sabato 7 marzo 2020

Poesia: i calligrammi


I calligrammi sono una forma di poesia suggestiva: intende richiamare analogicamente, con la disposizione delle parole, l'oggetto di cui si parla.
I poeti hanno sempre deprecato l'incolmabile lacuna che esiste tra il segno (l'alfabeto, la lingua) e la cosa, e hanno spesso tentato d'inventarsi una scrittura analogica, cioè somigliante alle cose descritte e evocate.
Ecco ad esempio un calligramma pubblicato nel 1913, dall'autore francese Guillaume Apollinaire.


VERSI PER LOU

Riconosciti
Questa adorabile persona sei tu
Sotto il grande cappello da canottiere
Occhio
Naso
La bocca
Ecco l’ovale del tuo viso
Il tuo collo bellissimo
Ecco infine l’immagine non completa del tuo busto adorato visto come attraverso una nuvola
Un po’ più basso è il tuo cuore che batte


"Un calligramma è dunque una poesia scritta non linearmente, riga dopo riga, in modo da formare il solito quasi rettangolo di testo sulla pagina, bensì tale che le parole disegnino l'immagine di qualcosa di cui si parla. Se la poesia è sulla pioggia, le parole possono cadere, una lettera dopo l'altra. Se parla d'amore possono essere disposte in modo da formare un cuore... La cosa più importante da capire è che le parole della poesia non devono essere solo la descrizione della forma che costruiscono, devono invece esprimere un sentimento o un'emozione in qualche modo associabili alla forma disegnata. 
Se i calligrammi non riguardano emozioni tendono a essere meccanici e insipidi."
(da Desideri, sogni, bugie di Kenneth Koch)

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