martedì 16 febbraio 2016

A&B: alfabeto di racconti

Ispirati dai Sillabari di Goffredo Parise, abbiamo deciso di iniziare a "costruirci" un alfabeto di racconti.



AMICIZIA
Un giorno un bambino andò con suo padre a pescare presso un piccolo fossato vicino a casa.
Avevano preso qualche pesciolino, quando una piccola macchina grigia parcheggio accanto a loro. Scese un uomo sulla cinquantina, alto circa un metro e ottanta, con una sigaretta in bocca. L'uomo scaricò dalla macchina un secchiello, che riempì d'acqua, e una canna da pesca molto piccola. Mise un verme sull'amo, gettò la lenza, e quasi subito prese un'alborella di circa due centimetri. Il bambino, timidamente, si avvicinò e chiese a quell'uomo come si chiamasse. L'uomo rispose "Valerio". Padre e figlio iniziarono a chiacchierare con Valerio, che spiegò che le alborelle gli servivano per andare a pescare il lucioperca: un predatore portato in Italia, dalla Polonia, molti anni fa. Il bambino chiese a Valerio dove abitasse e Valerio rispose che si era appena trasferito da Milano, in un paesino vicino a Eraclea Mare, nella casa che gli aveva lasciato suo zio. Parlando "uscì" che il bambino era appassionatissimo di pesca e aveva una grande collezione di DVD sul tema. Quando Valerio sentì, nella lunga lista, il titolo "Big Fish Adventures" fece un sorriso e spiegò che lui aveva partecipato alla realizzazione di due DVD di quella collana.
Alla sera, dopo aver cenato, padre e figlio guardarono i DVD e videro Valerio pescare tarpon in Costarica e salmoni in Norvegia.
Il giorno dopo, tornato da scuola, il bambino si precipitò nel luogo dove aveva incontrato Valerio, lo trovò e da allora divennero grandi amici.
Biasia Alex, Catto Kledi (IIIB)




BACIO
Adeline era una ragazza di quattordici anni, solare e divertente, ma nonostante i suoi pregi non aveva ancora avuto un ragazzo.
L'estate era finita, avrebbe incominciato una nuova scuola e si sarebbe così aperto un nuovo capitolo della sua vita: le superiori.
Dopo una settimana Adeline si era abituata al nuovo ambiente e aveva fatto già molte amicizie. Un giovedì, in corridoio, un ragazzo, urtandola, le fece cadere tutti i libri. Lui si scusò, le raccolse i libri, mentre lei rimase a fissarlo, incantata, dalla sua bellezza.
Il giorno dopo, quando si incrociarono, lui la salutò e lei imbarazzata ricambiò il saluto.
Lo stesso giorno, alla ricreazione, lui le si avvicinò e si presentò: "sono Filippo, sono i IIIB. Tu come ti chiami?". Anche lei si presentò e iniziarono così a conoscersi. Alla fine delle lezioni, mentre Adeline stava salendo in autobus, Filippo le fece l'occhiolino.
Era arrivato il weekend e i pensieri di Adeline erano solo per Filippo.
Il lunedì dopo, il sogno di Adeline si realizzò: Filippo le chiese di uscire e ovviamente lei accettò. Alle 15.30 si videro in piazza San Teodoro, di fronte al cinema.
Appena Filippo vide Adelina la abbracciò, la baciò sulla guancia e tirò fuori dalla tasca, dei suoi jeans strappati, due biglietti per il cinema. Alla fine del film Filippo propose ad Adeline una passeggiata sotto i portici. Ad un certo punto lui si girò verso di lei, le afferrò il viso tra le mani e la baciò con dolcezza: lei non si ritrasse, quello fu il suo primo e romanticissimo bacio.
La loro storia continua ancora...
Laura Valente, Alessia Marino (IIIB)

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