giovedì 7 maggio 2020

Premio Nobel per la letteratura nel 1959: Salvatore Quasimodo (Modica 1901 - Napoli 1968)

Fino al 1942, nella prima fase della sua produzione, Quasimodo può essere considerato un poeta ermetico
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la sua poesia subisce una profonda trasformazione: al centro dei suoi interessi  e delle tematiche trattate non c'è più solo la riflessione intimista, ma compare l'impegno politico e civile
Turbato dalla violenza della dittatura fascista e dagli orrori della guerra, Quasimodo matura la convinzione che il compito della poesia sia quello di giungere al cuore degli uomini e indurli a cambiare il mondo. 
In una delle sue poesie più note, Alle fronde dei salici, scritta nel 1943, nel periodo dell'occupazione nazista, Quasimodo dà voce al grido di dolore dei poeti che sperano di vedere la loro terra libera per avere la forza di tornare a comporre poesie:

E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore?



Tra le raccolte poetiche di Quasimodo ricordiamo:

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