martedì 3 marzo 2020

Ludovico Ariosto e il genere cavalleresco


Ludovico Ariosto nasce, nel 1474, a Reggio Emilia. Suo padre, comandante della guarnigione locale, riesce a introdurlo alla corte della famiglia d'Este, dove ha la possibilità di frequentare artisti e intellettuali e coltivare la sua passione per la letteratura. Alla morte del padre, Ludovico entra al servizio del cardinale Ippolito d'Este, a Ferrara, e gli vengono assegnati delicati incarichi diplomatici. Nominato governatore della Garfagnana, una zona particolarmente turbolenta della Toscana, a causa delle scorribande di predoni e banditi, Ariosto si rivela un abile amministratore, riuscendo a portare ordine nella regione, e nello stesso tempo si dedica alla stesura della sua opera più famosa: l'Orlando Furioso. Nel 1525 viene chiamato a corte con il compito di organizzare la vita culturale di Ferrara e lavora, fino all'anno della sua morte, il 1523, alla revisione del suo capolavoro.


Ariosto è considerato un grande innovatore del genere cavalleresco, in quanto:
- le avventure dei vari e numerosi personaggi sono raccontate con distacco e ironia con lo scopo di allietare e divertire il pubblico delle corti;
-il poeta non è interessato ad esaltare gli ideali, le virtù e l'eroismo dei cavalieri e delle dame, ma vuole semplicemente raccontare una storia meravigliosa, capace di stupire e appassionare i lettori;
-tutti i personaggi vengono rappresentati nella loro dimensione umana, con i loro vizi, le loro virtù e tutta la gamma dei loro sentimenti: amore, gelosia, rabbia, viltà, coraggio, delusione;
-nel narrare la storia di Orlando, Ariosto mescola sapientemente momenti tragici, comici, commoventi, avventurosi.

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