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venerdì 30 settembre 2022

Il Veneto Legge: oltre la lettura...

Come ogni anno la Maratona di Lettura è stata un bello stimolo!

Oltre alle letture…

abbiamo fatto un'interessante visita virtuale sulle Dolomiti (imparando un sacco di cose nuove),


abbiamo parlato di Vaia e del bosco dei violini,


abbiamo ascoltato e meditato su Suite for Vajont di Remo Anzovino,



abbiamo illustrato fiabe,


e infine abbiamo condiviso i nostri ricordi e l’amore per la montagna.



Che dire oltre?

Noi siamo già pronti per nuove letture che ci facciano aprire altre finestre sul mondo.

mercoledì 18 settembre 2019

Music on the Moon


Venerdì 27 settembre alle ore 11:00, per la Maratona di lettura "Il Veneto legge", gli alunni della Fogazzaro leggeranno stralunate storie sul nostro romantico satellite, per celebrare i 50 anni dell'allunaggio, con accompagnamenti musicali che vanno da Mina ai Police.

martedì 8 gennaio 2019

My name is Victor Frankenstein



On a ship in the Artic, Victor Frankenstein – ill and tired  - tells the story of his sad life to the British man of science, Robert Walton. He talks of his family and friends in Geneva, and of his love for the beautiful Elizabeth Lavenza. He speaks, too, about the terrible creature that he made from dead body parts when he was a university science student. He hates this monster, which has destroyed his life. But how does the monster feel about its maker?

lunedì 17 dicembre 2018

Atmosfera di festa...


Gioiosa attesa,
sogni, speranze:
dolce è il Natale.

IIAL

SOS Magia di Natale


Voi pensate davvero che il Natale sia sempre stato la festa più amata da tutti? No cari miei, non è sempre stato così! In molte famiglie, compresa la mia, ad esempio, non si è festeggiato per molto tempo! Mia madre pensava che il Natale fosse una festa inutile e mio padre continuava a negare l’esistenza di Babbo Natale. Io quindi, fino a quando non raggiunsi l’età della ragione, non sapevo nemmeno che esistesse il Natale. Poi successe una cosa strana… Era il 24 dicembre e, mentre i miei genitori dormivano, sentii un rumore provenire dal corridoio. Mi alzai e scorsi una grande ombra avanzare. Avvicinandomi vidi un grosso signore anziano, vestito di rosso, con una barba bianca, lunghissima. Stavo per correre dai miei genitori, pensando che fosse un ladro, quando, nella foga della fuga, inciampai. Quell'uomo mi sollevò da terra. Toccando la sua mano io capii che quello era davvero Babbo Natale e sentii potentissima tutta la magia della festa. Gli raccontai che nella mia famiglia non si era mai festeggiato il Natale. Lui già lo sapeva (anche senza letterina), e per farmi recuperare il tempo perduto, mi chiese se volessi aiutarlo quella notte a portare a termine le sue consegne. Risposi subito di sì, e così viaggiai in tutto il mondo in una sola notte, concludendo il mio giro al Polo Nord, proprio a casa di Babbo Natale. Babbo Natale, quella notte, mi fece un regalo molto speciale: mi diede il dono di infondere, con un solo soffio, la magia della festa, nei cuori di tutte le persone scettiche. Lo faccio ancora oggi, ovviamente di nascosto, senza che vi possiate accorgere. Comunque potete provare a scovarmi: sono forse quell'uomo che sta starnutendo? Quello che soffia sulla cioccolata calda? O quello che si sta scaldando le mani alitandoci sopra? Chissà, forse non sono solo, forse siamo tanti: ecco allora da dove arriva tutta questa magia di Natale!

IIIBL

martedì 16 ottobre 2018

Mary Wollstonecraft Shelley (1797-1851): "Attenti: Siccome non ho paura, posso fare qualsiasi cosa!"



C'era una volta una ragazzina che si chiamava Mary e che aveva perso la mamma pochi giorni dopo la sua nascita. La matrigna non era gentile con lei, e Mary sentiva tantissimo la mancanza di una madre. La sua unica consolazione era l'enorme biblioteca di casa, da cui prendeva ogni giorno un libro diverso che poi andava a leggere sulla tomba di sua madre.
I libri la affascinavano e la trasportavano lontano da quella casa in cui si sentiva sola e infelice. Ben presto cominciò a scrivere lei stessa racconti e poesie.
Un giorno conobbe un giovane poeta di nome Percy. I due si diedero appuntamento per la prima volta sulla tomba della madre di Mary, e lì capirono di essere profondamente innamorati. Il padre di Mary, però, era contrario al loro amore, così furono costretti a fuggire a Parigi per stare insieme.
Viaggiarono attraverso l'Europa, facendo amicizia con molti altri artisti e scrittori.
In una notte di tempesta, Mary, Percy e alcuni amici cominciarono a raccontarsi storie del terrore. Dopo un po', uno di loro propose che tutti tornassero nelle proprie stanze a scrivere storie di fantasmi, per poi vedere chi sarebbe stato l'autore della più spaventosa.
Quella notte, a Mary venne l'idea di un folle scienziato che creava un mostro composto da pezzi di cadaveri e lo riportava in vita tramite l'elettricità. Furono tutti d'accordo: la storia del dottor Victor Frankenstein era quella che faceva più paura.
Il romanzo di Mary, Frankenstein o il moderno Promoteo, ebbe un successo strepitoso. Ancor oggi, a duecento anni di distanza, la gente ama leggere del dottor Frankenstein e della sua orrenda creatura, invenzioni della straordinaria fantasia di Mary Wollstonecraft Shelley.

biografia tratta da "Storie della buonanotte per bambine ribelli 2" di Elena Favilli e Francesca Cavallo

lunedì 24 settembre 2018

Marcovaldo al Megafono: nostalgia della Natura

Venerdì 28 settembre alle ore 11:00, per la Maratona di lettura "Il Veneto legge"
gli alunni della Fogazzaro leggeranno, ad altissima voce, le comiche disavventure dell'ingenuo Marcovaldo, manovale della Sbav, nato dal grande genio di Italo Calvino.


mercoledì 16 maggio 2018

Maggio dei libri: i grandi leggono ai piccoli alla mostra del libro



"Mi piacerebbe tanto non essere il gigante più pezzente della città!" sospirò Adalberto, e comprò tanti vestiti eleganti...inizia così Il gigante più elegante di Julia Donaldson, che i ragazzi di II della Fogazzaro leggeranno ai bimbi della scuola dell'infanzia, lunedì 25 Maggio dalle 10.30 alle 12.00, presso la delegazione Comunale di La Salute di Livenza, sede della VII Mostra del Libro.
I ragazzi più grandi si cimenteranno nella lettura espressiva, dopo aver fatto un piccolo corso con l'Associazione Culturale Peter Pan, assieme a Denise De Bortoli e a Lisa Zanin.



In tre appuntamenti Lisa e Denise hanno fatto divertire i ragazzi, ma soprattutto li hanno preparati a far divertire un pubblico esigente come quello dei più piccoli.


Le altre letture in programma sono:
Capretti e Caproni (di Olalla González) un bell’albo illustrato, tratto da un racconto tradizionale, che racconta ai bambini una favola dove l’astuzia e l’unione vincono sulla forza e la prepotenza;


Voglio il mio cappello (Jon Klassen).
Chi lo vuole, questo cappello, è presto detto: un orso enorme. Un tipo abbastanza impassibile: se sia buono o cattivo, non lo sappiamo. È solo molto grosso. Punto.

I lettori sono molto emozionati e non vedono l'ora di dar vita ai personaggi di questi tre libri fantastici!

sabato 10 marzo 2018

9.03 Visita d'istruzione a Padova: III tappa PALAZZO DELLA RAGIONE (in Piazza delle Erbe)



Il soffitto ricorda la chiglia di una grande nave.
L'architetto, Giovanni degli Eremitani, era infatti un veneziano specializzato nella progettazione di navi.
Il Palazzo della Ragione è stato il posto più importante della città per secoli, sede dei tribunali, degli affari e della politica della città.
Un continuo andirivieni di persone discutevano, facevano affari, stipulavano contratti o scambiavano due chiacchiere, mentre nello stesso spazio si svolgevano i processi.
Le pene, che venivano inflitte, andavano scontate subito, spesso addirittura lì dentro, in modo che i condannati subissero anche la vergogna di essere visti.


Di questo parlano i 2000 metri quadrati di affreschi che lo decorano... e siccome tutto quel che succede capita sotto i cielo, negli affreschi c'è anche lui, cioè il cielo come lo immaginavano e interpretavano gli uomini di allora, con i 12 segni dello Zodiaco, corrispondenti ai mesi dell'anno, con i lavori dei campi che si facevano in quei mesi, dalla semina alla macellazione degli animali, al raccolto.
Negli affreschi ci sono anche i pianeti, gli apostoli, la Madonna e i simboli dei tanto temuti tribunali, identificati con animali per permettere anche agli analfabeti di trovarli.




9.03 Visita d'istruzione a Padova: II tappa IL SANTO



E' una delle più grandi chiese al mondo ed è visitata annualmente da moltissimi pellegrini.
In essa sono custodite le reliquie di Sant'Antonio da Padova e la sua tomba.



La piazza del Santo ospita il monumento equestre al Gattamelata di Donatello.
Quest'ultimo realizzò anche le sculture bronzee (crocifisso, statue e formelle) oggi collocate sull'altare maggiore.

mercoledì 7 marzo 2018

Il Bo (- 2 giorni alla visita d'istruzione a Padova)



Le tracce di Galileo a Padova sono un po' dappertutto perchè qui visse e insegnò dal 1592 al 1610 per 18 anni.
Al Bo sede dell'Università, c'è ancora la cattedra da cui Galileo teneva le sue lezioni.
L'Università è conosciuta come Bo perchè, nella zona, prima c'era un mercato di buoi, ed è anche per questo che il curioso simbolo dell'università è un cranio di bue.
Per il Bo sono passati altri studenti famosi come, ad esempio, l'astronomo polacco Copernico, che nella sua teoria "mise" il sole al centro dell'universo.
Qui si è laureata la prima donna al mondo: Elena Lucrezia Cornaro Piscopia.

Classi II della Fogazzaro

martedì 6 marzo 2018

Galileo Galilei (- 3 giorni alla visita d'istruzione a Padova)



Le invenzioni di Galileo

Era la terza volta che si alzava dal letto quella notte.
"Ancora una volta ho mangiato troppo, maledizione, e ora non riesco a dormire". Ma non era solo quello che lo rendeva così inquieto. Era quello che aveva visto con un aggeggio che andava perfezionando da un po': "il tubo" di un occhialaio olandese con cui si vedevano vicine le cose lontane. Pensava di venderlo alla Marina Veneziana: poteva essere un bel colpo, utilissimo per vedere le navi dei pirati dalmati che assalivano le navi della Repubblica Serenissima, prima di essere visti e così poter scappare. Ma quello che Galileo aveva visto alzando il cannocchiale al cielo lo aveva turbato a fondo e aveva acceso la sua curiosità. Aveva visto, 8 volte più grande che a occhio nudo, la Luna su cui c'erano montagne e ombre, crateri, deserti. Altro che corpo perfetto come si credeva! E quelle piccole stelle che aveva visto la prima volta il 7 gennaio 1610 vicino a Giove. Prima tre, poi due e poi quattro, tutto in 7 giorni. E non stavano fisse ma seguivano Giove: cos'erano? E come poteva accadere se, come si credeva, era la Terra al centro dell'Universo e le stelle giravano intorno? No, non poteva dirlo, nessuno gli avrebbe creduto. Era quasi l'alba del 16 gennaio 1610 quando smise di rimuginare. "Proprio io che insegno che quel che vale è l'evidenza delle esperienze che possiamo fare e rifare non posso stare zitto. Devo dire tutto e al diavolo se nessuno mi crederà".
Ritrovata la calma, Galileo prese carta e penna e iniziò a scrivere il Sidereus Nuncius (L'avviso astronomico), un libro in cui c'era tutto quello che aveva visto: da quel momento, quello che l'uomo pensava del cielo cambiò per sempre.



lunedì 5 marzo 2018

La città dei "4 senza" (- 4 giorni alla visita d'istruzione a Padova)


Caffè Pedrocchi


Padova viene definita la città dei "4 senza" perché
  • la Basilica di Sant'Antonio è talmente famosa da essere conosciuta solo come "il Santo", senza nome;
  • il grande cavallo ligneo di Donatello a Palazzo della Ragione è senza cavaliere;
  • il Caffè Pedrocchi, uno dei simboli della città, luogo di incontro per intellettuali e artisti, è stato definito "senza porte" perché dal 1831 al 1916 era aperto giorno e notte;
  • Prato della Valle non è un giardino, ma è una piazza, quindi viene definito senza erba, anche se in realtà c'è dell'erba, ma non quanta ci si aspetterebbe se fosse un prato.
Prato della Valle


Apriamo il tour di preparazione alla nostra visita d'istruzione proprio con Prato della Valle.

Prato della Valle è la piazza più grande d'Europa: ci si potrebbero costruire dentro addirittura 8 campi da calcio.
Ha 4 ponti che portano a una specie di isola con un canaletto di acqua intorno, una bella fontana che zampilla al centro e, lungo i bordi del canale, tante statue.
Per essere proprio precisi, le statue intorno a Prato della Valle sono 78 e rappresentano personaggi importanti che nei secoli passati hanno avuto a che fare con Padova, come Antenore, il leggendario fondatore della città, il celebre pittore Andrea Mantegna, il famoso poeta Torquato Tasso e molti altri ancora.
Tra questi personaggi quello che guarda in alto, verso il cielo, è il grande scienziato Galileo Galilei.

Classi II della Fogazzaro

Via agli allenamenti per la Corsa Contro la Fame


Oggi 5 marzo, alla seconda ora, noi ragazzi di seconda ci siamo trovati nell'Aula Magna per incontrare Elisa, una volontaria dell'organizzazione Azione Contro la fame.
Elisa ci ha spiegato che, al mondo, una persona su nove non mangia a sufficienza, oppure mangia in modo scorretto (sempre lo stesso alimento), cioè è malnutrita in modo cronico o acuto.
Il cibo nei vari paesi, dove c'è la fame, manca per ragioni diverse, una di queste ragioni è la guerra: nei tanti paesi dove c'è la guerra si muore più di fame che di bombardamenti.
Elisa ci ha illustrato alcune azioni che si possono fare per contrastare la fame:
- riflettere su questo problema (sensibilizzarci e sensibilizzare);
- donare animali, semi e strumenti per la coltivazione ai paesi in cui c'è la fame;
- cercare di garantire loro l'accesso all'acqua (da bere, per lavarsi...);
- donare cibo terapeutico, che possiede tutte le sostanze nutritive concentrate. Nutrendosi per due volte al giorno, per 2 mesi con questo cibo, si guarisce dalla malnutrizione.




Poi abbiamo visto un video in cui alcuni ragazzi, in Iraq, mostravano la vita in un campo profughi dove opera Azione Contro la Fame.
I ragazzi "si sono trasferiti" lì, dopo aver abbandonato le loro case a causa della guerra (che continua ad esserci dal 2003).




Infine Elisa ci ha parlato della Corsa Contro la Fame.

La nostra Corsa Contro la Fame si terrà il 15 Maggio 2018, dopo l'annuale Passeggiata d'Istituto.

Nel frattempo noi ragazzi abbiamo "la missione" di trovarci degli sponsor, tra i nostri conoscenti e non solo, che ci daranno una certa somma proporzionale alla distanza che noi riusciremo a compiere quel giorno, che poi noi devolveremo in beneficenza ad Azione Contro la Fame. 
Per questa ragione dobbiamo cercare di correre il più possibile e per questo inizieremo già da domani ad allenarci.

IIBL

lunedì 19 febbraio 2018

Raggiungiamo la luna a piedi!



Dal 2005, ogni anno, una trasmissione di Radio2, Caterpillar, chiede ai suoi ascoltatori di spegnere tutte le luci che non sono proprio indispensabili alle 18 di un pomeriggio di febbraio. 
Quest’anno sarà venerdì 23 febbraio. Festeggiamo il compleanno del Protocollo di Kyoto, il tentativo dell’umanità di salvare la Terra dalla distruzione indotta dai cambiamenti climatici.
Un’iniziativa simbolica e concreta – spegnere le luci e testimoniare il proprio interesse al futuro dell’umanità – che è diventata subito molto partecipata: si spengono sempre le piazze italiane, i monumenti – la Torre di Pisa, il Colosseo, l’Arena di Verona -, i palazzi simbolo dell’Italia – Quirinale, Senato e Camera – e tante case dei cittadini. Si sono spenti per M’illumino di Meno la Torre Eiffel, il Foreign Office e la Ruota del Prater di Vienna. In decine di Musei si organizzano visite guidate a bassa luminosità, nelle scuole si discute di efficienza energetica, in tanti ristoranti si cena a lume di candela, in piazza si fa osservazione astronomica approfittando della riduzione dell’inquinamento luminoso.
Dall’inizio di M’illumino di Meno, in 14 anni, il mondo è cambiato. L’efficienza energetica è diventata un tema economico rilevante e le lampadine ad incandescenza che Caterpillar invitava a cambiare con quelle a risparmio energetico, adesso, semplicemente, non esistono più. Tanti italiani hanno sul tetto di casa i pannelli fotovoltaici e quasi tutti i governi del mondo hanno fatto altri accordi, a Parigi nel 2015, per ridurre i danni dei cambiamenti climatici. 
M’illumino di Meno è diventata anche la festa degli stili di vita sostenibili, quelli che fanno stare bene senza consumare il pianeta. C’è mancato poco che diventasse legge dello Stato: due proposte, alla Camera e al Senato, hanno chiesto l’istituzione della Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili.
Quest’anno Caterpillar e Radio2 dedicano M’illumino di Meno alla bellezza del camminare e dell’andare a piedi. Perché sotto i nostri piedi c’è la Terra e per salvarla bisogna cambiare passo, con l'idea di raggiungere simbolicamente la luna a piedi con 555 milioni di passi.
L’invito per il 23 febbraio 2018 è spegnere le luci e andare a piedi.

sabato 17 febbraio 2018

15 e 16 Febbraio: giornate dello sport



Sono state giornate fantastiche: abbiamo affrontato il tema dello sport nelle diverse discipline, guardando film, facendo cartelloni e giochi vari...ma soprattutto ci siamo mossi e abbiamo incontrato  grandi atleti!
Zumba all'Energy Fit con Massimo

Attrezzi all'Energy Fit 
Tiro alla fune all'Energy Fit


Incontro con Matteo Mazzantini giocatore della Nazionale di Rugby,
il Coach Paolo Fedrigo e il Presidente del Rugby Portogruaro
Walter Calcinotto

Balli latini con Lazaro... direttamente da Cuba

Hip Hop con la Prof.ssa Ballarin


Ci siamo divertiti un sacco!


classi della Fogazzaro

sabato 13 gennaio 2018

Rita Levi Montalcini (1909-2012): "soprattutto, non temete i momenti difficili. Il meglio viene da lì."



Quando la sua tata morì di cancro, Rita decise di diventare una dottoressa.
Era particolarmente affascinata dai neuroni (ciò di cui è fatto il nostro cervello), così, dopo la laurea, cominciò le sue ricerche in questo campo insieme a uno straordinario professore di nome Giuseppe Levi e a un gruppo eccezionale di scienziati.
Erano nel bel mezzo di un'importante ricerca quando un crudele dittatore promulgò una legge: gli Ebrei non potevano lavorare all'università.
Rita fuggì in Belgio insieme al professore, che era ebreo come lei. Ma quando i nazisti invasero il Belgio, dovette fuggire e tornò in Italia.
E' difficile lavorare come scienziata quando devi nasconderti in continuazione e non hai accesso a un laboratorio, ma Rita non si arrese.
Trasformò la sua camera in un piccolo laboratorio di ricerca. Affilò gli aghi da cucito per creare strumenti chirurgici e sistemò un piccolo tavolo operatorio di fronte al letto, che usava per dissezionare i polli e studiare le cellule al microscopio.
Quando la sua città (Torino) fu bombardata, Rita fuggì un'altra volta, e poi un'altra ancora. Di nascondiglio in nascondiglio, tuttavia, qualunque fossero le difficoltà e ovunque si trovasse, continuava a lavorare.
Per la sua opera nel campo della neurobiologia, Rita ricevette il Nobel per la medicina: la terza persona della sua classe di medicina a ottenere questo risultato!

biografia tratta da "Storie della buonanotte per bambine ribelli" di Elena Favilli e Francesca Cavallo

Per approfondire Elogio dell'imperfezione di Rita Levi-Montalcini

giovedì 4 gennaio 2018

Continuità primaria/secondaria: il nostro romanzo ad immagini


Il progetto "continuità" è il modo attraverso il quale noi ragazzi di prima introduciamo gli alunni dell'ultimo anno della Scuola Primaria alla Scuola Secondaria.

Di fatto il progetto "continuità" consiste in lezioni-laboratorio, che hanno luogo da dicembre a febbraio, e che prevedono la realizzazione di un lavoro che verrà esposto in occasione della festa di fine anno, assieme ai lavori delle altre classi della nostra scuola. Quest'anno però lo esporremo anche alla Mostra del libro di Maggio, visto che si tratta di un lavoro su un romanzo: Il mio amico Asdrubale di Gianni Biondillo.


Questo libro parla dell'amicizia tra Mirka e Marco, due ragazzini che trascorrono molto tempo con Asdrubale, il loro amico albero, minacciato da un assessore che vuole abbatterlo per creare un parcheggio...



Abbiamo iniziato  l'illustrazione del libro, lavorando parallelamente sulla lettura e sul  riassunto.

I disegni sono stilizzati e semplificati nelle forme poiché devono essere colorati dai bambini delle classi prime della Scuola Primaria e dall'ultima classe della Scuola d'Infanzia.



Le tecniche che proponiamo, per colorare, sono il frottage, il graffito, lo stampo.

- Il  frottage consiste nel ricalcare stoffe o altri materiali, con dei colori a cera, sul foglio da disegno.

- Per ottenere il graffito prima si colora un disegno con i colori a cera, poi lo si ricolora con della tempera nera e alla fine con chiodi, stuzzicadenti e altri oggetti appuntiti si graffia la superficie. L'effetto è un disegno colorato in modo molto particolare.

- Per quanto riguardo lo stampo, creiamo dei "timbri" con patate o spugne, che poi intingiamo nella tempera e stampiamo sulla carta.



In questo post vi abbiamo dato un piccolo assaggio del nostro capolavoro!


I AL

mercoledì 3 gennaio 2018

Blowin' in the wind (1963, Bob Dylan)

This song speaks about humanity, war, peace and other questions that people refuse to answer.

Click and listen!

How many roads must a man walk down
Before you can call him a man?
Yes, 'n' how many seas must a white dove sail
Before she sleeps in the sand?
Yes, 'n' how many times must the cannonballs fly
Before they're forever banned?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind.

How many years can a mountain exist
Before it's washed to the sea?
Yes, 'n' how many years can some people exist
Before they're allowed to be free?
Yes, 'n' how many times can a man turn his head,
Pretending he just doesn't see?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind

How many times must a man look up
Before he can see the sky?
Yes, 'n' how many ears must one man have
Before he can hear people cry?
Yes, 'n' how many deaths will it take till he knows
That too many people have died?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind. 


BOB DYLAN RECEIVED THE NOBEL PRIZE FOR LITERATURE IN 2016.