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martedì 29 ottobre 2024

#ioleggoperché: donate anche voi un libro alla scuola!

La nostra scuola ha aderito a #ioleggoperché: la più grande iniziativa nazionale di promozione della lettura, organizzata dall'Associazione Italiana Editori.

#ioleggoperché offre l'opportunità, a chiunque lo desideri, di donare uno o più libri a sostegno della nostra biblioteca scolastica.

Le librerie, gemellate con la Scuola "A. Fogazzaro", dove poter effettuare l'acquisto dei libri dal 9 al 17 novembre 2024, sono

CARTOLIBRERIA BENEDET, Via Roma 22 - SAN STINO DI LIVENZA

UBIK CAORLE, Rio Terrà delle Botteghe, 12 - CAORLE

Chi intende donarci un libro dovrà specificare bene il nome delle nostra scuola (A. Fogazzaro - La Salute di Livenza) in quanto entrambe le librerie sono gemellate con svariati istituti.

Grazie in anticipo a tutti coloro che ci aiuteranno a rendere la nostra biblioteca sempre più ricca di bei libri!

martedì 24 settembre 2024

3 ottobre: Lezione-concerto della Scuola di Musica "Paul Jeffrey" di Caorle


Giovedì 3 ottobre, alcuni insegnanti della Scuola di Musica "Paul Jeffrey" regaleranno, agli studenti della Scuola secondaria "Antonio Fogazzaro" e agli alunni della Scuola primaria "Edmondo De Amicis", una coinvolgente lezione-concerto

Dalle ore 10.00 alle 12.00, i maestri si esibiranno nella palestra comunale di La Salute di Livenza, spiegando le peculiarità degli strumenti suonati, coinvolgendo i ragazzi e trasmettendo tutta la passione e la cura che ripongono nel loro mestiere.

Non vediamo l'ora di vederli "on stage"!

giovedì 2 novembre 2023

#ioleggoperché: donate anche voi un libro alla scuola!

La nostra scuola ha aderito a #ioleggoperché: la più grande iniziativa nazionale di promozione della lettura, organizzata dall'Associazione Italiana Editori.

#ioleggoperché offre l'opportunità, a chiunque lo desideri, di donare uno o più libri a sostegno della nostra biblioteca scolastica.

Le librerie, gemellate con la Scuola "A. Fogazzaro", dove poter effettuare l'acquisto dei libri dal 4 al 12 novembre 2023, sono

CARTOLIBRERIA BENEDET, Via Roma 22 - SAN STINO DI LIVENZA

UBIK CAORLE, Rio Terrà delle Botteghe, 12 - CAORLE

Chi intende donarci un libro dovrà specificare bene il nome delle nostra scuola (A. Fogazzaro - La Salute di Livenza) in quanto entrambe le librerie sono gemellate con svariati istituti.

Grazie in anticipo a tutti coloro che ci aiuteranno a rendere la nostra biblioteca sempre più ricca di bei libri!

giovedì 22 aprile 2021

In nome della Libertà: Isetto Buoso e Bruno Salvadori

Isetto Buoso fu trucidato per non aver 
detto i nomi dei compagni.

Oltre a Franco Zanon, Isiglò Selci, Bruno Tamanini, vanno aggiunti altri due partigiani, del battaglione "Peruch", alla lista dei caduti: Isetto Buoso (nato il 6.11.1915) e Bruno Salvadori (nato il 7.8.1919).

Vennero catturati a La Salute il pomeriggio del 25 aprile 1945, portati al comando tedesco presso l'amministrazione Romiati dove, nella notte tra il 25 e il 26 aprile, furono interrogati affinché rivelassero i nascondigli dei loro compagni. Al loro rifiuto di collaborare furono pestati a sangue, gli vennero strappate le unghie delle mani e dei piedi, furono infilzati con dei ferri roventi e gettati in un canale.

I loro corpi furono ripescati alcuni giorni dopo.

La ragione di tanta ferocia e accanimento da parte dei tedeschi probabilmente era dovuta al fatto che avevano scoperto che Bruno Salvadori aveva fatto il doppio gioco: sino a qualche giorno prima era stato infatti uno dei loro interpreti.

Bruno Salvadori aveva lavorato anche per la Todt di Caorle
per avere quella libertà di movimento necessaria a fare il partigiano


lunedì 6 maggio 2019

La maestra Lisa Davanzo (1917-2006)



Nel 1940 l’Italia entra nel Secondo Conflitto Mondiale e Lisa inizia la sua carriera di insegnante a Ca' Corniani, facendo da maestra ai contadini del posto. È lei a raccontare nell'introduzione del suo libro “ossi de persego” come Romiati avesse a cuore la cultura di mezzadri e braccianti per i quali aveva creato, all'interno della sua azienda agricola, una scuola serale a titolo gratuito allo scopo di alfabetizzarli.

“Mi fae a maestra
E in bicicleta
Vae de qua e de à:
a Mussetta Castaldia Ca’ Corniani”

Lisa soggiornava per tutta la settimana nella casa delle insegnanti della scuola elementare della stessa Agenzia, e tornava a casa il sabato.

In quella zona operò la “Missione Nelson”, che in Valle Altanea aveva il compito di far imbarcare sui sottomarini che arrivavano a Porto Santa Margherita i prigionieri degli Alleati. L’ultimo tratto, lungo il Canale Brian, lo facevano i gommoni trasportatori, con la connivenza e la collaborazione di Giorgio Romiati, che aveva in casa il Comando Tedesco di zona e perciò rischiava la vita.

Se volete sapere qualcosa di più sulla maestra Lisa Davanzo cliccate qui

sabato 4 maggio 2019

La figura di Giorgio Romiati

“la palude è sempre apparsa nei secoli simbolo di morte. Per noi agricoltori ha però conservato l’insuperabile fascino delle sue attrattive, dell’immensità dei suoi orizzonti, dello splendore delle sue albe e dei suoi fiammeggianti tramonti, dello stesso scatenarsi incontenibile delle bufere, delle stupende e commoventi manifestazioni biologiche tra gli specchi d’acqua e i canneti brulicanti di selvaggina e guizzanti di pesci. Fascino vivificato e accresciuto in quest’ultimo sessantennio nell'ancor maggiore attrattiva della bonifica nelle sue alte prospettive di redenzione umana e di sviluppo agricolo…”

Parole di Giorgio Romiati (dal libro “il fiume Livenza” di Giuseppe Marson)



Nominato cavaliere del lavoro nel 1952 per il settore Agricoltura, Giorgio Romiati era nato a Padova nel 1876 dove è stato sepolto dopo la morte avvenuta nel 1967.
Dopo gli studi di medicina, nel 1897 egli assunse la direzione della Azienda agricola di San Giorgio, 3000 ettari completamente paludosi, alla foce del Livenza, che bonificò.
Durante il primo conflitto mondiale alternò il servizio medico in prima linea con audaci azioni belliche. Nel corso del secondo, invece, fu alla direzione dell’Ospedale militare di Pordenone, dove salvò dalla deportazione molti soldati e ufficiali. Apportò inoltre la sua competenza in numerose amministrazioni e istituzioni.
Dopo la prima guerra mondiale riprese, con i fratelli, l’attività interrotta e la estese a tutta la proprietà. Si dedicò intensamente ai consorzi di Bonifica del Basso Piave.
L’intero comprensorio fu così dotato, oltre che di modernissimi impianti di prosciugamento, di strade, linee elettriche, impianti di irrigazione, impianti sanitari…
Benemerita fu la sua azione contro la malaria. All'opera di bonifica associò la difesa boschiva e il riscatto sociale dei contadini. Per tutto ciò ricevette dall'Università di Padova la laurea honoris causa in scienze agrarie.

Il XX secolo è anche per Caorle il secolo delle grandi guerre. In particolare si infiamma la vita lagunare dopo la disfatta di Caporetto, diventando territorio strategico per il fronte che combatteva sul Piave. Nell'ultima offensiva del 1918 anche i caorlotti si fecero onore, tanto che il cittadino Giorgio Romiati fondò l’associazione Giovane Italia, insignita della medaglia d’argento al valor militare dopo la vittoria del 4 novembre.
Non a caso una delle sezioni del Battaglione San Marco si chiamava proprio “Battaglione Caorle” e, insieme col Battaglione Bafile, ebbe un ruolo importante nella battaglia di liberazione sul Piave.

Durante il secondo conflitto grave fu il peso dell’occupazione tedesca, che arrivò a minacciare di allargare, per motivi strategici, tutto il litorale per una profondità di 10 chilometri; l’allarme rientrò inaspettatamente e ancor oggi i caorlotti, a memoria di un voto emesso il 2 gennaio 1944, attribuiscono il merito di ciò all'intercessione della loro Madonnina del Mare.

 dal testo "Se magnea tuti da na padea - Mangiavamo tutti da un'unica pentola : storie di vita contadina tra le foci di Piave e Livenza intorno alla metà del Novecento" di Andreetta Dino

giovedì 17 gennaio 2019

Rigoberta Menchù Tum (1959): "Sono come una goccia d'acqua su una roccia. A forza di cadere nello stesso punto, comincio a lasciare il segno, e il mio segno lo lascio nel cuore di molti"


C’era una volta una bambina alla quale dissero che non contava niente. Viveva tra le montagne del Guatemala, ma lei e i suoi familiari dovevano lavorare nelle valli raccogliendo i chicchi di caffè. I proprietari delle piantagioni li facevano faticare e li picchiavano se non erano abbastanza veloci nella raccolta. I lavoratori erano trattati come schiavi e pagati pochissimo. “La tua vita non vale un sacco di chicchi” le dicevano i suoi capi. “Mi chiamo Rigoberta” replicava lei, “e la mia vita vale quanto la vostra”.
Rigoberta era fiera della sua gente e della sua cultura. I Maya del Guatemala potevano far risalire la loro storia fino ai tempi molto antichi. Avevano avuto una civiltà splendida e ricca. Ma poi erano stati ridotti in povertà, e ormai venivano malmenati e addirittura uccisi dai soldati se solo osavano protestare.
Rigoberta cominciò a lottare per far avere al suo popolo condizioni migliori e uguali diritti. Organizzò scioperi e dimostrazioni. Anche se non sapeva leggere o scrivere, parlava con una tale convinzione che sempre più guatemaltechi aderirono alla sua causa. Molti vennero portati via e uccisi, compresi i genitori e il fratello di Rigoberta. Il governo tentò di farla tacere e i proprietari cercarono di piegarla ma nessuno riuscì a sconfiggere il suo spirito indomito. Lei continuò a raccontare la sua storia: non perché era la sua ma perché era la storia delle popolazioni indigene oppresse di tutto il mondo.
Rigoberta ha svolto un ruolo importante nel porre fine alla guerra civile in Guatemala. Per questo, e per aver passato la vita a sostenere i diritti dei poveri, le è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace.

biografia tratta da Storie della buonanotte per bambine ribelli 2 di Elena Favilli e Francesca Cavallo

Dal 2002 Rigoberta è stata insignita della cittadinanza onoraria di Caorle.