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giovedì 3 marzo 2022

La mafia, conoscerla per combatterla

 

La mafia è una organizzazione che comanda il territorio in cui si trova, tramite azioni criminali. In Italia si trovano molti tipi di mafie: a Napoli troviamo la Camorra, in Calabria l’Ndrangheta e in Sicilia Cosa Nostra. Ogni clan ha il proprio boss. Egli comanda tutte le attività illecite e viene chiamato molte volte con l’appellativo di “Don”. 

La mafia però è diversa dai comuni delinquenti, essa comanda la vita quotidiana delle persone e tramite usure ed estorsioni mette in difficoltà i cittadini e le loro attività. A causa di ciò per esempio alcuni imprenditori  non riescono a permettersi il proprio negozio e talvolta la propria casa. La mafia è famosa anche per alcune azioni eclatanti, come l’esplosione di Capaci, l’esplosione di Via D’Amelio e l’uccisione del piccolo Giuseppe, sciolto nell’acido. 

I più celebri modelli di eroi antimafia sono stati tutti uccisi dalla mafia, ma sono ricordati per il loro coraggio e per la loro determinazione a pulire l’Italia da questi rifiuti. Uno dei più famosi, o forse il più famoso, è stato Giovanni Falcone, un magistrato che insieme al pool-antimafia costituì il primo megaprocesso contro Cosa Nostra e riuscì a mettere dietro le sbarre centinaia di mafiosi. Un altro dei più conosciuti è Giuseppe Impastato, giornalista e conduttore radiofonico che attraverso manifestazioni e articoli combatté contro la mafia e fece capire alle altre persone quale fosse la verità.

Anch’io ho delle proposte contro la mafia: non bisogna avere paura e, anzi, si deve denunciare questi atti, iniziando a parlarne prima di non accorgersi più di niente. 

 Riccardo Vidal III DS

giovedì 28 febbraio 2019

Docufilm e libro: "La voce di Impastato" di Ivan Vadori


Il 9 maggio del 1978 venne ritrovato il corpo di Aldo Moro, lo statista rapito dalle Brigate Rosse nel marzo del 1978. La notizia oscurò completamente l’assassinio dell’attivista siciliano Giuseppe Impastato, ucciso nella notte tra l’8 e il 9 maggio su ordine – come ora sappiamo - del boss Gaetano Badalamenti. Il suo cadavere fu imbottito di tritolo e fatto saltare sui binari della linea ferroviaria Palermo-Trapani, per simulare un incidente nella preparazione di un attentato. 
Solo grazie all'impegno della madre di Peppino, la signora Felicia, e del fratello Giovanni – con il sostegno del Centro siciliano di documentazione di Umberto Santino e Anna Puglisi - fu svelata la matrice mafiosa dell’omicidio, riconosciuta anni più tardi anche dal tribunale di Palermo. 
Dal docufilm del 2013, è nato nel 2018 il libro La voce di Impastato, pubblicato da Nuova Dimensione Editore, che traccia il percorso d’inchiesta del giornalista Ivan Vadori, da Peppino Impastato a Mafia Capitale: sei anni di interviste ad alcuni tra i principali protagonisti dell’antimafia italiana.