretti a mutare.



Ai Giardini
La prima opera che abbiamo visto, da lontano sembrava un albero di Natale... Da vicino faceva paura. C'è un intreccio di cavi, una costruzione che si sta demolendo, la terra è nera e ci sono conchiglie e teste artificiali sparse qua e là. 
L'opera è di Korakit Arunanondchai che rappresenta l'inquinamento nella sua terra la Thailandia.


Poi abbiamo visto Do real things happen in moment of rationality? di Nabuqi: una mucca che "gira" in un paesaggio che sembra reale e naturale, mentre in realtà è completamente artificiale.



Il titolo della Biennale è May you Live in Interesting Times, ma forse al posto di interesting si dovrebbe usare l'aggettivo stupid...visto che è proprio la stupidità dell'uomo che ha creato l'allerta ecologica che stiamo vivendo!

Gioia  Abigail Zia

martedì 22 ottobre 2019

Il nostro incontro con Stella Nosella

Oggi, martedì 22 ottobre 2019, noi ragazzi di prima e di seconda della Fogazzaro abbiamo conosciuto l'autrice Stella Nosella. Lei ci ha raccontato com'è la vita di uno scrittore.
Veronica Meroni 

Stella ci ha parlato del suo grande percorso per diventare scrittrice.
Nicolas Wojtassek

Lei prima era una scienziata ma poi ha capito che ciò che la rendeva felice era scrivere per i bambini e i ragazzi... e così è diventata una scrittrice.
Christopher Gobbato

Ci ha fatto capire un sacco di cose sul mestiere dello scrittore. 
Mi ha colpito molto l'organizzazione del suo lavoro.
Denise Sciessere

Stella ci ha parlato molto anche del suo passato. Ha confessato che da piccola era piuttosto solitaria e molto indipendente. 
Fin dalla prima elementare le piaceva molto leggere e in quinta elementare ha scritto la sceneggiatura per la recita di fine anno scolastico.
Gioele Ongaro


illustrazione di Gioele Buoso

Lei scrive libri di diversi generi: fantasy, storici... due dei suoi libri (“La bambina dal nastro rosso” e “Sebastian’s Chronicles. La leggenda del lago sotterraneo”) sono candidati al Premio Strega per ragazzi. Speriamo che vinca!
Tommaso Dirindin

"La bambina dal nastro rosso" racconta la storia della sua nonna che ha vissuto da bambina la Seconda Guerra Mondiale. Stella lo ha scritto per ricordare... è importante ricordare per fare in modo che non ci siano più guerre.
Anna Gusso

illustrazione di Edoardo Cicuto

Ho ascoltato tutto quello che ci ha raccontato Stella: mi interessava molto quello che diceva sui libri, in particolare su "Verde Speranza" (libro che deve ancora essere pubblicato) dedicato al terremoto di Amatrice.
Damiano Strazza

Per me, Stella è una bravissima scrittrice.
Giro Mattia

Se dovessi dare un voto ai suoi libri darei 10 su 10.
Thomas Rossetto

Stella è allegra, piena di vita e mette tutta se stessa nel suo lavoro.
Allyson Catto

Ci ha anche incoraggiato a diventare scrittori...
Tommaso Lazzari

E' stato molto bello passare due ore con Stella!
Andrea Rubin

Spero tanto di rivederla, in futuro... questo incontro è piaciuto proprio a tutti.
Giorgia Moro

sabato 19 ottobre 2019

La Luna incorniciata

Se c'è in ballo un quadro famoso, la Luna e un cielo pieno di stelle, il primo pensiero che viene alla mente non può che essere quello di Vincent Van Gogh, che non a caso si chiama proprio Notte Stellata, in olandese De Sterrennacht.



Venne dipinto nel 1889 - pare il 19 di giugno - e rappresenta un paesaggio notturno di Saint-Remy-de- Provence, in Francia, ma se volete vederlo dal vivo dovete andare al quinto piano del MOMA di New York.


Un bel cielo stellato lo troviamo anche nel quadro Terrazza del caffè la sera, che rappresenta Place du Forum di Arles, ed è custodito a Dallas, Texas.



Nella Notte stellata sul Rodano non c'è Luna, ma c’è comunque un bel cielo blu pieno di stelle, dove spicca la costellazione del Grande Carro. Questo quadro si trova a Parigi, al Musée d'Orsay.

da “Voglio la Luna” di Andrea Valente e Umberto Guidoni