martedì 31 ottobre 2017

Cinema: Big Fish

Edward Bloom affascina tutti con incredibili storie sul proprio passato: imprese divertenti e surreali che comprendono giganti, streghe, lupi mannari e, naturalmente, un grosso pesce che rifiuta di farsi catturare.
I suoi racconti incantano chiunque, tranne il figlio Will. Ma quando Edward si ammala, Will tenta finalmente di separare il mito dalla realtà e di fare i conti una volta per tutte con le grandi imprese e i fallimenti del padre.


Questo film mi è piaciuto molto!
L'ho trovato interessante perché c'erano una storia reale insieme a una fantastica, momenti in cui si è riso e parti più toccanti.
Sharon Gusso IAL

E' stato divertente, pauroso ed emozionante, tutto allo stesso tempo.
Le storie di Edward erano bellissime.
Mi è piaciuto l'episodio del licantropo, in cui Edward dice che alcune creature sembrano cattive, ma in realtà sono solo sole.
Mi ha commosso la parte in cui a raccontare la storia, non è più Edward, ma Will, che  con la sua narrazione, continua a rendere la vita del padre una bellissima favola.
Dal Tin Irene IAL

venerdì 27 ottobre 2017

The Rainbow Flag



The Rainbow Flag is the International Peace Flag (first used in Italy at the Peace March, from Perugia to Assisi, in 1961).
It has seven colours (violet, indigo, blue, green, yellow, orange and red) with, in the center, the Italian word "PACE" which means "peace".

The rainbow is the symbol of the peace between the earth and the sky, after the great flood, so by extension, among all men.

lunedì 23 ottobre 2017

Treasures from the WRECK of the Unbelievable. Damien Hirst a Palazzo Grassi / Venezia




‘Treasures from the Wreck of the Unbelievable’ costituisce la prima grande personale dedicata a Damien Hirst in Italia, dopo la retrospettiva presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli del 2004 (“The Agony and the Ecstasy”), ed è curata da Elena Geuna, già curatrice delle monografiche di Rudolf Stingel (2013) e Sigmar Polke (2016) presentate a Palazzo Grassi.
La mostra si estende lungo i 5.000 metri quadrati espositivi di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, le due sedi veneziane della Pinault Collection che per la prima volta sono entrambe affidate a un singolo artista.
‘Treasures from the Wreck of the Unbelievable’ è un progetto complesso e ambizioso, la cui realizzazione si è protratta lungo diversi anni. Eccezionale nelle dimensioni e nei propositi, la mostra racconta la storia dell’antico naufragio della grande nave ‘Unbelievable’ (Apistos il nome originale in greco antico) e ne espone il prezioso carico riscoperto: l’imponente collezione appartenuta al liberto Aulus Calidius Amotan, conosciuto come Cif Amotan II, destinata a un leggendario tempio dedicato al Dio Sole in oriente.







It's only a real FICTION!

mercoledì 18 ottobre 2017

Se io fossi...



Se io fossi un gatto, tutto il giorno dormirei
Se io fossi un cane, tante feste al mio padrone farei
Se io fossi un canarino, volerei per tutto il mondo
Se io fossi un ghiro, farei un sonno profondo

Se io fossi un folletto, una pentola d'oro avrei
Se io fossi un gigante, tutti dall'alto guarderei
Se io fossi un mago, tutti i  malvagi farei scomparire
Se io fossi un dottore, tutti i malati farei guarire

Se io fossi un maestro, agli alunni bene insegnerei
Se io fossi un cavaliere, i più deboli aiuterei
Se io fossi un soldato, per tutti la pace vorrei

Se io fossi un ragazzo, come sono realmente,
tutte queste cose non farei
ma con i miei amici volentieri starei.

Nicolas Bottosso (IIBL)

Ispirato da S'i' fosse foco di Cecco Angiolieri (Siena 1260 circa - Siena 1313)
Vi consigliamo l'ascolto della versione in musica di Fabrizio de Andrè

lunedì 16 ottobre 2017

Voce alle ragazze!


*Sogni, lotte, dubbi, sconfitte e vittorie delle ragazze di ieri e di oggi
*scienziate, donne di spettacolo, sportive, politiche, artiste che hanno faticato e faticano a far sentire la loro voce
*il potere di cambiare le cose attraverso il duro lavoro e la fiducia nella possibilità di cambiare il mondo
*passione, curiosità e generosità
e molto altro ancora...
Questi saranno i temi delle letture ad alta voce che le ragazze della Scuola Secondaria di I grado 'Fogazzaro' faranno nelle loro incursioni letterarie nelle varie classi della scuola, dal 24 al 27 Ottobre.



Martedì 24 ottobre le ragazze della IAL leggono le biografie di:
Mercoledì 25 ottobre le ragazze della IBL leggono le biografie di: 
Giovedì 26 ottobre le ragazze di IIIAL leggono le biografie di:
Venerdì 27 ottobre le ragazze si IIBL leggono le biografie di:


mercoledì 11 ottobre 2017

11.10 Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze: la storia di Sonita Alizadeh (rapper)



Sonita aveva dieci anni quando i suoi genitori le dissero: "Dobbiamo venderti in sposa". Cominciarono a comprarle dei bei vestiti e a prendersi cura di lei più di quanto avessero mai fatto.
Sonita non sapeva di preciso cosa significasse, ma di una cosa era certa: non voleva sposarsi. Voleva studiare, scrivere e cantare canzoni. Quando lo disse a sua madre, lei le rispose: "Ci servono i soldi per comprare una sposa per tuo fratello maggiore. Non abbiamo scelta. Dobbiamo vendere te."
All'ultimo momento, tuttavia, il matrimonio combinato sfumò. In Afghanistan, il Paese in cui la famiglia viveva, era scoppiata la guerra, e Sonita e suo fratello furono mandati a vivere in un campo per rifugiati in Iran. Sonita andò a scuola da quelle parti e iniziò a scrivere le sue canzoni.
Quando compì sedici anni, sua madre andò a trovarla, e le disse che doveva tornare in Afghanistan , perché avevano trovato un altro marito disposto a comprarla. Di nuovo Sonita rispose no. Voleva bene a sua madre, ma non voleva sposarsi. Voleva fare la rapper.
Scrisse una canzone molto dura intitolata Brides for Sale, "Spose in vendita", e la caricò su YouTube. Il video divenne virale, Sonita  conquistò fama e vinse una borsa di studio per studiare musica negli Stati Uniti. "Nel mio Paese, le brave ragazze stanno zitte" racconta adesso. "Ma io voglio condividere le parole che ho dentro."

mercoledì 4 ottobre 2017

4 October: Dialogue, Understanding and Coexistence Day


The Coexist image (often styled as "CoeXisT" or "COEXIST") is an image created by the Polish, Warsaw-based graphic designer Piotr Młodożeniec  in 2000 as an entry in an international art competition sponsored by the Museum on the Seam for Dialogue, Understanding and Coexistence (Jerusalem). 

The image consists of the word COEXIST in all capital letters, with the C replaced by an oversized Muslim Crescent, the X replaced by an oversized Star of David, and the T replaced by an oversized Latin Cross.

The image was one of dozens of works displayed as large outdoor posters in Jerusalem in 2001.
Variations of this artwork have been used as bumper stickers and elements in rock concerts.

martedì 3 ottobre 2017

3 Ottobre: giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione

Ricordando


Saamiya Yusuf Omar

Saamiya Yusuf Omar è nata nel 1991 in una famiglia povera di Mogadiscio.
Da sempre Saamiya ha la passione e l'attitudine per la corsa.
Dopo aver vinto tutte le gare per dilettanti somale, inizia a partecipare a gare per professionisti con l'aiuto del centro olimpico somalo, situato a Mogadiscio.
Partecipa alle Olimpiadi di Pechino 2008, nella gara dei 200 m, ottenendo il record personale di 32"16, l'ultimo tempo di tutte le batterie, venendo però comunque incoraggiata e applaudita dal pubblico presente allo stadio. Successivamente alla gara tutti i giornalisti la intervistano, perchè, con la sua partecipazione alle Olimpiadi, diventa un simbolo per l'emancipazione delle donne musulmane di tutto il mondo.
L'appuntamento è con le Olimpiadi di Londra del 2012. Ma tutto diventa difficile. Gli integralisti prendono ancora più potere in Somalia, Saamiya corre chiusa dentro un burqa. Rimanere in Somalia, all'improvviso, non ha più senso. Una notte parte, a piedi, rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi.
Sola, intraprende il Viaggio di ottomila chilometri, l'odissea dei migranti dall'Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia.
La giornalista Teresa Krug, di Al Jazeera, a lungo in contatto con Saamiya, conferma successivamente che la ragazza avrebbe viaggiato attraverso Etiopia, Sudan e Libia con l'intento di giungere in Europa per trovare un allenatore che la mettesse in grado di partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012; ma all'inizio di aprile del 2012 sarebbe morta annegata nel naufragio di un'imbarcazione diretta a Lampedusa. La notizia della morte è poi stata confermata dalle agenzie di stampa internazionali.
La vita di Saamiya Yusuf Omar è stata raccontata nel romanzo Non dirmi che hai paura, scritto da Giuseppe Catozzella ed edito da Feltrinelli il 12 gennaio 2014, romanzo poi pubblicato in tutto il mondo, che è valso a Giuseppe Catozzella la nomina a Goodwill Ambassador UNHCR, Ambasciatore per l'Agenzia dei Rifugiati delle Nazioni Unite.